Mercoledì di Coppa Italia per la Dolomiti Bellunesi: l’avversario è lo stesso di sabato scorso, nel campionato di Serie D: l’Union Clodiense Chioggia. Ma a cambiare è lo scenario: domani, infatti, si giocherà allo stadio Zugni Tauro di Feltre (ore 14.30, l’arbitro designato per l’incontro è Federico Di Benedetto di Novi Ligure). È una gara secca, senza ritorno, e coincide con i sedicesimi di finale: in caso di parità al 90’, spazio ai calci di rigore.
Non mancheranno le novità di formazione e, in questo senso, scalpita pure l’ultimo arrivato: Rodrigo Tuninetti. Dopo l’esordio in Serie D, l’argentino ha già dimostrato di essersi calato al meglio nell’ambiente dolomitico: «Una volta archiviata una buona stagione a Gravina, in Puglia, avevo deciso di cambiare aria e di spingermi verso il Nord Italia», spiega il ventisettenne nato a Cordoba. «Cercavo qualcosa di importante. Ma, mentre aspettavo la proposta giusta, il Paternò mi ha presentato un progetto interessante. Solo che le cose non hanno funzionato e allora ho deciso di andarmene. Mi sono allenato per un periodo in Lombardia, con la Casatese: una società che ringrazio. E poi è arrivata la chiamata della Dolomiti Bellunesi. Era esattamente ciò che cercavo».
Tuninetti ha caratteristiche ben precise: «Sono un centrocampista centrale, un play, ma posso agire pure da mezz’ala. Cerco di dare ordine ed equilibrio alla squadra, contribuire alla costruzione del gioco e anche offrire il mio contributo sui calci piazzati». A tale proposito, da una sua punizione è nato il gol di Corbanese, contro la Clodiense, poi annullato per un leggero fuorigioco: «Sono soddisfatto del mio percorso calcistico. Ho avuto la possibilità di giocare in C, la scorsa stagione, mi sono qualificato per i playoff e ho perso uno spareggio in D per salire di categoria. Però ho lottato pure per non retrocedere».
Il primo impatto con il collettivo di mister Zanin si è rivelato positivo: «La squadra è buona, ma ha ancora ampi margini di miglioramento. Ci vorrà grande lavoro e impegno da parte di tutti: le qualità per fare bene, comunque, ci sono. I ragazzi si applicano tantissimo e, nelle ultime due partite, si è già visto un cambio di atteggiamento. Questo però è solo il primo passo. Il secondo sarà aggiungere un po’ di ordine tattico per rischiare il meno possibile durante le partite». Tuninetti ha i piedi ben ancorati a terra: «L’obiettivo principale, ora come ora, è legato al raggiungimento della salvezza il prima possibile. Poi, una volta raggiunto, potremo guardare oltre». Infine, da buon argentino, Rodrigo sta seguendo con trepidazione i Mondiali in Qatar: «Ci sono le possibilità per arrivare in finale e a quel punto potrà succedere di tutto. Spero che anche gli italiani faranno il tifo per l’Argentina».
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