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Mercoledì 9 aprile 2014

Specificità al via in Regione

"Quello che sta succedendo a livello centrale (con la riforma del titolo V e dell’assetto delle Province) non può e non deve mettere in discussione quanto ottenuto finora per la Provincia di Belluno. Per questo la proposta di legge sulla specificità del Bellunese deve andare avanti con un’assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche e con un coinvolgimento diretto del Governo centrale che deve assicurare precise risorse". A dirlo è il capogruppo di Forza Italia per il Veneto Dario Bond dopo che la Prima Commissione ha iniziato l’esame della proposta di legge 370 sull’attuazione dell’articolo 15 dello Statuto regionale, in particolare delle disposizioni dedicate alla specificità della Provincia di Belluno, iniziativa di cui Bond è primo firmatario. "Il clima di perenne incertezza che interessa le Province non può congelare una riforma che Belluno e i Bellunesi attendono da tempo: se è vero poi che il Governo ha salvato la Provincia di Belluno dichiarandola montana, come sostengono numerosi esponenti del Pd, allora si impegni accanto alla Regione a rendere possibile questa transizione". "Il riconoscimento della specificità al Bellunese è stato un traguardo storico di questa legislatura e portarlo avanti è un nostro preciso dovere. In questo senso il Governo deve stare dalla nostra parte non con formule vuote (riconoscendo semplicemente la ’provincia montana’), ma con trasferimenti adeguati per le diverse competenze che saranno delegate", conclude Bond. "Arrivati a questo punto, ognuno, dalla Regione al Governo, dovrà fare la sua parte".

Nuovi fondi per le strade

Un incontro chiarificatore tra Veneto Strade e Provincia di Belluno si è tenuto ieri mattina a Mestre nella sede della società che si occupa delle rete viaria regionale. A promuoverlo è stato il consigliere regionale Dario Bond: "Siamo sulla giusta direzione per garantire la piena operatività per tutto il 2014", afferma il capogruppo di Forza Italia per il Veneto in Consiglio regionale. All’incontro hanno partecipato, oltre a Bond, il commissario della Provincia di Belluno Vittorio Capocelli, accompagnato dai tecnici Gianni De Bastiani e Luca Soppelsa, l’assessore regionale alla mobilità Renato Chisso e l’amministratore delegato di Veneto Strade Silvano Vernizzi. "La Provincia ha dato la sua disponibilità ad aumentare di due milioni di euro la quota destinata a Veneto Strade, passando dai 7 milioni trasferiti nel 2013 a 9 milioni per il 2014. Veneto Strade, dal canto suo, ha ribadito il suo impegno a favore delle strade bellunesi, a partire dalla manutenzione delle arterie danneggiate dal maltempo", spiega Bond. Il maggiore impegno finanziario da parte della Provincia deriva dall’iniezione di liquidità garantita alle casse di Palazzo Piloni grazie all’approvazione della Legge Finanziaria 2014, in particolare della disposizione che chiude la partita dare/avere tra Regione e Provincia sul demanio idrico, liberando risorse per 15 milioni di euro.

Localismi e Assindustria

Tra gli arresti degli indipendentisti veneti e il successo nelle elezioni francesi della destra euro–antagonista di Marine Le Pen, non ci poteva essere un momento migliore per ospitare Alberto Martinelli, il professore dell’Università di Milano che a questi temi si dedica da tempo. Sarà lui il protagonista del convegno in programma a Belluno giovedì 10 aprile alle 18 in Sala Caldart di Palazzo Doglioni Dalmas (aperto al pubblico), terzo appuntamento del ciclo "Capire la Politica" promosso da Confindustria Belluno Dolomiti in collaborazione con Egea, la casa editrice dell’Università Bocconi. A poche settimane dalle elezioni europee, l’associazione degli industriali bellunesi popone così un incontro sulla questione del populismo, un male che, secondo Martinelli, minaccia davvero la costruzione dell’Europa unita. Per disinnescare questa "bomba" Confindustria nazionale ha predisposto un documento che individua dieci priorità per contribuire attivamente al rilancio del progetto europeo, in vista del nuovo ciclo istituzionale che si sta per aprire, nella convinzione che, per rispondere alla crisi e al sentimento di sfiducia, sia necessario integrare le politiche del rigore messe in campo finora con un’agenda incisiva e concreta volta al rilancio della crescita e della competitività delle nostre imprese. "Il mio libro", anticipa Alberto Martinelli, si intitola ’Mal di azione’ ed esamina la rinascita del nazionalismo populista in diversi paesi europei, spiegandone le cause e i rischi che presenta per la convivenza pacifica tra i popoli europei e propone un percorso di costruzione politica dell’Europa come antidoto. Il discorso nazionalista non si applica solo alle nazioni esistenti, ma anche alle comunità nazionali immaginate dai nuovi localismi, movimenti anacronistici che in un mondo sempre più interdipendente vagheggiano l’indipendenza delle piccole patrie". A dialogare con Alberto Martinelli sarà Maurizio Castro, commissario straordinario di Acc e manager con un’importante esperienza politica, che conferma: "E’ davvero il momento più adatto per riflettere su questi temi".

