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Martedì 28 febbraio 2017

Senza corrente undici Comuni, riparato il guasto sul cavo di alta tensione

Ieri mattina intorno alle 9.30, a causa di un guasto su una linea di alta tensione si è verificata una disalimentazione prolungata della cabina primaria E–distribuzione di Saviner, che ha interessato diversi comuni dell’area bellunese. L’intervento dei tecnici Enel del Centro operativo di Mestre hanno progressivamente e completamente rialimentato la clientela in circa 20 minuti per quanto riguardava la richiesta di energia elettrica sulla rete di media tensione di e–distribuzione. I vigili del fuoco del distaccamento permanente di Agordo e del distaccamento volontario di Caprile sono intervenuti portandosi nel luogo dove il cavo, di proprietà di Terna, si era rotto, nei pressi dell’abitato di Masarè nel Comune di Rocca Pietore. L’intervento è servito alla messa in sicurezza della zona interessata dal cavo rotto in attesa che intervenisse il personale di Terna, responsabile della linea, per gli interventi di ripristino. Sul posto otto unità Vigili del Fuoco con tre automezzi. I comuni interessati dal disservizio sono stati: Colle Santa Lucia; Canazei; Rocca Pietore; Cortina d’Ampezzo; Alleghe; Livinallongo del Col di Lana; Zoldo Alto; San Tomaso Agordino; Borca di Cadore; Cencenighe Agordino e Selva di Cadore. Nei paesi, come ad Alleghe e a Rocca Pietore, la corrente è andata via per una ventina di minuti, ma i disagi soprattutto sulle piste: bloccati gli impianti di risalita del Col di Lana e dell’Alta Badia per tutto il giorno, per parte della mattinata quelli di Pocol, Ra Valles e Cinque Torri, Tofana e Col Gallina (non il Faloria). Tensione non sui cavi, ma tra gli sciatori rimasti ai piedi degli impianti e intervento dei Carabinieri a Corvara.

Soccorso scialpinista a Forcella della neve

Attorno a mezzogiorno di ieri l’118 è stato allertato per uno scialpinista infortunatosi mentre scendeva da Forcella della Neve, sui Cadini di Misurina. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il luogo indicato, a circa 2.200 metri di quota, ed è atterrato nelle vicinanze. Prestate le prime cure, lo sciatore, L. P. ,47 anni, olandese, è stato imbarcato per essere trasportato all’ospedale di Cortina con un probabile trauma alla spalla. Il compagno, che aveva dato l’allarme, è sceso autonomamente.

Raggira anziani a Lamon e a Sovramonte, arrestato

A conclusione di una lunga indagine condotta dai Carabinieri di Lamon, coordinati dalla Compagnia di Feltre, nei giorni scorsi è stato arrestato l’autore di alcune truffe fruttate migliaia di euro ai danni di cittadini del posto. Al gennaio 2016 risale la querela da due anziani coniugi di Lamon: dopo aver messo in vendita un’abitazione di loro proprietà, erano stati contattati da un sedicente intermediario il quale, presentatosi come Graziano Tarsilio, diceva di essere in grado di reperire un acquirente per un prezzo maggiore di quello richiesto dai coniugi. Quindi stipulava un falso contratto di compravendita, lasciando ai coniugi di Lamon, come garanzia, una cambiale da 20mila euro. La cambiale, però, oltre a essere totalmente priva di valore, poiché rilasciata con l’inganno, per la mancanza del bollo non poteva neanche avere titolo esecutivo. Il sedicente mediatore si faceva pagare in contanti la somma di 2.440 euro. Sempre nel mese di gennaio 2016, il sedicente Tarsilio effettuava altra truffa, questa volta a danno di altra coppia di anziani, originaria del Sovramontino ma residente all’estero, con il medesimo modus operandi. Questa volta si faceva pagare la somma di 4.492 euro per la consulenza. Le indagini, durate diversi mesi, hanno permesso di identificare l’autore delle truffe in Graziano Da Lio, veneziano, classe 1958, che pur avendo una residenza fittizia a Pedavena di fatto risulta senza fissa dimora dal 2010. Nei confronti di Da Lio sono stati raccolti gravi e concordanti indizi di colpevolezza, che riferiti all’autorità giudiziaria hanno permesso di emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita alcuni giorni fa a Marghera (Venezia), grazie ai Carabinieri del posto che, indirizzati dal Comando di Feltre, riuscivano a rintracciare l’uomo dopo un lungo periodo di ricerche. Sul conto di Da Lio gravano diversi precedenti di Polizia, in specie per truffa, commessi nel Veneto e in Lombardia. Si tratta di un soggetto avvezzo a spostarsi nel territorio sotto false generalità, per commettere truffe, appoggiandosi a società fittizie a lui intestate che utilizza per fornire una artificiosa credibilità del suo operato.

