«Sport Crime», la serie tv ideata e interpretata dal bellunese Luca Tramontin (che volutamente esibisce l’accento delle sue origini), alla fine è approdata sull’importante piattaforma Chili, dov’è disponibile gratuitamente. Inizialmente annunciata anche su Amazon Prime, ha poi trovato ospitalità presso l’azienda italiana di video on demand. Il canale video Chili ha più di un milione di utenti, è presente anche in Germania, Regno Unito, Polonia e Austria e negli anni ha visto entrare nel capitale della società colossi come Warner Bros, Paramount Pictures, Sony Pictures Entertainment, 20th Century Fox. Insomma, la serie «Sport Crime» adesso è davvero lanciata e il pubblico mostra di apprezzare la prima stagione, costituita da sei puntate.
«Dovremo abituarci, ma stiamo andando fortissimo», commenta Daniela Scalia, autrice, regista e produttrice di «Sport Crime» (L’Amico del Popolo l’ha recentemente intervistata con Luca Tramontin a Belluno, qui il video). «Per noi di Sport Crime essere annunciati su Amazon Prime ed essere distribuiti su Chili – opzione decisamente migliore, con risultati enormi – suona un po’ male, ma dovremo abituarci, ci dicono tutti i giorni che nel mondo di cinema e fiction le première si ritardano per creare più audience, o per non essere in concomitanza con un altro film, oppure accade che gli attori si ammalano per finta per far tremare di paura gli utenti e alzare l’attesa… tutti meccanismi che ci sono estranei».
«Sport Crime» è stata creata con l’intento di affrontare con arguzia e leggerezza temi di profonda attualità coniugando sport, disabilità e humour multilivello, «colonne sonore dallo spirito rock e amicizia, luoghi e paesaggi incredibili e psicologia, curiosità, affetto, mondi nascosti, divertimento e accettazione di sé e dei propri limiti», spiega Scalia.
Le storie si sviluppano sulle vicende dell’ex conduttrice tv Dani (Daniela Scalia) e il giocatore di rugby e analista Dabs (Luca Tramontin), che avviano un’agenzia sportiva. Fin dall’inizio Seams è coinvolta in casi che vanno ben oltre la superficie: la percezione di Dabs e la sua sensibilità nell’investigazione sono cruciali e lo spingono spesso sul filo del rasoio, e mentre gli altri “seamers” iniziano a consolidarsi, Dabs deve affrontare alcune relazioni bizzarre, spaventose o conflittuali all’interno e all’esterno dell’agenzia. Si affrontano temi di estrema attualità come equilibrio di genere, female empowerment, sensibilità per le problematiche delle malattie mentali, condanna dello sfruttamento degli immigrati, ma anche etica, ecologia, coscienza alimentare, inclusività. «Niente controfigure o trucchi, tutti gli attori e gli atleti coinvolti “lo fanno” per davvero, si legge nel Press Kit di presentazione della serie. Che siano dilettanti o vere superstar, si comportano come loro stessi, con parti modellate sul loro vero essere. L’effetto è un’enorme spontaneità, inusuale per il pubblico sportivo e affascinante per i non sportivi».
«Comunque, la scelta di Chili», conclude la regista, «anche se passata per un disguido che non ci piace, è quella giusta: è una piattaforma consolidata, già radicata all’estero, molto forte in certi paesi e che tiene la nostra fiction – e soprattutto il vostro bellunese protagonista Luca Tramontin – in grande riguardo. Le dirigenti (la sezione italiana è molto femminile, e noi vantiamo un tasso di femminismo molto alto!) vedono Luca/Dabs sui livelli di altre superserie americane che distribuiscono da tempo».
Questo è il link per vedere la prima stagione di «Sport Crime» gratis su Chili
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