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martedì 23 Aprile 2024,

«Strutture obsolete nei territori montani tra abbandono e recupero»

Domani, venerdì 2 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30, nella Sala Bianchi di Belluno (viale Fantuzzi 11), l’Ordine degli architetti della provincia, insieme alla Fondazione Architettura Belluno Dolomiti, alla Fondazione Dolomiti Unesco, al Comune e alla Provincia di Belluno

Domani, venerdì 2 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30, nella Sala Bianchi di Belluno (viale Fantuzzi 11), l’Ordine degli architetti della provincia, insieme alla Fondazione Architettura Belluno Dolomiti, alla Fondazione Dolomiti Unesco, al Comune e alla Provincia di Belluno, propongono il convegno «Ai margini del paesaggio. Strutture obsolete nei territori montani tra abbandono e recupero».

Questo il programma dell’appuntamento. Alle 10 saluti e presentazione degli argomenti da parte di Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno e vicepresidente della Fondazione Dolomiti Unesco, di un rappresentante del Comune di Belluno, dell’ing. Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco, dell’arch. Pierpaolo Zanchetta della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche e tutela degli ambienti naturali e delle aree protette della Regione Friuli Venezia Giulia, dell’arch. Fabiola De Battista, presidente dell’Ordine degli architetti bellunese, dell’arch. Angelo Da Frè, presidente della Fondazione Architettura Belluno Dolomiti.

Nella prima sessione del convegno sono previsti gli interventi dell’arch. Viviana Ferrario, docente di Geografia del paesaggio allo Iuav di Venezia su «Strutture obsolete, valori e disvalori in un paesaggio patrimonio mondiale Unesco»; del prof. Lorenzo Migliorati, docente di Sociologia dei processi culturali dell’Università di Bergamo, su tema «A partire da ciò che resta. Le conseguenze sociali della fine della
modernità industriale nello spazio alpino».

Dopo queste due relazioni è prevista una tavola rotonda con dibattito tra i relatori e il pubblico moderato dall’arch. Fabiola De Battista.

Dopo la pausa pranzo, i lavori riprenderanno alle 14.30 con gli interventi della seconda sessione che saranno a cura dell’arch. Fulvio Bona, consigliere dell’Ordine degli architetti della provincia e della Fondazione Architettura Belluno Dolomiti, sul tema «AAA – Attraverso le Alpi. Un racconto fotografico delle trasformazioni del paesaggio alpino»; dell’arch. Simone Sfriso (TAMassociati) su «La misura del residuo. Valore e recupero delle strutture abbandonate»; dell’arch. Simone Gobbo (DEMOGO Studio di Architettura) su «L’inattuale, architetture e paesaggi fuori tempo».

A questi interventi seguirà un’altra tavola rotonda con dibattito tra i relatori e il pubblico moderato ancora dall’arch. Fabiola De Battista.

2 commenti

  • La demolizione e l’ammodernamento selvaggio degli edifici cambiano il volto dei paesi e li impoveriscono del pregio storico: si guardi, ad esempio, il disastro compiuto nel passato per alcuni palazzi che si affacciano sulla piazza di Pieve di Cadore.

  • Un modo efficace per utilizzare questi edirfici sarebb l’utilizzo per strutture in co-hoousing, che finalmente stanno riscuotendo interesse anch3e in Italia. Sarebbe quindi opportuno rvedere i vincoli imposti per il cambiamento d’uso di strutture turistiche non più valide a fini alberghieri.

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