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lunedì 17 Giugno 2024,

Sedico, festeggiato il ritorno in chiesa della «Madonna in trono»

Il dipinto, opera di Tiziano e Francesco Vecellio, è stato ricollocato nel suo altare dopo essere stato restaurato e messo in mostra per alcuni mesi al Museo Fulcis di Belluno.

Nutrita partecipazione e vivo interesse nella serata di ieri a Sedico alla cerimonia che ha segnato il ritorno nella chiesa parrocchiale della «Madonna in trono», la tavola dipinta all’inizio del 1500 da Tiziano e Francesco Vecellio, che nei mesi scorsa è stata oggetto di un’importante opera di restauro e che poi è stata esposta al Museo Fulcis di Belluno.

Dopo il saluto introduttivo di don Giancarlo Gasperin, con il ringraziamento alle autorità presenti e a tutti coloro che hanno realizzato il restauro del dipinto e dell’altare che lo ospita o l’hanno sostenuto finanziariamente (tra cui un privato cittadino di Sedico che ha voluto rimanere anonimo), la parola è passata a Carlo Cavalli, conservatore del Museo Fulcis, che ha tratteggiato la storia della tela, che era il centro di un polittico di cui ora si sono perse le altre parti, facendone apprezzare le caratteristiche tramite la proiezione di vari particolari che portano a concludere che si tratti di un’opera nata dalla collaborazione tra Tiziano e Francesco Vecellio all’interno della loro bottega.

La restauratrice Mariangela Mattia, sempre con l’ausilio della proiezione di alcune immagini, ha poi illustrato i principali interventi di restauro che hanno interessato la pala della «Madonna in trono» e l’altare in cui ora è stata collocata, a partire dall’eliminazione dei tarli e dello sporco che ricopriva la pittura originale, per poi passare ad altre operazioni più complesse, come l’esame stratigrafico del dipinto, che hanno permesso di conoscere meglio la storia della stesura di quest’opera d’arte e, soprattutto, di riportarla al suo splendore originario.

Alle spiegazioni artistiche e tecniche sono seguiti lo scoprimento della pala da parte dei due parroci don Sandro Gabrieli e don Giancarlo Gasperin e poi un momento di preghiera e di riflessione che ha avuto al centro la figura della Madonna e che si è avvalso anche dell’efficace e solenne accompagnamento offerto dalla locale Schola Cantorum. Tra l’altro è stata sottolineata la capacità che ha avuto Maria di fidarsi di Dio e di accogliere Gesù, una capacità da prendere da esempio e da domandare nella preghiera anche per la propria vita.

Da segnalare infine che domenica 26 maggio, all’interno della Santa Messa delle ore 10.30, i partecipanti al «Fioretto delle Famiglie» rivolgeranno alcuni canti a Maria, rivolti proprio all’immagine della «Madonna in trono».

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