Lutto al Centro servizi per il volontariato, è morta Anna Barlocher

È scomparsa sabato mattina a 59 anni, dopo un periodo di malattia, Anna Barlocher, responsabile del Centro documentazione della Banca dati e della bewsletter del Csv di Belluno, con cui collaborava a vario titolo da 15 anni. Conosciuta anche per la sua attività all’interno del Gruppo sommozzatori di Feltre e per l’aiuto offerto in occasione della Gran Fondo e della 24 Ore di ciclismo a Feltre, ha dedicato l’anima al volontariato, come operatrice del Csv ma anche come mano attiva nel Feltrino, contesto in cui viveva e operava. Il funerale si celebra oggi alle 14.30 nella chiesa di Pedavena. La sua morte ha lasciato nello sgomento i colleghi del Centro di servizio, oltre che i membri del direttivo del Csv e del Comitato d’Intesa di Belluno. Il cordoglio è espresso dal direttore Nevio Meneguz, suo amico, e dal presidente Giorgio Zampieri. Per Meneguz, «ricordare una collega che ci ha lasciati prematuramente è davvero difficile. Anna poi, oltre a una preziosa collaboratrice, era per me anche un’amica sincera. La sua dedizione era totale, al lavoro e alle persone che lo animavano, colleghi e non. Sempre pronta a donarsi, con uguale generosità e sincerità, e altrettanto restia a chiedere aiuto. Raramente lasciava trapelare le sue riflessioni più personali, ma quando lo faceva erano sempre profonde, come le immensità marine che tanto amava. Allora l’auspicio che credo di poter esprimere a nome di tutti gli operatori di Csv e Comitato d’Intesa è di immaginarla felice, avvolta dal confortevole abbraccio del mare, e al tempo stesso presente al nostro fianco, sempre e comunque, come lo era in vita. Mi sembra di sentire le sue parole confortarci e dirci: Non sono lontana, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene». Zampieri ricorda come «Anna ci ha lasciati dopo un periodo di malattia, troppo presto. Per quanto si sia preparati, è sempre difficile accettare la realtà. Il mio dispiacere è sincero, e sono sicuro di interpretare lo stesso sentimento anche dei Consigli direttivi di Csv e Comitato. È stata una persona sensibile attenta alle esigenze e nel suo impegno quotidiano ha collaborato con convinzione, credendoci, nel progetto del Csv in diversi ambiti, in particolare quello culturale. Schiva, seria, ma nello stesso tempo affabile e generosa sia nel lavoro con i colleghi sia nei rapporti interpersonali con tutti. Ai familiari, ai colleghi, ai volontari, agli amici, mi unisco al loro dolore con un abbraccio affettuoso di vicinanza».

