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domenica 19 Maggio 2024,

Belluno, l’Ens (Ente nazionale sordi) in visita agli studenti del «Catullo»

Il presidente dell’associazione, Diego Cassol, coadiuvato da alcuni soci, ha parlato ai ragazzi della vita delle persone sorde, delle loro difficoltà e possibilità.

Nei giorni scorsi le classi terze e quinte dell’indirizzo professionale dei servizi per la sanità e l’assistenza sociale dell’Istituto «Catullo» di Belluno, coordinate dall’insegnante Sara Piazza, hanno incontrato nelle rispettive classi alcuni rappresentanti dell’Ens di Belluno (Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi).

Il presidente dell’associazione, Diego Cassol, coadiuvato da alcuni soci, ha parlato ai ragazzi della loro realtà associativa che include persone riconosciute sorde dalla commissione medica secondo la legge 381 del 26/05/1970 e divenute tali in età evolutiva, da 0 a 12 anni.

I soci dell’Ens, tra i quali era presente anche una signora sordocieca, hanno trasmesso le loro testimonianze di vita, spiegando alcune difficoltà che devono affrontare nel quotidiano, legate a questo handicap invisibile, ma spesso invalidante ai fini di una buona integrazione nella società. Il presidente Cassol ha ribadito d’altro lato l’importanza di riconoscere l’identità sorda, accettando il proprio handicap e combattendo per migliorare le barriere che si creano, a volte, attorno alla sordità.

I rappresentanti dell’Ens hanno spiegato agli studenti come avviene la comunicazione, attraverso la lettura labiale e soprattutto tramite l’uso della Lis, la Lingua dei segni, nella quale parole e frasi diventano gesti che facilitano lo scambio comunicativo tra i sordi e con le persone udenti.

Anche gli studenti si sono cimentati nell’uso dell’alfabeto Lis, comunicando i loro nomi attraverso i segni e avvicinandosi così a questa lingua, la cui acquisizione dovrebbe essere promossa, ha detto Cassol, anche negli ambienti scolastici, al fine di abbattere sempre più ostacoli alla comunicazione. Gli alunni hanno rivolto tante domande e curiosità ai soci Ens, instaurando un dialogo proficuo e aperto a futuri incontri, utili ad avvicinare i giovani a realtà che hanno bisogno di essere conosciute e sostenute.

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