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giovedì 18 Aprile 2024,

Sorapiss, recuperati escursionisti sfiniti in salita verso il Rifugio Vandelli

Un uomo e una donna sono stati imbarcati dall’elicottero del Suem e lasciati al Passo Tre Croci.

Verso le 14.30 di oggi, sabato 7 gennaio, la Centrale del 118 è stata allertata da quattro escursionisti veneziani e rodigini, impossibilitati a proseguire in salita verso il Rifugio Vandelli, che si trova nella conca del Gruppo del Sorapiss, poiché due di loro erano sfiniti dalla stanchezza. In particolare un 41enne di Cavarzere (Venezia) lamentava dolori a una gamba e una 32enne era molto provata dalla fatica.

Non appena l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è liberato da un’altra missione è volato al Passo Tre Croci per imbarcare due soccorritori di Cortina, in quanto le due coppie avevano con sé anche due cani, uno di piccole e uno di grandi dimensioni. Individuati gli escursionisti lungo il sentiero numero 217 che da Valbona sale al Vandelli, 300 metri circa sotto il Rifugio, l’eliambulanza ha sbarcato con un verricello di una trentina di metri il tecnico di elisoccorso e i due soccorritori. I due escursionisti in difficoltà sono quindi stati issati a bordo per poi essere lasciati al Passo Tre Croci. Gli altri due, sempre un uomo e una donna, che erano in grado di camminare, sono scesi assieme ai loro cani e ai due soccorritori di Cortina rimasti a terra per riaccompagnarli a valle.

7 commenti

  • Una domanda il giro panoramico è gratis ?

  • ‘n miò amigu al bar e tanci ani ch al dis sempar: zerta denti e meiu lasai là

  • Sfiniti dalla stanchezza a 30 e 40 anni ??
    Siamo messi male.E con i cani? Già non si è capaci a badare a se stessi, in più ci si porta dietro anche altri pensieri.Ma quando si capira’ che in montagna non è come passeggiare in riva al mare o per le vie dello shopping

    • Penso che certe persone prima di immettersi in sentieri così prima dobbrebbero informarsi di come sono.. Ma ci sono incoscienti che pensano che la montagna sia un gioco..fare una passeggiata in città forse x questi nn è meglio?

  • È da incoscienti, recarsi nel sentiero che porta al rifugio Vandelli, in inverno, poiché si corre il pericolo di trovare tratti ghiacciati, anche su tratti molto esposti , con il pericolo di scivolare e precipitare lungo pareti rocciose, con la conseguenza di correre il pericolo di lasciarsi la vita. Chi chiede soccorso in dette condizioni del sentiero che percorre, dovrebbe come minimo essere obbligato a pagare le spese dell’elicottero e dei soccorritori.

    • Il soccorso alpino è sempre a pagamento dell’ infortunato in Veneto, diversamente da altre regioni dove è gratuito.

  • Continuo ad essere convinta che l’approccio alla montagna venga spesso presentato, sia dai media che da alcuni siti web, con una banalità che rasenta una pericolosa superficialità, tale da provocare delle situazioni che richiedono l’intervento del Soccorso dove effettivamente basterebbe un po’ di oculatezza e preparazione. Tra l’altro, oltre al costo in termini di tempo e denaro vero e proprio, si deve tener conto anche dei rischi legati a qualsiasi tipo di intervento di salvataggio. Meno pubblicità allettanti, meno filmati amatoriali esaltanti e più informazione corretta, da ricercare in loco presso chi ha veramente competenza.
    L’avevo già scritto qualche tempo fa, ma… repetita iuvant?

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