Mondiali 2019, Cortina è pronta

Un risultato così positivo non se l’aspettavano neppure i più ottimisti: 2500 posti letto divisi tra Cortina, Auronzo e il Cadore sono già pronti e riservati per atleti, organizzatori, giornalisti e addetti ai lavori di Cortina 2019. "Questo significa che gli albergatori hanno creduto nel progetto e sono pronti a farne parte ed investire in prospettiva dei Mondiali", spiega il presidente della candidatura Enrico Valle all’Agenzia giornalistica Ait Dolomiti di Confindustria Belluno. "E’ un segno di fiducia e sostegno dal parte del territorio bellunese della massima importanza: il Mondiale porterà investimenti e una pubblicità planetaria per tutta la montagna veneta e il nostro territorio è pronto a fare la sua per conquistare un evento di portata internazionale i cui benefici si faranno sentire per una generazione a venire". "Non si tratta solo di riservare delle stanze per l’organizzazione", spiega infatti Gherardo Manaigo, presidente degli albergatori di Cortina. "Il Mondiale 2019 sarà il catalizzatore per il rinnovo e l’aggiornamento di tutto il sistema infrastrutturale alberghiero del nostro territorio. Sapremo migliorare lo standard delle nostre strutture per accogliere tutti coloro per i quali Cortina e la montagna veneta diventeranno, grazie al Mondiale, sinonimo di sci e vacanza invernali". "Oltre agli investimenti diretti in piste e strutture", spiega infatti l’assessore allo sport e turismo di Cortina d’Ampezzo Marco Ghedina, Il vero beneficio dei Mondiali si avvertirà dopo la manifestazione, con l’onda lunga di immagine e popolarità che porterà con sé. Si stima che oltre mezzo miliardo di persone assista alle gare trasmesse televisivamente. Un pubblico immenso e variegato al quale faremo pervenire il meglio del nostro territorio in fatto di ricettività, panorami, piste e tradizioni". Stefano Illing, presidente di Cortina Turismo, afferma: "Cortina è la Regina delle Dolomiti, garanzia di ospitalità e accoglienza, simbolo dell’italianità, nello stile di vita e nella cucina. Lo testimoniano i premi ricevuti dalla nostra località: Italy’s Best Ski Resort 2013, Top Ten Ski Resort for Spectacular Scenery per la rivista Snow Magazine, Top Ski Resorts per sciatori esperti per il sito tedesco Snow–Online.de ed infine località Top Rated per la categoria ’Montagna’ secondo il portale Paesi On Line. Cortina è la perfetta combinazione di sport ed eleganza, atleti e pubblico che saranno presenti alla manifestazione non potranno che innamorarsene". "La risposta entusiasta del sistema alberghiero bellunese", conclude Valle, "è anche un eccezionale biglietto da visita per la Federazione internazionale dello sci, che deciderà a chi assegnare i Mondiali. Per i delegati internazionali il fatto che le località candidate possano contare sul sostegno delle rispettive Comunità e sistemi produttivi è un elemento di capitale importanza. Noi non solo soddisfiamo i requisiti Fis in materia di ricettività, ma li superiamo di gran lunga. Turismo e ricettività sono tra le voci più importanti dell’economia bellunese e sono scese a fianco di Cortina 2019".

