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martedì 30 Aprile 2024,

«Questo non è amore», prosegue l’iniziativa della Polizia di Stato contro la violenza sulle donne

Questa mattina personale della Questura di Belluno ha distribuito materiale informativo alle donne incontrate nei centri commerciali di Belluno, Ponte nelle Alpi, Puos d’Alpago, Trichiana, Sedico e Santa Giustina.

Prosegue la campagna d’informazione e sensibilizzazione della Polizia di Stato denominata «Questo non è amore» che mira a favorire l’emersione del fenomeno della violenza di genere, che troppo spesso rimane occultato nell’ambito familiare, attraverso un contatto diretto con le potenziali vittime, offrendo loro il sostegno di un’equipe multidisciplinare, composta da operatori specializzati.

Nella mattinata di oggi, giovedì 25 novembre, personale della Questura di Belluno ha svolto un’attività itinerante, toccando i principali centri commerciali della provincia, come Veneggia ed Emisfero di Belluno, il supermercato Famila di Ponte nelle Alpi, l’A&O di Puos ad Alpago, il centro commerciale di Trichiana, il Super W di Sedico e il Kanguro di Santa Giustina. Con l’ausilio del camper della Polizia di Stato, allestito come Ufficio mobile, gli operatori hanno sensibilizzato sul tema le donne presenti nei centri commerciali, consegnando loro una brochure informativa, ideata dalla Direzione centrale anticrimine del Dipartimento della pubblica sicurezza.

Con questa iniziativa la Polizia di Stato rinnova il proprio impegno a sensibilizzare, in modo semplice ed accessibile, le vittime di violenza e non solo, nella convinzione che la lettura delle storie narrate nella brochure, purtroppo tutte vere, rappresenti uno stimolo a chiedere aiuto e a denunciare.
Sono 89 al giorno, infatti, le donne vittime di reati di genere che si contano in Italia, secondo le segnalazioni raccolte dalle Divisioni Anticrimine delle Questure; nel 62% dei casi si tratta di maltrattamenti in famiglia.

Grazie alle iniziative già realizzate dalla Polizia di Stato nel campo della prevenzione, è stato possibile registrare una leggera diminuzione dell’andamento degli omicidi di donne rispetto agli omicidi in genere. Nel 72% dei casi l’autore è il marito o l’ex marito, in un caso su due ha usato un’arma da taglio.

Sul fronte della prevenzione l’ammonimento del questore risulta essere ancora il provvedimento più efficace, anticipando l’eventuale intervento repressivo, ovvero l’arresto di chi arriva a compiere atti persecutori o vessatori, la cui efficacia talvolta si rivela relativa, poiché interviene allorquando gli strumenti preventivi sono risultati vani.
In tale ottica, la Divisione Anticrimine della Questura di Belluno ha istruito numerosi casi che hanno portato, nell’ultimo anno, all’emanazione di 6 ammonimenti del questore per violenza domestica e 18 per atti persecutori.

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