Belluno °C

venerdì 19 Aprile 2024,

Neurologie e dintorni, le preoccupazioni e l’appello dell’Ordine dei medici

Alla direzione strategica si chiede di promuovere una reale collaborazione tra i due Distretti di Belluno e di Feltre (nella foto Stefano Capelli, presidente dell'Ordine)

«Sollecitiamo la direzione strategica dell’Ulss Dolomiti a promuovere al più presto una reale e non fittizia integrazione fra le realtà sanitarie operanti nei due Distretti (Belluno e Feltre), tenendo conto dei profondi mutamenti intercorsi fra il 2017 (ultime schede di dotazione ospedaliera regionale e ultimo atto aziendale dell’Ulss 1) e il 2023». L’appello arriva dall’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Belluno che, partendo dal caso specifico delle Neurologie – in crisi per la mancanza di personale – allarga la riflessione. «Nel prendere atto della gravità della situazione venutasi a creare a seguito della difficoltà di garantire la continuità nelle attuali prestazioni delle Uoc di Neurologia dell’Ulss 1, condividiamo le preoccupazioni espresse dalla idrezione generale e auspichiamo che le misure messe in atto per reclutare specialisti neurologi possano andare a buon fine», sottolinea l’Ordine. «Altresì, non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra preoccupazione nel constatare la mancanza di una progettualità organizzativa che, anziché basarsi su una visione reale di unificazione delle ex Ulss 1 e 2, procrastina un modello che, invece di accorpare Unità Operative Complesse presenti sia a Belluno che a Feltre per valorizzarne le eccellenze e ottimizzarne le risorse, ha dovuto prorogare per la quarta volta e per altri 6 mesi un sistema che considera gli Ospedali di Belluno, Feltre, Agordo e Pieve di Cadore di fatto come realtà separate».

«Ne deriva la inevitabile conseguenza che, anziché promuovere una reale collaborazione, si creano le condizioni per mantenere vecchi conflitti e se ne creino di nuovi, alimentati dalla crescente penuria di risorse», continua la nota. «Altro motivo di preoccupazione da parte di questo Ordine è la mancata assegnazione di incarichi di direzione di importanti strutture dipartimentali, nonché di unità operative semplici ed alte specializzazioni nell’Ulss 1, quali articolazioni organizzative necessarie a rendere il sistema gratificante per i professionisti medici ed efficiente per i cittadini».

Ecco allora la sollecitazione rivolta alla direzione strategica, affinchè promuova una collaborazione tra le realtà operanti nel due Distretti di Belluno e di Feltre. «Se ciò non dovesse avvenire con urgenza e con provvedimenti che tengano conto degli sconvolgimenti intercorsi fra il 2017 e oggi, soprattutto ma non solo, a causa della pandemia da Sars-Cov 2», prosegue, «questo Ordine riterrà un dovere etico e deontologico farsi portatore in ogni sede e pubblicamente degli interessi della professione che rappresenta e della doverosità di tutelare la erogazione di prestazioni sanitarie all’insegna della equità e della eguaglianza, oltre che della sostenibilità. Questo, in particolare, in un territorio contraddistinto da difficoltà di accesso ai servizi e in attuale contingenza di reperimento di personale sanitario».

«L’Ordine di Belluno esprime la propria piena disponibilità a sostenere ogni iniziativa istituzionale tesa alla realizzazione dei suddetti obiettivi di salute per la popolazione», conclude la nota, «affiancando la direzione strategica dell’Ulss nei percorsi di profonda innovazione che la situazione del SSn oggi richiede, per garantire l’uguaglianza dei diritti e la appropriatezza clinico-organizzativa della medicina, esercitata, secondo Costituzione, a tutela della salute dell’individuo e della collettività».

1 commento

  • Convengo con quanto sopra la Ulls n1 dolomiti è solo sulla carta ed è necessaria una razionalizzazione e contrazione dei reparti, vista la mancanza di personale medico e tecnico, razionalizzazione che permetterebbe un servizio migliore per la popolazione che deve sottostare a lunghe liste d’attesa e disagi che si amplificano perché residenti in una provincia montana al 90%.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d