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sabato 20 Aprile 2024,

“Orto Sociale”, a Cavarzano insieme alle piante crescono condivisione e inclusione

Il progetto che prevede la realizzazione di un orto a cura dei ragazzi con disabilità del Servizio Integrazione Scolastica e Sociale dell’Ulss 1 Dolomiti

Riparte, per il secondo anno consecutivo, il progetto “Orto Sociale”, che prevede la realizzazione di un orto a cura dei ragazzi con disabilità del Servizio Integrazione Scolastica e Sociale dell’Ulss 1 Dolomiti, nell’ambito del Geod (Gruppo Educativo Orientamento Disabili). Si tratta di laboratori esperienziali organizzati in piccoli gruppi, che hanno come obiettivo l’inclusione sociale e l’acquisizione di prerequisiti di autonomia utili per un eventuale inserimento lavorativo. Vengono condivisi e sottoscritti dalla scuola e dalla famiglia.

Il terreno dell’orto, sito a Cavarzano e concesso dal Comune di Belluno, dopo aver riposato l’intero inverno, è pronto a ripartire con la preziosa collaborazione dell’Istituto Agrario A. Della Lucia di Feltre, grazie alla rinnovata disponibilità del dirigente scolastico Busetto e della professoressa Zarbo, referente per l’inclusione dell’ istituto. Questa collaborazione è molto importante perché ha dato vita a un progetto condiviso per l’integrazione fattiva dei ragazzi iscritti presso l’istituto e che frequentano una volta a settimana il Geod, riconoscendone e potenziandone le abilità anche in un contesto extra-scolastico. Quest’anno la partecipazione di questi studenti è stata ancora più rilevante, coinvolgendo i ragazzi fin dalla semina delle piantine che è stata realizzata presso le serre della scuola.

Anche la progettazione dell’orto, nella sua disposizione e realizzazione, è stata oggetto di studio per i ragazzi di una classe prima della formazione professionale, che con la docente Coccato hanno analizzato come preparare un terreno e porre a dimora le piante in un ottica di orto biologico ed ecosostenibile. Le attività sono poi entrate nel vivo: in una giornata soleggiata sono arrivati con attrezzi e voglia di sperimentarsi 16 ragazzi che, in collaborazione con i ragazzi del Geod, hanno preparato il terreno e posto in semina i primi ortaggi, dando vita a una bellissima esperienza di inclusione. Sarà previsto un secondo incontro a maggio, in cui le piantine coltivate in serra saranno poi trapiantate nel terreno, pronte a dare i propri frutti. Insieme alla pianta crescono i momenti di condivisione, perché il nostro principale obbiettivo è proprio l’inclusione.

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