Negli ultimi otto mesi, da ottobre 2022, il Teatro Comunale di Belluno ha registrato un totale di 47.825 presenze durante 153 aperture al pubblico. «Numeri che – sottolinea Massimo Ferigutti, presidente della Fondazione Teatri delle Dolomiti – evidenziano l’importanza strategica degli investimenti nella cultura e sottolineano la possibilità di instaurare un solido rapporto futuro tra la Fondazione e il settore privato, che potrebbe scegliere di sostenere e seguire iniziative culturali di rilievo».
Ferigutti fa infatti presente che «esiste una forte relazione tra gli eventi culturali e il territorio circostante. I loro effetti si ripercuotono in termini di flussi economici, turistici e infrastrutturali. Un grande evento culturale, che sia una mostra, un concerto, uno spettacolo teatrale o di danza organizzato una o più volte, contribuisce ad accrescere la consapevolezza, l’immagine e l’economia di una meta turistica a breve e/o lungo termine. Durante tali eventi, è possibile organizzare attività per condurre gli ospiti alla scoperta della destinazione e del territorio circostante. Dal punto di vista del marketing territoriale, l’organizzazione di un grande evento può migliorare e riconvertire l’immagine di una località. Più una destinazione viene scelta come sede di diversi eventi, maggiore sarà il suo valore».
«Nello scenario regionale e nazionale – continua il presidente della Fondazione Teatri delle Dolomiti – Belluno potrà accrescere la propria immagine in base alle proposte culturali che offrirà in futuro. Ciò potrà avere un impatto significativo sull’immagine della città, rendendola una meta conosciuta e desiderata. Considerando che la cultura rappresenta l’elemento essenziale per la crescita del benessere individuale e le opportunità economiche del territorio, è fondamentale sostenere economicamente un programma culturale di spessore. A tal fine, i contributi pubblici e privati devono essere concepiti come un capitale “di spinta”, un incentivo per raggiungere il pubblico più ampio possibile. Questo genererà un consistente indotto finanziario con ricadute sugli alberghi, i ristoranti, gli artigiani e i fornitori, il che rappresenta un elemento cruciale per l’economia del Comune e della sua provincia».
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