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martedì 7 Maggio 2024,

Sedico, convegno sullo stress correlato al lavoro

Un’indagine nelle aziende della provincia di Belluno. Appuntamento lunedì 29 aprile alle 14.30 nella sala conferenze del Polo culturale in particolare per i settori del commercio, della grande distribuzione organizzata e del pulimento.

Un incontro e una tavola rotonda con i rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza e i delegati aziendali, aperta al pubblico e alle imprese del commercio, della grande distribuzione organizzata e del pulimento, per illustrare i primi risultati dell’indagine avviata da dall’Organismo paritetico coordinamento della sicurezza, su richiesta di Cgil, Cisl e Uil territoriali, sul tema dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nei settori commercio e pulimento. L’evento, promosso dalle organizzazioni sindacali bellunesi, si svolgerà lunedì 29 aprile dalle 14.30 nella sala conferenze del Polo culturale – biblioteca di Sedico in via De Gasperi 20.

Il tema dello stress lavoro correlato – sottolineano i sindacati – rimane una questione poco esplorata, trattata superficialmente nelle analisi dei rischi entro i luoghi di lavoro. Recenti studi specifici, svolti negli Usa, hanno invece dimostrato come il fenomeno dello stress lavoro correlato abbia un impatto serio su almeno il 44% dei lavoratori, in tutti i settori, procurando una serie di conseguenze psicofisiche e anche perdite produttività pari a 300 miliardi di dollari.

Lo stress lavoro correlato viene provocato da fattori negativi o di complessità che si presentano durante la prestazione lavorativa, sia relativi a condizioni fisiche e di sicurezza (microclima, movimentazione dei carichi, correnti d’aria ecc), sia a meccanismi dell’organizzazione aziendale che comportano una risposta del lavoratore al limite delle sue capacità (ritmi di lavoro, precarietà, flessibilità, cambi mansione ripetuti), sia da altre cause quali ad esempio il complesso rapporto con i colleghi, i capi, l’utenza o la clientela.

L’insieme di questi elementi può portare all’insorgenza di disturbi fisici, digestivi, del sonno, ansia e depressione, problemi osteomuscolari e addirittura cardiovascolari; ma ci sono ricadute anche sul lato produttivo per l’aumento delle malattie, delle dimissioni volontarie e la conseguente perdita della professionalità degli addetti, l’incremento del rischio di disattenzione e quindi di infortuni e infine della litigiosità interna, dannosa al clima aziendale.

Cgil, Cisl e Uil di Belluno hanno chiesto di verificare la situazione dello stress lavoro correlato presente in provincia di Belluno direttamente all’Organismo paritetico coordinamento della sicurezza (Opc), in particolare nei settori del commercio, della grande distribuzione organizzata e del pulimento, presentando un progetto specifico.
«Abbiamo la necessità di capire la situazione di questi settori – sottolineano Mauro De Carli (Cgil), Nicola Brancher (Cisl) e Sonia Bridda (Uil) – perché nel corso degli anni sono stati coinvolti in mutamenti organizzativi pesanti, quali la liberalizzazione degli orari e dei turni, così come sono stati tra i settori maggiormente colpiti dallo stravolgimento di regole e di rapporti con l’utenza causati dalla pandemia, spesso senza supporti morali, di tutela psicofisica e di riconoscimento umano». Sono questi infatti i fattori principali determinanti le condizioni di stress lavoro correlato e le organizzazioni sindacali ritengono importante una valutazione complessiva del fenomeno.

«L’obiettivo del progetto presentato all’Opc – proseguono i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – non è solo quello di conoscere e approfondire la situazione di questi comparti lavorativi per comprendere a fondo in che condizioni si trovino i lavoratori e le lavoratrici (che rappresentano la maggioranza), ma – più ambiziosamente – anche quello di presentare risposte o soluzioni operative, che le aziende stesse potrebbero mettere in campo per un abbassamento del rischio da stress lavoro correlato».

Nell’incontro di Sedico del 29 verranno illustrati i primi dati analizzati e il prosieguo del lavoro da svolgere, per avere a fine 2024 un report completo e le soluzioni ottimali per gestire la situazione di rischio derivante da stress lavoro correlato.

Il convegno, dopo la presentazione di Nicola Brancher della Segreteria Cisl Belluno Treviso e il saluto del direttore dello Spisal della Ulss 1 Dolomiti Gianfranco Albertin, entrerà nel merito della questione con l’intervento di Margherita Brondino e Camilla Marossi dell’Università di Verona, che spiegheranno il percorso scientifico per la costruzione di uno strumento di indagine ad hoc per i lavoratori e le lavoratrici dei settori del commercio e del pulimento. Seguirà una tavola rotonda a cui parteciperanno Nicoletta De Marzo, medico del lavoro, Cecilia de Pantz della Filcams Cgil, Luca Bertuola di ConfCommercio Veneto, Ciro Deon di Bauunternehmung e Paolo Soccal di Gestione Sicurezza. Conclusioni a cura di Sonia Bridda, segretaria della Uil Belluno.

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