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mercoledì 24 Aprile 2024,

Olimpiadi e Paralimpiadi, De Pellegrin: «Opportunità enorme, noi già al lavoro»

Il sindaco di Belluno: «La città non sarà sede di gare, ma è il capoluogo e dovrà ritagliarsi un ruolo importante»

«Le Olimpiadi e le Paralimpiadi 2026 sono un’opportunità enorme, una vera sfida». Sono le parole del sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, in merito al grande appuntamento sportivo per il quale il Bellunese si sta preparando da anni. «La città di Belluno non sarà sede di gare, ma è il capoluogo e dovrà ritagliarsi un ruolo importante», aggiunge, «dovrà saper essere centro propulsore di iniziative, eventi, convegni. Siamo al lavoro per questo e presto coinvolgeremo altri attori, penso alla Provincia e alle associazioni sportive del territorio, per coordinare le operazioni all’interno di una gabina di regia».

Gli incontri a Palazzo Rosso e con la Fondazione Cortina 2026 hanno preso il via da settimane, finalizzati a mettere a punto un calendario di iniziative e un programma serrato di attività da portare avanti per coinvolgere il territorio intero e rendere l’appuntamento un trampolino di lancio per tutta la provincia. I confronti e la programmazione puntano a definire un percorso di avvicinamento alle Olimpiadi che sia di carattere culturale, sportivo e promozionale, rivolto alle scuole, alle società sportive e alla popolazione tutta. Lo sguardo è rivolto al 2027 e oltre. «Non dobbiamo pensare ai benefici solo in termini di infrastrutture», spiega De Pellegrin. «Olimpiadi e Paralimpiadi saranno l’occasione per diffondere una maggior cultura dello sport, per sensibilizzare rispetto alle esigenze delle discipline paralimpiche e di conseguenza per rendere le nostre strutture più inclusive, adattandole alle esigenze di tutti, dalla mamma con il bambino alla persona in carrozzina. Perché l’eredità sia la più ampia possibile, occorre lavorare e seminare fin da ora. Per noi le Olimpiadi iniziano quest’anno».

Tante le idee sul piatto, dagli incontri nelle scuole per diffondere la cultura sportiva a convegni a tema fino alla creazione di corsi finalizzati alla formazione di una task force di volontari, i volontari delle Dolomiti, in collaborazione con il Comitato d’Intesa. «E poi lavoreremo sul grande tema dell’accessibilità delle strutture», prosegue il primo cittadino, «perché una provincia accogliente e inclusiva è una provincia dove tutti possono muoversi liberamente, usufruire di ristoranti e alberghi senza barriere architettoniche e la nostra, stando ai dati delle statistiche, ha un po’ di strada da percorrere ancora. Ci sarà bisogno di una regia, chiameremo attorno ad un tavolo Prefettura, Provincia, le amministrazioni di altri Comuni e associazioni di categoria per lavorare insieme e accendere i fari sul Bellunese e su Belluno ben prima del 2026».

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