A livello provinciale (fonte Azienda Zero) sono circa 300 le persone con stomia (il sacchettino sulla pancia posizionato tramite un’apertura, temporanea o definitiva) intestinale e urinaria. A questo dato si aggiunge quello degli assistiti con grave incontinenza urinaria o fecale cronica che, nel 2021, erano 4.097. Numeri importanti ma poco conosciuti. Le questioni legate all’apparato gastro-intestinale e urinario sono, infatti, considerate socialmente imbarazzanti e questo tabù crea spesso pregiudizi nei confronti di chi è colpito da queste problematiche. Per “togliere il velo” e sensibilizzare la cittadinanza nella mattinata di oggi, sabato 18 marzo, in piazza dei Martiri a Belluno era presente il camper dedicato alla campagna di informazione “INCONTriamoci” su incontinenza e stomia, organizzato dall’Ulss Dolomiti, Aisve (Associazione incontinenti e stomizzati del Veneto) e Ais Belluno. Allo stand era presente anche un team specialistico dell’Unità operativa complessa di Urologia di Belluno, con in prima fila il primario, il dottor Marcello Repele, a disposizione per rispondere alle domande dei cittadini sull’argomento, anche con colloqui riservati.
Ais Dolomiti Belluno Odv è guidata da Elvezio De Bona, opera a livello territoriale e fa parte della Fais, Federazione associazioni incontinenti e stomizzati. Il sodalizio è nato nel maggio del 2018 e da allora è impegnato nel condividere idee, difficoltà, emozioni, disagi e vuole essere un punto di riferimento per chi è solo, favorire il sostegno tra persone con lo stesso problema, organizzare eventi di sensibilizzazione e divulgazione. «La nostra associazione vuole abbattere ogni muro, sensibilizzare e diffondere messaggi propositivi. L’isolamento porta a depressioni importanti e a una gestione non ottimale della stomia, che non è un problema né una malattia, bensì la soluzione alle tante difficoltà che può vivere chi soffre di determinate patologie».
L’associazione locale è affiliata all’associazione incontinenti e stomizzati del Veneto. «Siamo qui oggi a Belluno per parlare di incontinenza, problema grave, non valutato come dovrebbe: ci sono 495 mila incontinenti nella sola Regione Veneto», ha evidenziato la presidente regionale Antonella Trolese. «Abbiamo deciso di fare questa campagna, che sta toccando 14 città del Veneto. Vogliamo far sapere alle persone che di incontinenza si può anche guarire e che può essere curata».
«Sensibilizzare la popolazione è fondamentale», ha messo in risalto il dottor Repele. «Bisogna fare una distinzione tra le due problematiche, perché non sempre l’incontinenza porta a un intervento come la stomia, anzi. A volte può essere trattata farmacologicamente, con delle compresse da assumere per bocca, o con dei piccoli interventi che vanno a ripristinare equilibri persi nel tempo. Per quanto riguarda la stomia, e nello specifico il nostro reparto si occupa di quella urinaria, si deve intervenire in questo senso solo nei casi più gravi di tumore alla vescica».
Martina Reolon
L’approfondimento sull’Amico del Popolo di carta in distribuzione e in edicola da giovedì 23 marzo. Disponibile nella versione online da mercoledì 22. Non sei ancora abbonato? Clicca qui: https://abbonamenti.amicodelpopolo.it/Abbonamenti/Choose
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/