Vodo, ricerca sul pittore Guglielmo Talamini nel suo centenario






La presentazione del lavoro del professor Massimo De Grassi sabato 25 agosto alle 20.45 nella sala della Regola.

Sabato sera alle ore 20.45, nella sala della Regola di Vodo di Cadore, verranno presentate le recenti indagini scientifiche pubblicate nel catalogo della duplice mostra «Guglielmo Talamini: le origini, l’arte» realizzata dalla Magnifica Comunità di Cadore, dal Comune di Asolo e dal Comune di Vodo di Cadore.

Le ricerche sul pittore, condotte dal prof. Massimo De Grassi dell’Università di Trieste e corredate da interventi di Matteo Da Deppo, Antonio Genova, Orietta Dissegna e Sebastiano Sarti, hanno permesso di mettere a fuoco le vicende del pittore di Vodo, Guglielmo Talamini, che fino a oggi erano pressoché sconosciute, indagando negli archivi privati e pubblici e nello stesso tempo ricostruendo l’esperienza pittorica, le influenze e le amicizie nel campo artistico.

Il pittore, che ha esposto ben otto volte alla Biennale d’Arte di Venezia, rappresenta uno dei massimi artisti cadorini della storia. Nella sua arte ha coltivato l’amore per le radici montanare, ritraendo i volti dei Cadorini di fine Ottocento, e nello stesso tempo ha indagato il paesaggio dolomitico, soprattutto studiando le luci e i colori. Dal 1903 si è interessato anche dello scenario dei colli asolani dove si era trasferito con la compagna Angelina Acquaviva e dove ha tratto nuova ispirazione per rappresentazioni dedicate alla natura.

A cent’anni dalla sua scomparsa, il progetto costruito in rete tra le istituzioni pubbliche ha permesso di studiare e di valorizzare l’operato di un eccellente pittore facendo dialogare le Dolomiti e i colli asolani.

Le mostre di Pieve di Cadore e di Asolo, che stanno riscuotendo un notevole successo di pubblico e critica, saranno aperte fino al 14 ottobre.

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