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lunedì 20 Maggio 2024,

Treviso e Belluno, il manifatturiero ha chiuso male il 2023 (eccetto l’occhialeria)

I dati della consueta indagine congiunturale della Camera di Commercio. Nella foto Mario Pozza

L’ultima indagine congiunturale sulle imprese del Veneto, in particolare delle province di Treviso e Belluno, conferma un quadro generale di rallentamento nel quarto trimestre del 2023. Secondo il presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno Mario Pozza questo rallentamento è in parte attribuibile agli shock economici recenti.

I dati mostrano un calo nella produzione manifatturiera sia a Treviso (-5,4%) che a Belluno (-6%), principalmente a causa della debolezza della domanda internazionale. Gli ordini dall’estero sono diminuiti rispettivamente del -6,7% e del -5,8%, mentre quelli nazionali sono in riduzione del -3,1% a Treviso e del -3,8% a Belluno rispetto al trimestre precedente.

Tuttavia, ci sono alcune eccezioni come nel settore dell’occhialeria, che ha registrato una crescita del +1,8% grazie alla domanda estera, e la produzione di macchinari e prodotti agroalimentari che è rimasta stabile su base annua.

Gli analisti sottolineano l’importanza di leggere questi dati con cautela, considerando il processo graduale di normalizzazione delle catene globali del valore dopo la pandemia e le tensioni internazionali in corso.

Il rallentamento dell’industria manifatturiera trevigiana e bellunese è evidente anche nel confronto con il trimestre precedente. Tuttavia, la situazione potrebbe essere influenzata da una serie di fattori esterni, tra cui la frenata della domanda mondiale e i cambiamenti nel panorama economico globale.

L’utilizzo degli impianti è diminuito nel corso del 2023, posizionandosi al 72,1% alla fine dell’anno rispetto al 74,8% del 2022. Anche il fatturato ha registrato una diminuzione del -4,1% rispetto all’anno precedente.

Sebbene alcune imprese trevigiane prevedano una ripresa dei principali indicatori nel primo trimestre del 2024, c’è ancora molta incertezza sul futuro. Un quarto delle imprese teme una ulteriore contrazione della produzione, del fatturato e della domanda interna, anche se si registra un po’ meno pessimismo per la domanda estera.

Anche nel caso delle imprese bellunesi, circa il 40% prevede un aumento della produzione, del fatturato e della domanda interna nel prossimo trimestre, ma una quota significativa rimane cauta e prevede una situazione stazionaria.

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