Belluno °C

venerdì 3 Maggio 2024,

Importante curare bene la posizione in bicicletta

Continuano a Belluno, con buona partecipazione, gli incontri dell'associazione OLTRE Team dedicati alla pratica del ciclismo e del cicloturismo o al semplice utilizzo della bicicletta.

Continua a suscitare interesse il tema del ciclismo, sia nel campo turistico dedicato al semplice viaggio, che in quello amatoriale dove si cerca di migliorare la prestazione sportiva contro il cronometro. A dimostrarlo gli oltre cinquanta spettatori presenti al terzo evento OLTRE Team Academy, sommati ai circa venticinque collegati in internet che hanno seguito la diretta Instagram curata da Paolo Cancian.

Dopo i saluti di rito da parte dell’associazione OLTRE Team, ideatrice delle serate Academy, sono seguiti i ringraziamenti ai padroni di casa Robi Bike, visto che Enrico Viel e Roberto D’Incà hanno creduto fin dall’inizio al progetto che ha come obiettivo la condivisione di una maggiore cultura rivolta al mondo del ciclismo.

«Crediamo fortemente nella pratica del ciclismo amatoriale e agonistica, ma ancor di più nello sviluppo futuro del cicloturismo e del “bike to work”», commentano Viel e D’Incà. «Quando abbiamo aperto a Belluno il ramo d’azienda dedicato al mondo delle due ruote avevamo un unico obiettivo: far comprendere all’utente medio come la bicicletta non sia un mezzo agonistico, ma come possa diventare anche un modo di condividere un’escursione o una gita con amici e famiglia. Per non parlare della possibilità che negli ultimi anni si è aperta sull’orizzonte del cicloturismo, quindi del viaggiare uno o più giorni alla scoperta del mondo con un approccio naturalistico, distanti dalla frenesia del mondo quotidiano».

Viaggiare liberi, sì, ma con l’attenzione al farlo con il sorriso, senza dover abbandonare l’avventura per un problema meccanico o, ancor più frequentemente, per un dolore articolare o muscolare dovuto alla poca cura del proprio corpo.
Così la terza serata della OLTRE Team Academy è stata dedicata all’importante tema “Fisio & Bike Fit”, grazie al prezioso contributo di Pietro Luciani (fisioterapista) e Claudio Sanchini (laureato in scienze motorie).

«Una condivisione di informazioni tecniche sulla posizione in sella, unite a quelle del fisioterapista che ha analizzato i tre punti di appoggio: piedi, natiche e mani», conclude Luca Mares, presidente dell’associazione bellunese OLTRE Team. «Esempi pratici per verificare a casa se la bicicletta è regolata correttamente per il nostro corpo e allo stesso tempo scoprire quali sono le sollecitazioni statiche o dinamiche alle quali la nostra struttura fisiologica è sottoposta. Così i partecipanti hanno appreso come abbinare a uno specifico fastidio o dolore, la presunta causa, senza attribuirla erroneamente a fattori esterni non riconducibili alla realtà. Poi è importante ricordare come ognuno di noi possa provare ad ascoltarsi mentre pedala, magari apportando aggiustamenti alla propria bicicletta, ma è sempre preferibile appoggiarsi alle competenze di un professionista».

I prossimi appuntamenti del mese di maggio saranno dedicati alla manutenzione specifica con l’organizzazione di serate dove i partecipanti potranno letteralmente sporcarsi le mani.
Per consultare il calendario completo delle serate, che verrà aggiornato mensilmente, è possibile collegarsi all’indirizzo internet https://www.oltreteam.it/eventi/.
Ricordando che le serate sono gratuite e aperte al pubblico, per informazioni è possibile contattare Luca Mares (393 5710986) oppure Paolo Cancian (338 4238364).

3 commenti

  • Ai ciclisti bisognerebbe insegnare prima di tutto il codice della strada! E spiegargli che le piste ciclabili sono fatte per usarle e che non stanno facendo il giro d’Italia ogni volta che escono…..

  • Il ciclista è obbligato ad usare la pista ciclabile.Nel caso di una ciclopedonale però come la maggior parte di quelle esistenti questo obbligo non esiste.Il ciclista può andare dove vuole in fila indiana (aggiungo io) e rispettando il codice della strada.

    • Giusto, concordo in pieno. Ma quanti osservano questi comportamenti? Quanti invece usano la strada come un velodromo? Troppi…. Quasi tutti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d