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sabato 20 Aprile 2024,

Italia Nostra: «Non si capitozza, è illegale» ►FOTO

La Sezione di Belluno contesta la gestione degli alberi da parte del comune di Belluno

Da vari anni la Sezione di Belluno di Italia Nostra si confronta con le varie Amministrazioni Comunali, succedutesi nel tempo, in merito alla cura e al mantenimento del verde pubblico, «contro “barbare” potature e abbattimenti sconsiderati. Ogni volta speriamo che le nostre raccomandazioni vengano recepite», scrive l’associazione in una nota alla stampa.

«Purtroppo i recenti interventi di abbattimento e le drastiche potature, tecnicamente definite “capitozzatura e pollarding”, alle alberature di Piazza Castello, del Parco Bologna, di Levego, di Cavarzano in viale Giovanni Paolo I, di via Doglioni, dove lungo la strada in prossimità della ferrovia sono state abbattute diverse piante sane e robuste, dimostrano che anche la nuova Amministrazione Comunale, agisce con incompetenza e insensibilità procedendo con pratiche invasive che indeboliscono lo stato fitosanitario delle piante quando non le eliminano in toto».

Secondo Italia Nostra il Comune sembra ignorare «che questo suo operato costituisce violazione delle norme indicate nel Decreto 10 marzo 2020 del Ministero dell’Ambiente “Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico … “si vieta la capitozzatura, cimatura e potatura drastica degli alberi, quale pratica deleteria per l’albero e pericolosa soprattutto per la sicurezza pubblica Tali pratiche indeboliscono gli alberi e possono creare nel tempo situazioni di instabilità che generano altresì maggiori costi di gestione” e delle “Disposizioni relative alla cura del verde”, contenute nel “Piano Regolatore Generale della Città di Belluno – Norme di attuazione, (testo vigente dal 31.08.2018) dove, dopo aver premesso che la potatura è sempre un’operazione con effetti devastanti, si stabilisce che: “Le potature dovranno pertanto essere considerate intervento eccezionale ed essere, di norma, di piccola entità”».

Il direttivo bellunese dell’associazione si domanda anche «quale sia la ratio di questi interventi. In particolare non comprendiamo i motivi delle capitozzature alle giovani sofore di Piazza Castello e dell’abbattimento di alcuni alberi in via Giovanni Paolo I, la cui sede è stata coperta da uno strato di asfalto, così da escludere ogni possibilità di nuova messa a dimora. Ma quel che ci indigna maggiormente è constatare che tutti i buoni propositi espressi dall’Assessore De Kunovich nel corso dell’incontro dello scorso ottobre, in merito a potature, rimessa a dimora di piante abbattute e regolamento del verde, siano stati finora disattesi».

Dalla protesta alla proposta: «Ci appelliamo alla buona volontà e alla sensibilità ambientale dell’Assessore affinché si provveda alla ripiantumazione degli alberi abbattuti e si blocchino i devastanti interventi di capitozzatura in corso d’opera agli alberi del Parco Bologna. Teniamo presente che la soluzione migliore per l’albero è di crescere libero nella sua forma naturale. Un albero non sottoposto a tagli eccessivi sarà sicuramente più sano, più bello e più sicuro in quanto maggiormente stabile. Quindi scegliamo preferibilmente piante autoctone ed evitiamo potature drastiche, per il rispetto dell’albero, per minori spese a medio e lungo termine ed anche per non incorrere in eventuali conseguenze giudiziarie dell’inosservanza della normativa in materia».

1 commento

  • Per fare posto alla ciclabile della Veneggia hanno abbattuto tutti gli alberi dal lato GSP. E’ prevista la piantagione di nuovi alberi? Oppure avremo l’ ennesima strada senza ombra?

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