La compagnia teatrale I Comelianti ha annunciato il ritorno sul palcoscenico con il proprio spettacolo «Sul filo dell’acqua», dopo un periodo sabbatico di sette anni. L’esibizione, che racconta la simbiosi tra il Cadore e la Serenissima Repubblica di Venezia, avrà luogo sabato 13 maggio alle 21 all’auditorium Cos.Mo. di Pieve di Cadore, con ingresso libero. Gli interpreti saranno Elena Fontana, Giorgia Sonego, Vilma Martini Barzolai ed Alessandro Zandonella Maiucco, mentre la regia, gli allestimenti e i testi saranno curati dal gruppo teatrale I Comelianti. La pièce sarà arricchita da effetti sonori e musiche composte da Angelo Miglietta, e vedrà la partecipazione di Stefania Casanova Borca e Massimiliano De Villa in alcune scene, oltre alla presenza di Alessandro Nuzzo come tecnico luci e diapositive.

Lo spettacolo rientra tra le attività promosse dalla Magnifica Comunità di Cadore nell’ambito del progetto “Interreg IT-AU 2014-2020 – Conoscere la storia e i beni culturali”, ed è stato finanziato dalla stessa Magnifica Comunità, dalla Fondazione Comelico Dolomiti Centro Studi Transfrontaliero e da Volksbank. Dopo la prima a Pieve, il lavoro teatrale sarà riproposto in altre località del Cadore, che saranno pubblicizzate attraverso i canali web e social della compagnia (sito www.icomelianti.it, pagina Facebook icomelianti, Instagram icomelianti_teatro, Twitter I_Comelianti).

Spiegano I Comelianti che «Sul filo dell’acqua» è una rivisitazione artistica delle vicende e degli elementi che hanno storicamente unito cadorini e veneziani, il racconto di un legame durato 600 anni e che tuttora scorre “sul filo dell’acqua”. «È il luglio del 1420, quattro nunzi cadorini scendono il corso della Piave per recarsi a Venezia a trattare il Privilegio con il Doge Mocenigo. “Eamus ad bonos Venetos!” grida con giubilo – secondo la ricostruzione a cavallo tra storia e leggenda – il popolo cadorino nella piazza di Pieve, di fronte alle finestre del palazzo ove è riunito il Consiglio. E da lì, tutto cominciò».

Il gruppo teatrale ha accettato la proposta della Magnifica Comunità di Cadore di costruire uno spettacolo che avesse come tema il 600° anniversario della Dedizione del Cadore a Venezia. I Comelianti hanno cercato di reinterpretare la storia “colorandola” attraverso il teatro, la musica e la poesia, evitando di realizzare un “saggio storico”.