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giovedì 9 Maggio 2024,

Padrin: rimettere al centro dell’attenzione le aree montane

Messaggio del presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin (nella foto), in occasione della Giornata internazionale della montagna dell’11 dicembre.

In vista della Giornata internazionale della montagna, che è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che si tiene l’11 dicembre, il presidente della Provincia di Belluno, Roberto padrin, ha diffuso un messaggio dal titolo «La montagna non è periferia, ma centro. E deve essere considerata tale dall’agenda politica nazionale».
Eccone qui di seguito il testo.

«Se fosse solo una questione di estensione territoriale, basterebbe citare un dato: il 52% dei Comuni italiani si trova in aree totalmente o parzialmente montane. Se fosse solo una questione di peso demografico, basterebbe dire che le comunità di montagna occupano il 60% del territorio nazionale e costituiscono la residenza di appena un sesto della popolazione italiana. Se fosse solo una questione economica, basterebbe dire che la montagna produce circa 235 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 16,3% della ricchezza totale generata in Italia (dato pre-Covid). Ma la montagna è un tema che permea diversi aspetti, da quello economico a quello sociale, passando per il tema ambientale. La montagna è un ecosistema di persone (poche) che presidiano una serie di risorse – aria, acqua, foreste solo per citare le principali – fondamentali per il resto del Paese. Dovrebbe bastare questo per rimettere al centro le aree montane. E per dare loro strumenti concreti in grado di aiutarle a continuare il loro lavoro costante di tutela e presidio dei valori ambientali ed ecosistemici. Perché lo spopolamento della montagna – tutta tranne quella che può contare su un’autonomia speciale forte – è sotto gli occhi di tutti, come è risaputo e dimostrato che vivere in montagna comporta costi e sforzi maggiori rispetto alla pianura e alle aree metropolitane.

Ecco perché nella Giornata internazionale della montagna va ribadita l’importanza di promuovere e tutelare le aree montane, cercando uno sviluppo sostenibile delle comunità che abitano queste aree del Paese. E va sostenuta con forza l’azione della legge sulla montagna che è stata approvata in via preliminare dal Consiglio dei Ministri lo scorso ottobre.

Servono misure organiche a sostegno della montagna, interventi normativi finalizzati a ridurre le condizioni di svantaggio dei territori montani. Non servono sussidi, ma condizioni di sviluppo omogeneo, nella logica di tenere le persone a vivere nelle cosiddette “terre alte”.

Le aree montane hanno bisogno di questo e lo chiedono da tempo. Senza proteste, senza strepiti, senza polemiche, ma continuando a lavorare per superare le difficoltà del vivere in pendenza. Perché come scrisse Goethe, “i monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi”.

Roberto Padrin
presidente della Provincia di Belluno»

4 commenti

  • Un bellissimo servizio ,fondato su verità molto” scomode “che troppo spesso vengono sottovalutate da politici ed anche economisti.

  • A mio avviso non si tratta di un articolo giornalistico quanto di un comunicato del Presidente; scritto per di più con scarso rigore logico e sulla base di posizioni ideologiche, buone a non scontentare nessuno e a non perseguire alcun obiettivo concreto.
    Come si fa a sostenere che la montagna è il centro, quando è zona depressa abitata solo da un sesto della popolazione nazionale? Come si fa a dire che non ha bisogno di risorse economiche, ma solo di leggi a favore? Come si fa a pensare di essere attrattivi quando si sottolineano solamente le difficoltà del vivere in montagna?

  • Concordo con AnnaMaria, inoltre, personalmente, ritengo il Presidente onesto di intenti e di fatti. Ha toccato un argomento molto, molto impegnativo però con decisione. Ritengo anch’io che servono più leggi attuattive specifiche x la montagna che contributi a pioggia…
    Rita

  • per evitare che si ripetano gli ingorghi stradali si vogliono chiudere temporaneamente i cantieri oppure quelle di Padrin sono parole al vento?

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