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martedì 23 Aprile 2024,

Giacomo Matteotti in un documentario teatrale al Comunale

Lo propone Belluno Miraggi, in collaborazione con l’Associazione culturale Tina Merlin

Sabato 11 marzo per il quarto appuntamento di Belluno Miraggi ottava edizione arriva sul palco del Teatro Comunale di Belluno «Matteotti Medley», spettacolo del Teatro de Gli Incamminati, un documentario teatrale con l’attore Maurizio Donadoni e le musiche eseguite dal vivo da Katerina Haidukova, in ricordo del deputato socialista rapito e ucciso dai fascisti nel 1924. Lo spettacolo apre una nuova collaborazione tra SlowMachine e l’Associazione culturale Tina Merlin, che ha collaborato nella programmazione dell’evento.

«Cinque capitoli di un viaggio a ritroso nella vicenda storica, politica, umana del parlamentare, aprendo nel contempo uno squarcio sull’Italia dell’epoca», scrive SlowMachine nella presentazione, «un’Italia fatta di ingenuo consenso popolare e di scaltri speculatori d’alto bordo; di bambini che offrivano al duce i loro temi sgrammaticati e d’alti gerarchi preoccupati solo d’intascare tangenti; di canzonette patriottiche e manganellate omicide; di corruzione, affari sporchi e insieme di entusiasmi giovanili e sincero amore per la patria. Sfondo su cui si delinea potente la figura di un uomo dall’aspetto gentile, dal carattere inflessibile, dagli occhi cerulei, la cui condotta non deviò mai dalla difesa ad oltranza della democrazia».

Parlando a dei coetanei del tempo, un Giacomo Matteotti poco più che ventenne (si era iscritto al partito socialista a tredici anni) aveva detto: «Ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue vittime, gli inutili eroi che col loro sacrificio, hanno aperto gli occhi e la strada agli altri». Vent’anni dopo, il 10 giugno del 1924, in un lunedì di sole cocente, a Roma, sul lungotevere Arnaldo da Brescia, quel “ragazzo” veniva rapito e ucciso da un gruppo di “arditi” del fascio milanese, comandati da un certo Amerigo Dùmini, detto “dodici omicidi”. Era una squadra della cosiddetta “Ceka fascista”, organismo segreto, ma neppure tanto, voluto da Mussolini per mettere a tacere gli oppositori.

Il suo rapimento e assassinio – si legge ancora nella nota di presentazione dello spettacolo – fu uno snodo fondamentale nell’affermazione del regime totalitario in Italia. Per qualche tempo, in seguito a quel delitto, il fascismo sembrò sul punto di “sfasciarsi”. L’occasione, com’è noto, fu persa dalle opposizioni che, ritiratesi dal parlamento, furono sbeffeggiate da Mussolini che poté impunemente dichiarare di assumersi tutta «la responsabilità politica, morale, storica» di quanto era avvenuto. E via, a passo di parata, verso la dittatura.

«Teatro “civile”», racconta Maurizio Donadoni interprete e curatore del progetto, «significa secondo me mettersi corpo, anima e mente, al servizio degli accadimenti, lasciando che i fatti raccontino i fatti, così che non vada perduta, insieme alle memorie, la funzione catartica dell’evento teatrale. Documentario teatrale vuol dire allora innanzitutto studio approfondito di documenti nella composizione del testo, restituzione della storia il più possibile oggettiva ed efficace mediante selezione e impiego di testimonianze e materiali audio e video; e interpreti che sappiano vivificarne l’uso nella narrazione che, a differenza dei documentari televisivi, potrà dilatarsi, restringersi, cambiare di sera in sera: racconto dal vivo, per viventi».

Inizio spettacolo alle 21, sono attive le vendite online, info su www.slowmachine.org. Contatti: biglietteria@slowmachine.org telefono 328 9252116. Biglietti: Platea e Galleria Centrale: Intero 20 euro, Ridotto 15 euro; Galleria Laterale: Intero 15 euro, Ridotto 12 euro. Biglietto speciale gruppi scuole secondarie: 10 euro. Riduzioni fino ai 30 anni. Per la Stagione Belluno Miraggi è possibile usufruire del Bonus Cultura 18app e della Carta del Docente.

1 commento

  • Bellissima rappresentazione… Bravissimi gli organizzatori. Saluti cordiali 🤝

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