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giovedì 25 Aprile 2024,

Giro d’Italia, stimati 120 mila appassionati sulle strade bellunesi in due giorni

La Provincia di Belluno traccia un bilancio delle due tappe del 25 e 26 maggio: «“Effetto rosa” importante anche per la promozione dei prossimi mesi e anni».

Il Giro d’Italia ha lasciato il Bellunese dopo due giornate che resteranno nella memoria per molto tempo e ora la Provincia prova a tracciare un primissimo bilancio, incrociando le stime dei presenti lungo il tracciato e i dati Auditel degli ascolti televisivi. Sulle strade della Oderzo-Palafavera e soprattutto sui tornanti di Giau, Tre Croci e Tre Cime, sono state stimate circa 120 mila persone. Mentre Rai 2 ha totalizzato ieri (26 maggio) 1.619.000 telespettatori nella fascia di diretta pomeridiana e addirittura 2.458.000 per la trasmissione «Giro all’arrivo», negli ultimi chilometri di tappa (con il 28,86% di share); oltre agli 879 mila spettatori per il «Processo alla tappa» (11% di share).

«Numeri decisamente interessanti che certificano la bontà dell’operazione», commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Abbiamo fortemente voluto queste due tappe, finanziate con il “Fondo grandi eventi” in una sinergia con il Fondo Comuni confinanti, la Regione Veneto, il Consorzio Bim Piave, la Dmo e i Comuni città di tappa. La risposta in termini di tifo e passione sulle strade si è vista, il meteo ha dato una mano, e il resto lo hanno fatto i nostri paesaggi. Uno spettacolo autentico, un entusiasmo contagioso e una promozione senza eguali. In questi due giorni sono arrivati sulle nostre Dolomiti migliaia di appassionati provenienti da diverse parti del Veneto, d’Italia e non solo. Ho visto gruppi di portoghesi, di sloveni, di cechi, di francesi. Ieri al Rifugio Auronzo all’arrivo c’erano anche diversi giapponesi. È l’“effetto rosa” che continuerà anche nei prossimi mesi, perché molti cicloamatori vorranno provare le stesse strade dei campioni e il richiamo turistico portato dal Giro ha sempre dato riscontri positivi, nei giorni delle tappe e anche dopo. Tra i lasciti di queste due giornate, anche strade tirate a lucido grazie al lavoro di Veneto Strade e la consapevolezza di avere una macchina organizzativa davvero efficiente, con i Comuni città di tappa bravissimi a curare ogni singolo particolare».

«La Provincia di Belluno in pochi mesi ha messo a segno tre grandi eventi di portata internazionale, di tipologia e carattere diverso, ma finalizzati tutti e tre alla diffusione della conoscenza delle Dolomiti Bellunesi e alla promozione territoriale», aggiunge il consigliere provinciale delegato al turismo, Danilo De Toni, che nella tappa delle Tre Cime ha voluto percorrere in auto il tracciato per rendersi conto delle presenze di appassionati sul percorso di gara, «e anche per verificare di persona il coinvolgimento dei paesi addobbati a festa e dei bellunesi che ho visto molto partecipativi». «A febbraio – sottolinea il consigliere De Toni – siamo stati a Sanremo per far conoscere il nostro territorio al grande pubblico. Poi abbiamo portato il nuovo brand Dolomiti Bellunesi alla BiT di Milano. E adesso il Giro d’Italia. Non possiamo rallentare e se il territorio saprà pedalare insieme, allora non sarà difficile continuare con profitto e con entusiasmo a valorizzare le nostre bellezze per proporle ai turisti».

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