|
Martedì 24 aprile 2018
Presentato "L’importanza di chiamarsi Ernesto", fumetto feltrino
E’ stato realizzato da Luca Debus e "traduce" in disegni la più nota delle opere di Oscar Wilde.
Luca Debus può essere annoverato fra i giovani talenti feltrini che si stanno facendo strada nel campo delle arti. Grazie a lui "L’importanza di chiamarsi Ernesto", la più nota delle opere di Oscar Wilde, è diventata un brillante e ironico fumetto a strisce, realizzato per i tipi di Festina Lente Edizioni di Ferrara. Il promettente fumettista feltrino è diplomato alla Scuola Internazionale di Comics di Padova e laureato in lingue straniere a Venezia.
Fedele al testo originale di Wilde, il fumetto di Debus si snoda tutto sull’ambiguità del personaggio di Ernest, che nella pronuncia inglese del nome assomiglia alla parola "onesto", e che nel fumetto è tradotto in Franco per mantenere intatti i doppi sensi e i giochi di parole del testo originale. Scambi di persona e ridicole battute ruotano dunque intorno a un nome in un crescendo di battute cariche di nonsense, british humour e doppi sensi in cui via via emergono le pulsioni profonde che animano i personaggi e li collegano gli uni agli altri.
L’autore, classe 1994, ha presentato la sua opera fumettistico-letteraria lunedì 23 aprile nella sede del Liceo Dal Piaz di Feltre, presso la quale si è anche diplomato, con letture di una piccola parte dell’opera originale a cura di Margherita Cittadino, anch’essa ex studentessa del Dal Piaz, e che ora studia a Parigi. Insieme a Luca, Margherita aveva recitato la commedia di Wilde nell’ultimo anno di liceo per la compagnia "I Messinscena" dell’Istituto superiore feltrino.
Leggi gli altri titoli di oggi.
| |