Dolomiti Tiziano e occhiali per il distretto culturale evoluto di Confindustria

Le Dolomiti: le montagne più suggestive del mondo, riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Tiziano: uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, conosciuto e ammirato in ogni angolo della Terra. Gli occhiali: tra i prodotti d’eccellenza del Made in Italy, da sempre sinonimo di creatività e bellezza. Sono questi i tre «brand» bellunesi più famosi in Italia e all’estero e, proprio per questo, sono anche i tre elementi principali del «distretto culturale evoluto», un progetto ideato da Confindustria Belluno Dolomiti e presentato ieri a Milano, all’interno di Mido, la più importante fiera internazionale dell’occhialeria. A illustrare l’iniziativa, nell’evento che si è svolto all’Otticlub di Mido, sono interventi: Cirillo Marcolin, presidente Anfao (Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici); Lorraine Berton, presidente Sipao; Maria Giovanna Coletti, presidente della Fondazione Tiziano; Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola, Renzo Iorio, presidente del Gruppo tecnico «Cultura e sviluppo» di Confindustria; Stefano Micelli, direttore scientifico della Fondazione Nord Est; Armando Massarenti del Sole 24 ore. Cultura, ambiente e manifattura, dunque, come driver per lo sviluppo sostenibile e inclusivo della montagna bellunese. Il distretto culturale evoluto è già stato ufficialmente riconosciuto, con una delibera di giunta, dalla Regione Veneto ed è stato condiviso con il Ministero degli Esteri e con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. «Il nostro progetto – ha detto Lorraine Berton – richiede la definizione di un soggetto giuridico adeguato e, quindi, di un modello di governance che coinvolga i principali attori interessati, con un board composto dai rappresentanti degli enti e delle associazioni aderenti e con un comitato scientifico che, oltre a qualificarne e indirizzarne l’attività, si occupi dell’ideazione e della raccolta di progetti e iniziative coerenti con i suoi obiettivi, nonché dei finanziamenti per realizzarli». «È stato rilevato – ha osservato Cirillo Marcolin, presidente di Anfao – che le imprese che investono in cultura e creatività registrano performance migliori in termini di fatturato e di export rispetto a quelle che non lo fanno. E questo è un aspetto rilevante, soprattutto per un territorio e un distretto, quello dell’occhialeria, che fa del design e della creatività uno dei suoi principali punti di forza, anche rispetto alla concorrenza internazionale. La cultura, così, può incrociarsi con l’innovazione tecnologica e la green economy, valorizzando il patrimonio storico e artistico che troviamo in tutti i territori italiani, dove c’è uno straordinario mix di ricchezze naturali e sapienza dell’uomo, dove si realizzano quei prodotti artigianali e industriali che portano in sé il valore della bellezza e della cultura dei luoghi».

Frammenti d’arte in Valbelluna

Conoscere la storia del nostro territorio e gli artisti che vi hanno operato è il punto di partenza per la valorizzazione delle nostre ricchezze artistico–culturali che, assieme a quelle paesaggistiche, costituiscono un patrimonio unico al mondo. Prima di riprendere nel 2017 «Frammenti d’arte in Valbelluna», l’associazione culturale «Gli amici di Cesana», l’Associazione Fenice arte cultura turismo, il Circolo promozione cultura di Mel e il Gruppo RaccontArte, con il patrocinio del Comune di Mel, rivolgono a tutti gli appassionati di storia e arte locale tre conferenze tematiche e due visite sul territorio che potranno introdurre meglio all’osservazione particolareggiata e attenta di palazzi, chiese, dipinti e affreschi; nonché giardini e scorci paesaggistici, testimoni della storia e dei protagonisti del nostro passato. Questo il programma: 9 marzo a Mel, Sala degli affreschi del Municipio ore 20.30 con Tiziana Conte presentazione della guida «Tesori d’arte nelle chiese del Bellunese – sinistra Piave». Il 15 marzo, A Mel, Palazzo delle contesse alle 20.30, con Cristina Falsarella «Iconografia nelle chiese del Bellunese»; il 23 marzo a Mel, Palazzo delle contesse ore 20.30 con Attilia Troian «Evoluzione storica nell’arte dei giardini», l’1 aprile nella chiesa di Colderù alle 15 Enrico Tonin e Michele Vello «Sulle tracce di una decorazione perduta»; il 6 maggio ad Arson alle 15 Visita al castello di Lusa.

