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Lunedì 29 gennaio 2018

☛ Lupo, orso e cinghiale: se li trovo che faccio?






Le «campanelle da orso» e altri stratagemmi fai-da-te.

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La legge parla chiaro: lupo e orso sono specie protette e quindi non posso fargli niente, ma proprio niente. Neanche spaventarli. Potrei prendermi una multa, se trovo un lupo e lo spavento. O un orso. Che cosa ci resta, allora? Provare a discuterci?
A parte gli scherzi, le cose stanno proprio così. Ed è difficile da accettare.
Perché se è vero che gli allevatori sono quelli che al momento se la passano peggio, visti i ripetuti attacchi agli animali da parte dei grandi predatori, anche la gente comune, gli escursionisti, i turisti avrebbero, hanno il diritto di sapere veramente tutto: quali selvatici posso trovare in quel bosco; quali pericoli si corrono davvero; che cosa si può fare nel malaugurato caso di un incontro; quali sono i sistemi più efficaci (se ci sono) per allontanare un grande predatore selvatico aggressivo. A costo di prenderci una multa.
Non è questione di scarsa sensibilità ambientale. Si tratta di animali pericolosi e gli incontri sono possibili, sono già avvenuti. Anche qui da noi, non solo in Trentino. Quindi è giusto che la popolazione venga informata correttamente, onestamente, e messa in condizione di operare e muoversi in sicurezza.

Le «campanelle da orso», queste sconosciute

Il metodo più corretto, comunque, è quello di non incontrarli, i selvatici. Quindi: farsi sentire, dare loro il tempo di allontanarsi, di non sentirsi minacciati. Richard, appassionato di Dolomiti e proprietario di un negozio di sport in Germania (www.adco-hn.de), si stupisce che qui da noi non siano conosciute né diffuse le «bear bells», campanelle da orso. Si appiccicano ai vestiti, allo zaino, avvertono i selvatici della nostra presenza, si possono silenziare. Costano poco: 4,50 euro l’una. Gli abbiamo chiesto di mandarci la foto.
Il lupo scappa. Più pericolosi i randagi

La sentenza dei tecnici, ma anche dei cacciatori, è questa: nessuna paura del lupo, il lupo è un animale selvatico che non vuole incontrare l’uomo. Se ci facciamo sentire non si farà nemmeno vedere. Facciamo rumore e scapperà. Sono molto più pericolosi i cani randagi e forse gli ibridi lupo-cane. O i cinghiali se si sentono messi all’angolo, oppure se sono stati feriti.

La scacciacani per il lupo. Ma orso e cinghiale?

C’è chi si è già dotato di una scacciacani. Lo dice il nome: scaccia i cani. E anche i lupi. È una finta pistola, che fa solo un gran botto, dalla canna non esce nessun proiettile. Può essere regolarmente acquistata e portata con sé se ha il tappo rosso e le altre caratteristiche che la configurano come un giocattolo, non un’arma. Deve essere a norma, insomma.
Ma attenzione: probabilmente è eccessiva contro il lupo, perché è davvero difficile immaginare un’aggressione. Mentre con l’orso e con il cinghiale potrebbe produrre l’effetto opposto: farli arrabbiare.
Gli esperti non lo negano: l’orso «problematico» può capitare, aggressivo. E se il botto lo fa infuriare? Per il cinghiale vale lo stesso discorso, anche di più.

Il «fuoco a mano» dovrebbe funzionare

Tutti gli animali hanno paura del fuoco. Basta cercare in internet «fuoco a mano» e vengono proposti degli stick, come dei grandi pennarelli, da “stappare” e tenere in mano: pensati per le barche, producono un grande fuoco rosso, finto, abbagliante, con fumo, che dura un minuto. Si possono acquistare a 4.50 euro l’uno. Possono servire anche per farsi individuare dai soccorsi, può essere utile tenerne un paio nello zaino.


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