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martedì 15 Ottobre 2024,

Dal 16 ottobre i vaccini contro l’influenza

Nella stessa seduta si può ricevere anche la nuova vaccinazione contro il covid

Superata l’emergenza covid (che circola ancora, ma in forma molto meno grave), adesso è tempo di rimettere al centro dell’attenzione l’influenza. Parola di Sandro Cinquetti, il capo della Prevenzione dell’Ulss 1 Dolomiti. Lo ha detto oggi pomeriggio, mercoledì 27 settembre, presentando ai giornalisti l’inizio della Campagna vaccinale anti-influenzale e anti-covid, che scatterà ufficialmente nel Veneto il prossimo lunedì 16 ottobre.

Ha introdotto l’incontro il direttore generale Giuseppe Dal Ben. L’obiettivo dell’anti-influenzale? Vaccinare più dell’anno scorso, perché con l’influenza non si scherza, soprattutto a una certa età, quando il sistema immunitario non è più quello di una volta e di solito la salute qualche magagna ce l’ha.

L’influenza colpisce circa l’8% della popolazione italiana, ogni anno manda a letto quattro milioni e mezzo di italiani. Le forme più severe e le complicanze colpiscono soprattutto la popolazione sopra i 65 anni d’età, ma il Veneto ha deciso di fornire copertura vaccinale prioritaria a tutti i cittadini sopra i 60: non soltanto per i rischi diretti che corrono, ma per la ragionevole possibilità che hanno di trasmettere il contagio a persone più anziane, familiari soprattutto. Le stime dicono che in Europa ogni anno muoiono 40 mila persone a causa dell’influenza, più di quattromila all’anno in Italia, muore l’1 per mille dei malati, il 90% di essi ha più di 65 anni. E il covid? È passato da una letalità di uno su cento all’attuale uno su mille, praticamente come l’influenza.

IN SINTESI:
1. La campagna vaccinale anti-influenzale e anti-covid nel Veneto inizierà il 16 ottobre. L’obiettivo è vaccinare contro l’influenza più dell’anno scorso, specialmente per proteggere le persone anziane, che sono più vulnerabili. Si stima che in Europa muoiano ogni anno 40.000 persone a causa dell’influenza, di cui il 90% ha più di 65 anni.
2. Sono disponibili cinque tipologie di vaccino contro l’influenza. La vaccinazione è raccomandata e gratuita per le persone sopra i 60 anni, mentre per le persone sotto i 60 è gratuita solo se presentano una condizione di rischio o sono vicini a una persona anziana. Le vaccinazioni saranno effettuate dai medici di famiglia, in farmacia, negli ospedali e nei centri vaccinali.
3. Oltre alla vaccinazione contro l’influenza, sarà disponibile anche il vaccino anti-covid, che si somministra in un’unica dose indipendentemente dalla storia vaccinale precedente. L’obiettivo principale è prevenire forme gravi di covid e ridurre il rischio di contagio. Entrambi i vaccini possono essere somministrati nella stessa seduta.

Questa è la situazione, dunque. Contro l’influenza abbiamo un’arma, sicura, nota, utilizzata anche in provincia di Belluno da oltre trent’anni. Si chiama vaccino. «Effetti collaterali gravi non ne ha», ha spiegato Nahuel Fiorito, medico del Dipartimento di Prevenzione. Si parte subito nelle case di riposo, con le tipologie di vaccino più “cariche”, perché gli anziani malati sono i più a rischio. Ci sono cinque tipologie di vaccino disponibili quest’anno, la medicina infatti si va sempre più “personalizzando”: per esempio, ai bambini tra i 2 e i 6 anni sarà proposto il vaccino nella forma dello spray nasale, niente puntura, niente paura.

L’Ulss metterà a disposizione 45.200 dosi di vaccino, «ce n’è per tutti» garantisce Dal Ben «se un medico di medicina generale finisce le sue dosi noi gliene forniamo altre». Novanta vaccinazioni su cento le faranno loro, i medici di famiglia: «Il covid ha sintomi molto simili all’influenza» spiega il medico di medicina generale Fabio Bortot «la certezza che una persona sia vaccinata contro l’influenza ci permette anche di fare diagnosi più precisa e di prendere provvedimenti adeguati. Dobbiamo “coprire” soprattutto i più deboli dal punto di vista del sistema immunitario, faremo anche sedute con la medicina di gruppo. C’è tanto lavoro, specialmente per i medici che operano da soli. Io spero che la gente capisca che la campagna vaccinale è un bene prezioso, perché l’influenza non la dobbiamo sottovalutare. Il 60enne ritiene di essere invulnerabile, è un giovanotto» dice Bortot col sorriso «ma facilmente ha a casa la mamma 85enne, che potrebbe avere problemi seri».

Sopra i 60 anni la vaccinazione anti-influenzale è raccomandata e gratuita, sotto i 60 serve che esista una condizione di rischio per riceverla gratuitamente e perché sia raccomandata: ma è condizione di rischio anche la vicinanza a un anziano.

Le vaccinazioni si faranno anche in farmacia, sempre gratuitamente («l’anno scorso hanno aderito 10 farmacie su 76», ha spiegato Federica Schievenin direttrice della Farmacia Territoriale), nelle strutture ospedaliere per i dipendenti e i degenti, nei centri vaccinali per le sedute di recupero.

L’anno scorso è stato vaccinato il 53,8% degli over 65 bellunesi, «il nostro obiettivo è 70%» alza tantissimo l’asticella Dal Ben. E Cinquetti di rimando: «Lo si faceva, il 70%, una quindicina di anni fa». Le persone con più di 65 anni sono 56.182 in provincia di Belluno, gli over 60 sono 71.830. Tantissimi.

E poi c’è il vaccino anti-covid, quello nuovo, che si fa in un’unica dose «indipendentemente dalla storia vaccinale precedente» specifica Cinquetti. È un vaccino a mRna aggiornato secondo le nuove varianti che circolano, lo scopo principale della vaccinazione è di evitare il covid severo ma anche di evitare il rischio di diffusione del contagio. Può essere fatto prima durante e dopo l’anti-influenzale».

Infatti, nella stessa seduta in cui si va a fare l’anti-influenzale si può ricevere anche il nuovo anti-covid senza problemi.

Luigi Guglielmi

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