Sabato 16 marzo, alle ore 18, nella sala “Bianchi” in viale Fantuzzi a Belluno, verrà presentato il volume edito dall’Isbrec «Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero», curato da Franco Comin e Silvia Comin con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto. L’iniziativa, inserita nel quadro delle commemorazioni per i fatti del Bosco delle Castagne (10 partigiani impiccati dai nazisti il 10 marzo 1945) e di piazza dei Martiri a Belluno (4 partigiani impiccati il 17 marzo 1945), è organizzata dal Comune di Belluno, dall’Isbrec e dall’Anpi provinciale di Belluno.
Frutto di cinque anni di ricerca, il libro (676 pagine) raccoglie oltre 5.000 schede che illustrano l’attività di partigiani e patrioti che operarono in provincia di Belluno e di bellunesi che presero parte alla lotta al nazi-fascismo all’estero. Al termine del secondo conflitto mondiale, quanti si impegnarono nella lotta di liberazione poterono fare richiesta di riconoscimento allo Stato italiano; ciò avrebbe dovuto consentire loro di ricevere, oltre al certificato, anche un riconoscimento economico e un aiuto nella difficile ricerca di una nuova occupazione nell’Italia libera.
La richiesta di riconoscimento venne vagliata da tre successive commissioni. Tale documentazione, conservata presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma, è alla base del lavoro che verrà presentato, ma i ricercatori impegnati nel progetto si sono avvalsi anche dei documenti presenti presso l’Archivio di Stato di Belluno e l’Isbrec. I dati raccolti sono poi stati verificati e corretti presso gli uffici Anagrafe dei Comuni in cui nacquero i partigiani e i patrioti riconosciuti.
Il risultato di questo paziente lavoro di ricerca consente di restituire il quadro assai composito e articolato dei partigiani bellunesi, da una parte chiarendo sempre meglio la portata di tale fenomeno e dall’altra restituendo visibilità e offrendo un doveroso omaggio a quanti misero a repentaglio la propria vita (talvolta sino a perderla) nella lotta ai totalitarismi e in nome della democrazia.
Il volume, peraltro, non ha la pretesa di raccogliere i dati di tutti coloro che operarono nelle formazioni partigiane tra settembre 1943 e maggio 1945, giacché molti uomini, e soprattutto donne, alla conclusione delle vicende belliche preferirono non presentare la richiesta di riconoscimento. L’incontro sarà pertanto occasione per raccogliere ulteriori nuove informazioni.
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2 commenti
Dina
Buona sera, sarei interessata all’acquisto del volume, essendo la nipote di Giuseppe Como, partigiano impiccato nel Bosco delle Castagne.
Grazie
Dina
Sonia Bottega
Molto bene, lo comprerò sicuramente!!!