Zandomenigo Rosolo e la ricerca sulla Visita pastorale del 1604

Tutti i paramenti e le tovaglie delle chiese e cose del genere nel 1604 si possono ora conoscere con certezza dopo la pubblicazione fatta da Giandomenico Zanderigo Rosolo della «Visita pastorale di Ermolao Barbaro in Cadore nel 1604». Il volume, edito dall’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali nella sua serie Storia (numero 46) e stampato dalla tipografia Piave, costituisce pertanto uno spaccato molto interessante della vita comune e specialmente dell’aspetto religioso della nostra gente alla fine del Cinquecento, ossia poco dopo la riforma protestante. L’opera si divide in due parti, la seconda delle quali, ampia e importante, è dedicata ai documenti che vengono riportati nel loro originale latino. La prima parte, invece, è un insieme di piccole ricerche tematiche su vari aspetti della vita di quegli anni. Per esempio, piacerà sapere quanti erano i campanili e di che tipo, quali erano le coperture delle chiese, oppure quale era la situazione dei muri, delle volte e dei soffitti degli edifici religiosi. L’interesse di tutte queste cose è il fatto che il volume riporta la vita del Seicento facendocelo rivivere. L’opera è corredata di indici analitici che permettono ricerche sicure e rapide. Il volume, di 460 pagine, è in vendita nelle principali librerie e presso la Segreteria dell’Istituto bellunese di ricerche, al prezzo di 35 euro.

Il grazie a Remo Monego, 35 anni di Soccorso alpino

sabato 25 sera è stata una serata speciale per il Soccorso alpino di Feltre, una festa di emozioni e ricordi per ringraziare Remo Monego, dimissionario dopo 35 intensi anni passati assieme alla Stazione e ai suoi appartenenti. L’occasione è stata la serata conviviale cui i soccorritori hanno partecipato all’agriturismo «La casa rossa» di Callibago di Santa Giustina, una riunione tra amici per esprimere tutto il proprio affetto a Remo,74 anni, che è stato e continuerà a essere un esempio di impegno e dedizione per tutti i soccorritori feltrini. L’intera Stazione ha così voluto omaggiare Remo, oltre che per la sua fondamentale appartenenza alla famiglia del Soccorso alpino, anche per la presenza nel coro Oio, donandogli una scultura di Italo De Gol raffigurante il monte Pizzocco, montagna a cui lo stesso Remo è molto legato. Alla serata ha preso parte Ennio Vigne, sindaco di Santa Giustina, comune di residenza di Remo. Il sindaco, a nome della comunità che rappresenta, ha voluto donare una targa per: «Il merito, l’esempio e l’altruismo che il volontario ha saputo dare in tutti questi anni». «Grazie, Remo, da parte di tutto il Soccorso alpino Dolomiti bellunesi».

A Belluno per informarsi sul papilloma virus in sala Bianchi

Proseguono gli incontri nell’ambito della rassegna «La salute, una scelta consapevole», organizzati dal Comune di Belluno e dall’Azienda Ulss 1 Dolomiti e dedicati all’approfondimento di temi attuali, su cui è importante che ciascuno rifletta, partendo da informazioni puntuali e sicure. Mercoledì 1 marzo si parlerà di «Papilloma virus: prevenzione di un tumore con la vaccinazione». Gli interventi saranno di Antonio Lalli, dirigente medico servizio igiene e sanità pubblica dell’Ulss 1 Dolomiti e di Geremia Russo, direttore dell’Unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia dell’Ulss 1 Dolomiti (ospedale «San Martino» di Belluno). L’incontro si terrà alle 18, nella sala «Bianchi» di viale Fantuzzi. L’appuntamento successivo si terrà mercoledì 15 marzo, per parlare de «I programmi di screening oncologici». La cittadinanza è invitata a partecipare.

