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giovedì 9 Maggio 2024,

Il Comune risponde a Italia Nostra: «Abbattimenti e ripiantumazioni dopo valutazioni tecniche approfondite»

Palazzo Rosso replica alle affermazioni dei giorni scorsi dell'associazione, che ha presentato esposto in Procura

Nei giorni scorsi l’associazione Italia Nostra sezione di Belluno ha deciso di presentare un esposto alla Procura per denunciare il trattamento di potatura eseguito a carico degli alberi del centro città. La decisione è stata accompagnata da una nota alla stampa nella quale la sezione spiegava le ragioni della scelta di ricorrere alle autorità giudiziarie. L’associazione imputa al Comune di Belluno l’esecuzione di interventi che avrebbero ignorato i suggerimenti degli agronomi, le deplorazioni di molti cittadini e le disposizioni del decreto 10 marzo 2020. In particolare si segnala il moltiplicarsi di interventi «che impoveriscono il patrimonio arboreo pubblico con abbattimenti e, soprattutto, con potature devastanti spesso affidate a personale non competente o a ditte con appalti al massimo ribasso che attuano sfregi e veri e propri scempi». Vengono citati nello specifico alcuni interventi fra i quali degli abbattimenti in via Pagani Cesa. L’associazione, inoltre, accusa il Comune di Belluno di continui abbattimenti senza un piano di ripiantumazione.

Palazzo Rosso replica alle affermazioni di Italia Nostra. «Ogni abbattimento, ma anche ogni potatura, eseguiti dal Comune di Belluno sono preceduti da valutazioni tecniche redatte da dottori agronomi abilitati e di comprovata esperienza, incaricati secondo le procedure del codice appalti», si legge nella nota diffusa alla stampa. «Quando tali valutazioni rilevano che le piante hanno condizioni meccaniche tali da poter compromettere la sicurezza di persone, animali e cose (fra cui, ad esempio, anche i mezzi di trasporto privato e collettivo), viene disposto, in conformità a tali pareri esperti, l’abbattimento senza indugio. Per quanto riguarda l’intervento in via Pagani Cesa preme precisare che trattasi di intervento eseguito da privati su terreni loro proprietà. «Le valutazioni agronomiche contemplano sempre anche le necessarie ripiantumazioni che devono essere eseguite, così come gli abbattimenti, e come l’associazione ben sa, nel periodo dell’anno corretto».

«Il personale del Comune di Belluno (funzionari, istruttori tecnici, personale operativo) è costantemente formato in molte materie fra le quali anche quella della cura del verde», continua. «Le imprese che eseguono potature e abbattimenti, ma anche le ripiantumazioni, vengono ovviamente scelte con le procedure previste dal codice appalti con verifica di tutti i necessari requisiti per contrarre con la pubblica amministrazione e valutata la capacità tecnica di eseguire interventi di tale delicatezza e complessità sotto la supervisione dei dottori agronomi all’uopo incaricati».

«La cura del verde», fanno sapere dall’amministrazione, «sta a cuore all’amministrazione comunale che rappresenta tutti i cittadini e sembra scontato affermare che non può avere alcun interesse alla sua deturpazione della quale l’associazione la accusa. Certo è che a cuore dell’Amministrazione sta anche la sicurezza dei suoi cittadini e dei loro beni e per questo si cerca di ridurre al minimo possibile, in relazione alle risorse disponibili, i rischi che potrebbero derivare a cose, animali e persone (in particolare bambini), ad esempio dal crollo di un ramo o di un albero, soprattutto in considerazione dei cambiamenti climatici che vedono sempre più frequenti eventi meteo intensi e devastanti».

A conferma dell’attenzione dell’amministrazione per il verde urbano, gli assessori all’Ambiente e ai Lavori pubblici ricordano che per la Giornata mondiale della terra l’amministrazione accoglierà il dono di un ginko biloba da parte della sezione locale del Lions club; l’albero verrà piantato all’interno del giardino delle scuole Gabelli, proprio in luogo di una pianta che è stato necessario abbattere per il termine del proprio ciclo di vita.

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