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domenica 5 Maggio 2024,

Comuni di confine, occorre decidere su quali opere puntare

Ritardi e maggiori costi, ai Comuni il compito di selezionare ciò che è più realizzabile

La Sala Affreschi di Palazzo Piloni a Belluno ha ospitato ieri martedì 23 aprile l’incontro promosso da Dario Bond, presidente del Comitato di Gestione del Fondo dei Comuni Confinanti, con il presidente della Provincia di Belluno e con i quaranta sindaci di confine di prima e seconda fascia.

Nella riunione è stato presentato il nuovo regolamento del Fondo, approvato alcuni mesi fa, soprattutto nella sua articolazione tesa a dare nuovo respiro alle molte iniziative della progettazione 2013-2018 che per diverse ragioni (pandemia, crisi dei prezzi e dell’energia, scenari bellici, incremento dei costi delle materie prime, solo per citarne alcune) hanno subito forti rallentamenti.

Dei 44 progetti individuati dalla progettazione, per un montante complessivo di risorse assegnate pari a 116 milioni di euro, risulta ad oggi conclusa una decina di interventi (“saldati” allo scorso dicembre per circa 36 milioni di euro), mentre altrettanti sono in fase di completamento. Ma qui, come detto, entrano in campo i maggiori costi e le note vicende che negli ultimi anni hanno rallentato, e non poco, l’iter attuativo. Da una ricognizione avviata dagli uffici tecnici del Fondo con i Comuni, ad oggi mancherebbero all’appello – per portare a compimento gli interventi originariamente previsti – circa un centinaio di milioni sui 63 disponibili.

«Il nuovo regolamento ci consente di “traslare” questi progetti alla nuova programmazione 2025-2027 a garanzia del buon esito degli stessi; dobbiamo però fare scelte adeguate in tempi rapidi per dare piena attuazione alle misure del Fondo. Il che, tradotto in termini concreti, significa scegliere su quali progetti puntare, abbandonando le idee mai realizzate o ad oggi per varie ragioni irrealizzabili» ha sottolineato Bond.

Era presente all’incontro anche Karin Battistin, componente della Segreteria tecnica del Comitato di Gestione, che ha illustrato anche la situazione della programmazione 2019-2024, pure in forte generale ritardo.

I sindaci presenti sono quindi stati chiamati ad esprimersi su una delibera che fissa i criteri con cui avviare una concertazione all’interno delle tre aree della provincia in cui sono suddivisi i loro Comuni (Alta, Centro e Bassa) per individuare i progetti della vecchia pianificazione da “rivitalizzare”. Toccherà a loro decidere su che cosa puntare, nell’ottica di dare all’attuazione degli stessi nuove risorse, ma anche una decisa accelerazione, prima di passare poi la palla per il vaglio definitivo e l’approvazione, al Comitato di Gestione del Fondo.

Dai sindaci è arrivata infine anche una richiesta di sostegno di natura tecnica e operativa, che possa andare in aiuto soprattutto dei municipi più piccoli, molti dei quali in grave difficoltà per la carenza di risorse umane e di competenze specifiche.

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