Cason a Pedavena il 15

Il Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi ha organizzato un incontro con il sociologo Diego Cason dal titolo "Analisi del sistema turistico dall’Alpago al Feltrino", incontro che si svolgerà martedì 15 aprile alle ore 20.30 presso Veranda della Birreria Pedavena. Cason ha infatti raccolto minuziosamente tutti i dati che riguardano gli arrivi e le presenze, suddividendoli in varie categorie, come le nazionalità, per "fare le pulci" a tutto il sistema turistico, dalle offerte, alle tipologie di turisti presenti per scovarne potenzialità e punti critici, quest’ultimi da trasformare affinché diventino delle risorse. "Il sistema turistico oggetto dell’indagine è un insieme di quattro prodotti con qualche valore distintivo rispetto ai prodotti concorrenti limitrofi", sintetizza Cason nell’introduzione allo studio. "Il più rilevante è l’Alpago (36% delle presenze) con il lago di Santa Croce e il Cansiglio–Cavallo, che ha il privilegio della più facile accessibilità, ma che non ha adeguata offerta invernale, anche se recenti iniziative ne hanno migliorato la qualità. Il secondo prodotto, ancora fragile strutturalmente e con ricettività inadeguate, sta nei Comuni inseriti nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi (51% delle presenze) il quale comprende le due città capoluogo i cui esercizi (e i relativi flussi) non sono da considerarsi funzionali alla fruizione turistica del Parco. Il terzo prodotto della pedemontana prealpina, dal Nevegal al Monte Grappa (9% delle presenze), è ancora allo stato embrionale e manca di coesione funzionale dei servizi e non ha ancora raggiunto la consapevole percezione di una propria vocazione anche per la debolissima attrattività dei versanti meridionali, dai quali l’accessibilità è lunga e difficile anche sulle rotabili esistenti. Il quarto prodotto, molto indebolito per cambiamenti della domanda, dovuti anche a fattori esterni al territorio sono le due ’stazioni’ invernali del Monte Avena e del Nevegal (circa il 13% delle presenze) che sono in evidenti difficoltà per l’incertezza dell’innevamento, per la esorbitante presenza di abitazioni per vacanza e per l’assenza di residenti".

La primavera araba a Belluno

Il fenomeno della primavera araba spiegato agli studenti grazie alle "Scuole in rete per un mondo di solidarietà e pace" con il supporto delle Acli. Lunedì 7 aprile scorso infatti si sono svolti due incontri: il primo all’Istituto Colotti a Feltre con una numerosa rappresentanza di tutte le scuole superiori del Feltrino e a seguire all’Itis "Segato" di Belluno per l’Itis stesso e i licei "Galilei e Tiziano" del capoluogo con Pietro De Perini, ricercatore presso il centro diritti umani dell’Università di Padova e esperto di geopolitica del Mediterraneo e del Medio Oriente. De Perini ha sostenuto che la primavera araba è tutt’altro che finita ed è ancora troppo presto per darne un’analisi complessiva, ma a suo giudizio ci sono grandi opportunità per l’Italia e l’Europa con i cambiamenti di questi ultimi anni. "Adesso si parla poco di questo fenomeno", ha raccontato De Perini agli studenti, "ma la partita è ancora tutta da giocare, comunque dati i cambiamenti repentini e recenti è ancora troppo presto per trarre giudizi. E’ vero che da un lato ci sono le situazioni complesse della Siria, inserita in un delicato contesto geopoltico, e dell’Egitto, dove ci sono stati dei passi indietro ma, dall’altro canto, c’è il positivo esempio della Tunisia. Questo è stato il paese che ha fatto partire il movimento di rivoluzione con la caduta della dittatura di Ben Ali nel 2011 e che pochi mesi fa ha emanato la nuova costituzione che è molto importante in quanto incentrata sul rispetto dei diritti umani, questo dunque può diventare un modello di riferimento per tutta la regione. Nel lungo periodo per l’Italia e l’Europa ci saranno delle opportunità strategiche e economiche non indifferenti che dovremo saper cogliere". Agli incontri erano presenti anche gli organizzatori ovvero Franco Chemello, referente provinciale delle Scuole in rete, e Fiorenzo De Col, presidente provinciale Acli che ha sostenuto l’evento come primo passo di una collaborazione dell’associazione con il mondo della scuola.

Dal 13 il Treno nelle Dolomiti

Sono già oltre una sessantina gli espositori che hanno chiesto di partecipare domenica 13 aprile alla sesta edizione de "Il Treno nelle Dolomiti", presso il Quartiere Fieristico di Longarone Fiere Dolomiti. La manifestazione, promossa con la collaborazione di Aics Belluno che cura la segreteria organizzativa, è riservata in esclusiva al modellismo ferroviario. E’ una mostra–scambio diventata, in pochi anni, uno degli appuntamenti più importanti nel panorama del modellismo nazionale, non solo per il numero di espositori ed Associazioni fermodellistiche che vi partecipano, ma anche per l’ampio spazio dedicato alle iniziative di carattere culturale che caratterizzano l’evento. Modelli di treni d’epoca e attuali, oggettistica e letteratura ferroviari saranno dunque il piatto forte della manifestazione aperta al pubblico dalle 10 alle 18. Non mancheranno così fedeli riproduzioni di carrozze e stazioni, un ampio mercatino di scambio anche filatelico e il pezzo forte del "Big Boy", una grande locomotiva in scala 1 a 11 del vecchio treno che percorreva gli Stati Uniti da costa a costa. È stata una gentile concessione di Alberto Celot, un appassionato da San Pietro di Feletto che ha costruito per quest’opera una speciale gru unica al mondo nel suo genere. Tra le presenze più significative spiccano l’Associazione 835 di Fiume Veneto con "Vapore vivo", due impianti con locomotive ad acqua e carbone, e locomotori elettrici dove i più piccini potranno provare l’ebbrezza di un giro in treno in piena sicurezza. Presenti anche l’Associazione Video 90 con la collezione di Giampaolo Piovan di Padova con diverse macchine di Vapore Vivo, tra le quali una locomotiva 740 mai esposta, e l’Associazione Carrozzamatta che, oltre allo stand, avrebbe dovuto essere presente con il treno storico, ma la chiusura della tratta Belluno–Calalzo per lavori sulla linea ha impedito il passaggio del treno nel Centenario dell’arrivo del treno a Calalzo e nel Cinquantenario della chiusura della tratta Calalzo–Cortina.

