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venerdì 19 Aprile 2024,

“Progetti del Cuore”, gli alpini del Cadore avranno un Fiat Doblò

Per garantire il servizio di mobilità gratuita rivolto alle fasce più deboli della comunità

“Progetti del Cuore”, unitamente alla generosità delle attività del territorio, potrà garantire anche all’Unione Montana del Centro di Cadore il servizio di mobilità gratuita rivolto alle fasce più deboli della comunità. Anziani, ragazzi, bambini, diversamente abili e famiglie in difficoltà del comune avranno a disposizione un mezzo di trasporto Fiat Doblò, completamente attrezzato per trasferimenti che aiutino lo svolgimento di piccole e grandi necessità quotidiane: assistenza sociale, cure mediche, istruzione, sport, svago e tanto altro.

“Progetti del Cuore” collabora con le più importanti istituzioni e associazioni di volontariato con lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sul territorio. L’obiettivo prevalente dell’attività è il rafforzamento del senso di unione che lega la collettività, con uno sguardo speciale verso le fasce della popolazione che vivono in stato di necessità, che trovano assistenza quotidiana nei progetti di mobilità gratuita e prevenzione sanitaria.

Le aziende che parteciperanno potranno trasferire sul proprio marchio il valore sociale di questa iniziativa ed “abbracciare” le persone più fragili della comunità, cercando di migliorarne la qualità di vita. L’Associazione Nazionale Alpini della Sezione Centro di Cadore potrà così continuare a occuparsi di coloro che sono meno fortunati, come fa ormai da anni.

«Per noi ricevere un mezzo del genere significa incrementare la forza sul territorio», spiega il presidente Antonio Toffoli, «e serve per far sentire alla popolazione la nostra vicinanza. Attraverso i nostri volontari siamo sempre in prima linea e ci occupiamo di svolgere attività generiche a sostegno di chi è in difficoltà e ha bisogno di un aiuto. I nostri sono servizi di assistenza sociale. Per esempio, durante la pandemia, ci siamo presi in carico le persone che dovevano essere accompagnate negli hub vaccinali, oppure quando sono arrivati i primi rifugiati dall’Ucraina abbiamo offerto loro assistenza nello svolgimento delle pratiche burocratiche. La nostra è un’attività assistenziale che aiuta chi vive in difficoltà».

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