Venerdì 19 maggio all’istituto Follador De Rossi di Agordo si è tenuto un convegno sul tema «Cosa chiede il mondo del lavoro alla scuola: conoscenze e competenze richieste ai diplomati tecnici dalle imprese». L’incontro, organizzato dal Dipartimento Geotecnico della scuola, in collaborazione con Apim e Associazione Amici dei Minerari, ha proposto un approccio innovativo al tema della transizione tra scuola e lavoro. Erano presenti importantissime aziende del settore del tunnelling, delle grandi infrastrutture, delle materie prime e degli esplosivi, che si sono rivolte alla scuola, anch’essa presente a diversi livelli, presentando le reali e attuali necessità, ovvero quali sono i veri requisiti che un diplomato deve possedere.
Nella prima parte della mattinata i referenti di Timeco (leader nella commercializzazione di attrezzature per lo scavo meccanizzato di gallerie e del microtunnelling), Ghella (azienda italiana operante a livello internazionale nelle grandi infrastrutture e nel tunnelling) e Trevi (azienda italiana che si distingue per i lavori di geotecnica su grandi opere) hanno focalizzato l’obiettivo: oltre a preparazione e dedizione sono necessari capacità di problem solving ed è necessario essere multitasking, sapersi adattare, affrontare problemi diversi, ma con un obiettivo sempre definito.
Nella seconda parte gli interventi di Webuild (gruppo italiano operante in tutto il Mondo nella grandi opere di ingegneria) e di Buzzi Unicem (azienda leader nel settore delle cave e dei cementifici) hanno messo in risalto quanto sia importante la passione per il proprio lavoro e la voglia di apprendere continuamente, ma anche l’attenzione per la normativa e le sue applicazioni.
Infine, i “fuochi d’artificio” con l’esplosivista Danilo Coppe che ha messo in risalto l’importanza di avere delle competenze molto varie ma specifiche: «Bisogna essere amanti dell’avventura, ma studiare, tutte le materie!»
Sono intervenuti, in presenza e con messaggi, il dirigente scolastico Claudio Magalini, il sindaco di Agordo, la consigliera provinciale con delega all’istruzione Serenella Bogana («Questa scuola è da oltre 150 anni fiore all’occhiello dell’istruzione tecnica non solo bellunese, ma italiana»), il presidente della Regione e il ministro all’Istruzione e al Merito. Erano rappresentate anche le scuole minerarie storiche di Iglesias e Massa Marittima, con il saluto, in videocollegamento, della scuola di Caltanissetta. Il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Massimiliano Salvador ha rilevato come l’istruzione tecnica negli ultimi anni sia andata incontro a riforme che ne hanno indebolito l’offerta formativa e l’attrattività, a fronte di un mondo del lavoro che richiede più tecnici, a causa di una presunta e fuorviante gerarchia, tutta italiana, fra saperi umanistici e tecnici. L’istruzione tecnica va rafforzata, potenziati i laboratori e migliorata l’interazione fra i mondi della scuola e del lavoro.
L’assessore regionale all’istruzione e al lavoro Elena Donazzan ha chiuso i lavori: «Questa scuola è un gioiello», una scuola che ha un passato così importante, ma che continua a porsi delle domande, vuol dire che è dinamica e tutto quello che si è ascoltato nella giornata fa capire come gli sviluppi futuri possano continuare su questa traccia. Le importanti novità che arriveranno sul tema dell’alternanza scuola lavoro permetteranno un ulteriore miglioramento nel percorso scolastico dei nostri ragazzi. L’Italia ha bisogno di riprendere l’estrazione di materie prime e di tecnici in grado di operare senza arrecare danni al nostro bellissimo paese.
Il buffet finale, organizzato dal Dipartimento Enogastronomico della scuola, attività sviluppata come Pcto, ha mostrato agli ospiti un’altra faccia della scuola.
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