Belluno °C

venerdì 26 Aprile 2024,

La Fiat Punto presa a morsi, “mistero” risolto: è stato un cane

All'inizio si pensava che potesse essere stato un orso, le analisi lo hanno escluso subito. È accaduto a Fié, Alto Adige (pexels-pixabay)

Ce ne siamo occupati anche sull’Amico del Popolo perché il fatto è accaduto in Alto Adige non lontano dal confine con la provincia di Belluno. Si temeva che un orso potesse aver causato i danni vistosi alla Fiat Punto lasciata in sosta a Fié, morsi, graffi e pesanti ammaccature. Invece no, quell’animale è stato escluso quasi subito, dopo i primi accertamenti scientifici. Un esame più approfondito dei reperti ha permesso di risolvere il “mistero”: è stato un cane.

Ieri, 22 maggio, la notizia è arrivata all’Ufficio Caccia e pesca della Provincia di Bolzano, che poi ha diffuso un comunicato stampa. «È ormai ufficiale che non è stato assolutamente un orso a danneggiare gravemente il veicolo parcheggiato all’aperto a Fiè la notte del 9 maggio». Il responsabile del Centro Ricerca e Innovazione della rinomata Fondazione Mach di San Michele all’Adige, Mario Pezzotti, ha firmato il rapporto di laboratorio. Due campioni dei peli prelevati dalla Fiat Punto sono stati esaminati e il risultato dell’analisi genetica è che si trattava di un Canis lupus familiaris, cioè di un cane (non di un lupo).

«Tutte le tracce sospette di grandi predatori vengono gestite in questo modo dall’Ufficio Caccia e pesca per garantire la sicurezza ed escludere equivoci», spiega da Provincia autonoma, «ciò significa che, laddove possibile, vengono prelevati campioni (peli e saliva in caso di morsi) da inviare alla Fondazione Mach di San Michele».

I segni lasciati sull’auto erano così importanti che le autorità provinciali, in una prima fase, non hanno escluso “l’impronta” dell’orso. «Prendiamo sul serio le preoccupazioni dei cittadini e seguiamo coscienziosamente le segnalazioni. Abbiamo fiducia nella scienza e allo stesso tempo adottiamo tutte le misure politiche e amministrative disponibili per rendere possibile la regolamentazione dei grandi predatori», ha commentato l’assessore provinciale alle Foreste, Arnold Schuler, confermando che «la priorità assoluta è e rimane la sicurezza della popolazione».

Ma questa volta i selvatici non c’entrano nulla.

Luigi Guglielmi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d