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giovedì 9 Maggio 2024,

Belluno, applausi scroscianti al docufilm della «Compagnia del Piave»

«Non andare via»: una storia coinvolgente che, partendo dal disastro del Vajont, si sposta poi nell’ambito dell’emigrazione bellunese in Svizzera (nella foto i soci della «Compagnia del Piave»).

Applausi scroscianti alla fine della proiezione, così il corposo e avvincente docufilm «Non andare via» ha ottenuto l’approvazione del pubblico che l’altra sera ha riempito il cinema «Italia» di Belluno per assistere all’anteprima riservata a cast, autorità, familiari ed amici degli interpreti.

Dopo il grande successo del 2017 del precedente docufilm «Mani straniere sulla città», dedicato all’“an de la fan” a Belluno, i medesimi autori hanno voluto provarci di nuovo mettendo in scena una coinvolgente storia che, partendo dal disastro del Vajont, si è poi spostata nell’ambito dell’emigrazione bellunese in Svizzera, sino al dramma dei cosiddetti “bambini nascosti”, sin qui poco indagato dalla pubblicistica sui flussi migratori di casa nostra.

Per l’occasione si è costituita anche l’associazione culturale «La Compagnia del Piave» composta da Giorgio, Cinzia e Jessica Cassiadoro, Daniela Emmi, Mauro Dalle Feste, Dino Bridda e Gianluca Nicolai che ha prodotto l’opera autofinanziandosi e con il supporto di alcuni sponsor pubblici e privati. È un primo passo -sostengono i membri della Compagnia – per future iniziative di carattere culturale, sempre attente alla storia e alla realtà delle comunità locali.

Sotto la regia di Giorgio Cassiadoro, Daniela Emmi e Cinzia Cassiadoro hanno scritto il soggetto e la sceneggiatura attingendo alla documentazione esistente presso l’Abm e il mondo migratorio bellunese in Svizzera. A partire dal 2021, davanti alle telecamere dello stesso Cassiadoro e di Mauro Dalle Feste e Sergio Fontana – le riprese sono state effettuate in varie località – sono stati impegnati nei vari ruoli oltre un centinaio fra interpreti amatoriali alle prime armi, comparse e tecnici.

Una citazione di merito va al giovanissimo Pietro Da Rold nei panni di Luigino, il bambino che la coppia di emigranti formata da Cinzia Cassiadoro e Gianluca Nicolai tengono nascosto nel sottotetto per evitare l’espulsione regolata dalle leggi svizzere e dalle continue iniziative xenofobe del deputato elvetico Schwarzenbach. Un dieci e lode deve essere tributato anche agli autori della colonna sonora, i valenti musicisti bellunesi Maurizio Olivotto e Carlo De Battista.

Il passa parola ha già dato i suoi frutti. Infatti la “prima” aperta al pubblico, sempre al cinema Italia mercoledì 28, segna già il tutto esaurito. Quanto prima la Compagnia renderà note le date di prossime proiezioni in varie località del territorio provinciale con le indicazioni per le prenotazioni.

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