I mercoledì della salute trattano il tema degli animali in casa

Per il ciclo i «Mercoledì della salute», mercoledì 1 marzo nella sala convegni dell’ospedale di Feltre si parlerà di uomini e animali con il responsabile della sanità animale, Pier Angelo Sponga, e il responsabile delle produzioni zootecniche, Marcello Malacarne. Quasi una famiglia su due vive con un animale domestico, gatto o cane che sia, che risultano essere i più diffusi nella nostra società. Oggi cani e gatti spesso condividono gli stessi spazi con l’uomo, il tempo libero. Va da sé che questi rapporti non sono scevri da problematiche o da rischi anche di ordine sanitario. È quindi importante il corretto rapporto uomo–animale. Conoscere meglio i nostri animali da compagnia, anche dal punto di vista etologico, permette di avere un corretto rapporto uomo/animale evitando problematiche correlate. L’incontro vuole fornire informazioni utili in primo luogo sulla responsabilità che avere un animale comporta rispetto alla normativa, al benessere e alla salute, sulla cura dell’animale, sulle nuove regole del settore.

Il meteo

Correnti sud–occidentali stanno interessando le Alpi: oggi una saccatura atlantica transita sulla nostra regione, provocando un episodio pluvio–nevoso sui monti veneti. Le temperature non particolarmente basse consentiranno alla neve di scendere anche sui 1000/1100 m. Da mercoledì correnti nord–occidentali, associate all’alta pressione atlantica riporteranno il sole con un temporaneo calo termico, da giovedì forti correnti occidentali interesseranno l’Europa con veloci fronti a Nord delle Alpi, mentre il versante sud alpino sarà ai margini dell’alta pressione mediterranea che consentirà di conservare del tempo stabile, anche se non del tutto soleggiato per nubi basse venerdì. Le correnti occidentali convoglieranno dell’aria non particolarmente fredda. Sabato una nuova saccatura atlantica si avvicinerà alle Alpi. Oggi, dunque, tempo perturbato con cielo molto nuvoloso o coperto, associato a precipitazioni, già nel corso del mattino, ma soprattutto dalla tarda mattinata in poi, quando le precipitazioni saranno continue e diffuse. In tarda serata esaurimento del maltempo. Clima fresco e umido con debole escursione termica diurna. Probabilità di precipitazioni molto alta (90/100%): si intensificheranno nella seconda parte della giornata fino a essere di moderata intensità, anche per rovesci a fine episodio. Il limite della neve sarà inizialmente sugli 800/1000 m sulle Dolomiti e 1000/1200 m sulle Prealpi, a quote un po’ più alte nel corso della giornata, risalendo fino sui 1100–1200 m sulle Dolomiti e sui 1300–1400 m sulle Prealpi. Qualora l’intensità fosse oltre il moderato, non si potrà escludere la comparsa della neve fino sui 700/800 m nelle valli dolomitiche più chiuse (Medio Agordino e valle di Zoldo). Sono previsti mediamente tra i 25 e i 40 mm, localmente fino sui 45/60 mm sulle Prealpi orientali (Alpago) con altrettanti cm di neve fresca oltre i 1600/1800 m sulle Prealpi e oltre i 1500/1600 m sulle Dolomiti. Localmente tali quantitativi potranno essere anche superiori in alta quota (oltre i 2000 m). Temperature: in lieve aumento le minime nelle valli e in calo in quota, dove saranno osservate alla sera; massime stazionarie in quota e in calo nelle valli. I venti, deboli variabili nelle valli, con qualche rinforzo dai quadranti meridionali in alcune valli prealpine; tesi anche forti in prevalenza sud–occidentali in quota. Mercoledì, netto miglioramento del tempo con cielo sereno, aria tersa e ottima visibilità, anche nel catino bellunese. Clima un po’ freddo al primo mattino, mentre il sole consentirà un sensibile rialzo termico diurno nelle valli. Precipitazioni assenti (0%). Temperature minime in calo, massime in calo in alta quota e in aumento sotto i 2000 m, anche sensibile nei fondovalle più soleggiati. I venti, nelle valli generalmente deboli di direzione variabile, in quota da moderati a tesi da Nord–Ovest, in attenuazione al pomeriggio. Un’occhiata anche a giovedì 2: ancora una giornata ben soleggiata e stabile con cielo sereno, salvo qualche velatura nelle prime ore del giorno. Temperature in aumento, specie le massime. Venti in quota da deboli a moderati dai quadranti occidentali.

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