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giovedì 9 Maggio 2024,

Venerdì 21 a Caviola «Tut a una»

Proseguono gli appuntamenti del primo meeting degli ecomusei della Regione del Veneto

Proseguono gli appuntamenti del primo meeting degli ecomusei della Regione del Veneto organizzato dall’Ecomuseo della Valle del Biois (www.ecomuseovalledelbiois.it) e dalla Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo Onlus (www.musal.it).

Venerdì 26 aprile sarà la volta di «Tut a una», serata culturale con intermezzi di danza folk, che prenderà il via alle ore 21 alla Casa della Gioventù di Caviola, Falcade. Nella serata si terrà la presentazione, agli abitanti della valle, dell’Ecomuseo: esiste già da un paio di anni, è una realtà ancora giovane, in continua evoluzione, e l’incontro è un’occasione importante per farlo conoscere alle persone che i luoghi dell’Ecomuseo li vivono e li abitano, ma non solo. Una serata pensata per i locali, le famiglie e i giovani, ma non necessariamente soltanto per loro. Attraverso i racconti di Luisa Manfroi, insegnante di scuola primaria a Vallada Agordina, e le danze popolari del Gruppo Folk Union Ladina Val Biois, tutti i presenti potranno infatti addentrarsi nelle radici più profonde della storia e delle tradizioni del posto.

Scoprire gli aneddoti del passato, rivedere e conoscere le forme d’arte in cui la vita delle persone comuni si è espressa nel corso del tempo, attraverso il ballo, la musica, ma non solo, anche mediante la pittura, la scultura, la scrittura, permette di capire meglio il presente e di recuperarlo, valorizzarlo e rinnovarlo. «Anche questa è, infatti, una delle missioni dell’Ecomuseo, che si rivolge anche ai giovani di oggi con un appello sincero», scrivono gli organizzatori del meeting: «non è vero che le generazioni moderne sono sorde a questi messaggi. Dobbiamo solo coinvolgerle nel modo giusto. Ne è un esempio il fatto che all’interno dello stesso Gruppo Folk Union Ladina Val Biois si contano già diversi giovani e studenti che si stanno appassionando sempre più al folklore e alle tradizioni di un tempo. È con questo spirito che l’Ecomuseo sente l’esigenza di parlare anche al territorio, in veste di una nuova forma di opportunità per i nostri ragazzi e per le nostre famiglie che, insieme, possono davvero fare qualcosa per l’ambiente in cui vivono».

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