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martedì 16 Aprile 2024,

Pieve, sarà un Natale più sobrio, senza il “cielo stellato”

Il Comune ha deciso di risparmiare sulle luminarie, senza rinunciare all’atmosfera speciale

L’aumento dei costi dell’energia sta mettendo a dura prova anche il bilancio del Comune di Pieve di Cadore, che ha deciso di puntare ad un Natale più sobrio per ridurre i costi ma senza rinunciare a quell’atmosfera speciale che caratterizza la grande festa. Le bollette di luce e gas di questi ultimi mesi, d’altra parte, stanno condizionando ogni programmazione, la lievitazione dei costi risulta di gran lunga superiore ad ogni previsione.

«A fronte delle bollette di luglio», racconta l’assessore al Bilancio Plinio Bridda, «gli Uffici comunali avevano messo in campo una previsione di spesa che consisteva nel raddoppio degli impegni suggeriti dai consumi tradizionali. Ma con agosto i costi si sono rivelati molto più impegnativi. E qui c’è stata la decisione della chiusura dello stadio del ghiaccio che poi è stato riaperto soltanto grazie all’intervento generoso della Galvalux. Per fortuna con l’arrivo dell’autunno si è verificato un contenimento della spesa che comunque è durato poche settimane. Le ultime comunicazioni infatti hanno annunciato un ulteriore lievitazione che dà in risalita la spesa energetica. La situazione è talmente preoccupante che l’Amministrazione insieme agli Uffici tecnici del Comune stanno studiando un ulteriore ridimensionamento dei consumi».

Alcuni accorgimenti sono già stati adottati come lo spegnimento delle luci del Forte di Monte Ricco, del CosMo e di altri segmenti viari lontani dai centri urbani. Anche sul versante del riscaldamento dei locali pubblici sono state decise alcune restrizioni a cominciare dagli Uffici e dagli ambienti pubblici.

Quest’anno subiranno un significativo ridimensionamento anche le luci di Natale. Gli operai del Comune hanno allestito gli alberi nelle piazze di ogni paese a cominciare da Pieve ma sopra piazza Tiziano non ci sarà il cielo stellato e non saranno allestite neppure le luminarie di piazza XX Settembre. In compenso saranno accese le luminarie del Roccolo a cominciare dalla casetta di Babbo Natale.

«Sarà, insomma, un Natale sobrio, costretto a tener conto delle bollette», sottolinea l’assessore Bridda, «ma siamo convinti che gli abitanti di Pieve, Pozzale, Sottocastello, Nebbiù e Tai condivideranno la nostra preoccupazione ingenerata dagli esorbitanti costi energetici e la scelta di cercare di risparmiare sul fronte degli addobbi preservando l’efficienza dei servizi».

1 commento

  • Chissà che gli aumenti dei costi energetici non facciano finalmente rinsavire tutti gli spreconi di risorse pubbliche?

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