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Venerdì 29 dicembre 2017
"Un mondo di architetti bellunesi"
Successo del convegno organizzato a Pieve di Cadore dall’Abm con il supporto di Fondazione Architettura Dolomiti Belluno e Fondazione "Centro studi Tiziano e Cadore".
Cosa comporta essere architetto oggi? Quale sarà il futuro dell’architettura in provincia di Belluno? Questi alcuni dei quesiti posti in occasione del convegno "Un mondo di architetti bellunesi" organizzato dall’Associazione Bellunesi nel Mondo, con il supporto della Fondazione Architettura Dolomiti Belluno e della Fondazione "Centro Studi Tiziano e Cadore" (l’evento si è tenuto il 27 dicembre a Pieve di Cadore nella sala della Casa di Tiziano detto l’Oratore).
Fabiola De Battista, presidente dell’Ordine degli architetti di Belluno, ha messo in evidenza come nel Bellunese vi siano studi di architettura gestiti in modo individuale: «Sarebbe importante associarsi in modo da supportare al meglio le incombenze burocratiche, ma anche progetti collettivi dal respiro non solo locale». Ha poi invitato a non perdere la nostra identità e a conoscere al meglio il nostro territorio.
Secondo Giovanna Coletti, presidente della Fondazione "Centro Studi Tiziano e Cadore": «Dobbiamo avere una identità architettonica contemporanea profondamente legata al paesaggio e la montagna deve divenire l’ambiente ideale affinché ciò avvenga». Dello stesso parere Francesca Bogo, presidente della Fondazione Architettura Dolomiti Belluno: «Le opportunità offerte dal nostro territorio possono derivare dai temi della rigenerazione dei centri urbani e dei centri minori, dal recupero e dal restauro del grande patrimonio costruito e dalla valorizzazione e tutela del paesaggio. È indubbio però che il radicale cambiamento di paradigma che investe la professione richiede il rinnovamento della figura professionale, anche alla luce dell’appiattimento delle competenze necessarie per emergere nel mercato della concorrenza».
Moderato da Gianfranco Agostinetto, anch’egli architetto, il convegno ha visto il susseguirsi di interventi di professionisti attivi a Belluno, in Italia e all’estero. Michele Merlo, che lavora principalmente in Svizzera, ha sottolineato l’importanza dell’originalità. Damaris Kellen, architetto brasiliana, tanto per fare un altro esempio, ha espresso il suo amore per le bellezze italiane e per la nostra cultura: «Avete dei paesaggi naturali e architettonici unici e dovreste promuoverli di più».
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