Musica e poesia a Sedico

Giovedì 10 aprile a Sedico presso il Palazzo dei Servizi alle ore 20,30, si terrà una serata dedicata all’armonia della musica a 432 Hz e alla poesia. La Pro Loco di Sedico ha infatti organizzato un evento che vedrà la fusone della musica e del canto del Trio femminile "Loto Armonico", composto da Michela Bellia, Antonella Capraro e Marzia Da Rold, con l’armonia della poesia del volume d’arte "Parole d’amore di cielo e di terra" dei due coautori Edoardo Comiotto e Beppino Lorenzet. Il nome deriva dal fatto che il gruppo esegue i brani intonando il LA alla frequenza naturale di 432 Hz, in accordo con le leggi che governano tutti i processi viventi e con i più grandi musicisti del passato. L’introduzione e la presentazione della serata saranno curate da Dino Bridda, cui seguiranno gli interventi degli autori del volume dedicato all’amore, Comiotto e Lorenzet. Al termine dell’ incontro, a entrata libera, seguirà rinfresco.

Maturità da adulti al Catullo

Quattro anni di scuola serale per ottenere, da adulti, il diploma di maturità. E’ questo il percorso proposto dall’Istituto di Istruzione Superiore "Tommaso Catullo", che ha aperto le iscrizioni per le classi che partiranno il prossimo anno scolastico. Due gli indirizzi proposti per chi torna in formazione in età adulta: oltre al tecnico dei servizi sociali (un corso che ha ormai quasi dieci anni di storia alle spalle nell’Istituto) a settembre aprirà i battenti anche il Liceo Artistico serale. Una novità che si stacca dalla tradizionale offerta formativa per adulti che, in provincia, ha una storia tutta di tipo professionalizzante. Le lezioni, che partiranno il prossimo settembre e si concluderanno nel giugno del 2015, si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 22 nella sede di via Garibaldi 10, a Belluno: la frequenza è gratuita ed è previsto il riconoscimento di crediti a chi ha già maturato competenze, titoli ed esperienze specifiche.

Judo feltrino a Montebelluna

Due ori e due argenti: è il bilancio sorprendente con cui l’Equipe Feltre 2007 ha chiuso domenica scorsa la propria partecipazione al secondo Trofeo di judo Citta di Montebelluna. Oltre 500 i partecipanti, provenienti da Emilia Romagna, Toscana, Friuli e dalla Germania. In una lunghissima sfida interamente giocata sul filo del rasoio, i cinque atleti feltrini sono riusciti a conquistare ben quattro medaglie. La prima medaglia d’oro arriva da Alice Dall Agnol, categoria cadette +70kg, che con tanta concentrazione e determinazione è riuscita a chiudere gli incontri disputati con il massimo del punteggio (ippon) ed è riuscita così a salire sul gradino più alto del podio a conferma del suo quinto posto in ranking list nazionale. È di Giulia Fent l’altra medaglia d’oro. Partita con i favori del pronostico, forte del terzo posto ai recenti Campionati Italiani Cadetti , ha dominato la categoria dei 48 kg infilando 4 vittorie di grande spessore tecnico. La giovanissima atleta ha conquistato così non solo il primo posto ma anche il premio messo in palio dall’organizzazione come "miglior atleta U 18" della gara. Elia Fent ha infilato 3 belle vittorie consecutive prima di approdare in finale. Qui però alcuni errori tecnici e forse la stanchezza per la lunga attesa di gara lo hanno costretto ad accontentarsi della medaglia d’argento. Un applauso meritatissimo è arrivato a Licia Menegolla, categoria Esordienti A e seconda classificata, e a Simone De Carli che non si è avvicinato al podio, ma è comunque restato tutto il giorno a tifare i suoi compagni.


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