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Mercoledì 12 dicembre 2018 ‐ B. V. Maria di Guadalupe

Longarone, il docufilm «La valigia dei Baci»






Il racconto del patto di amicizia tra Tavarnelle Val di Pesa e Longarone.

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Venerdì 14 dicembre, alle ore 20.30, al Centro culturale di Longarone verrà proiettato il docufilm «La valigia dei Baci» che mette in risalto l’originalità di un patto di amicizia tra due comunità che dopo 54 anni mantengono saldo il loro rapporto costruito sulla solidarietà e sulla volontà di implementarlo dei protagonisti.


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Era il 1964 quando un paio di classi elementari di Morrocco, del Comune di Tavarnelle Val di Pesa, località a poco più di 20 km a sud di Firenze, guidato dalla maestra Anna Cettica, che poi fu insignita della cittadinanza onoraria di Longarone, fece visita alla Longarone devastata dal disastro del Vajont, accolti dai giovani Gioachino Bratti e Giuseppe Capraro. Tre anni dopo una piccola delegazione di Longarone restituì la visita. Oltre ai citati, ne facevano parte Gastone Amadio, il compianto Dino Bez, Mario De Bon, Ezio Marogna e Giuseppe Sacchet, cinque bambini, sopravvissuti alla tragedia longaronese, che nel frattempo avevano intrattenuto una fitta corrispondenza con i coetanei toscani.

Durante gli anni la corrispondenza tra i protagonisti di questa storia è cresciuta insieme al rapporto tra le due comunità sino a dare vita a un patto di amicizia intenso e significativo. «La valigia dei Baci» è il titolo del docufilm che racconta questa amicizia e i suoi protagonisti sono proprio i ragazzi che si incontrarono 54 anni or sono. Ne è uscita una storia che guarda anche avanti per intravvedere il futuro delle nuove generazioni.

Alla presentazione interverranno i sindaci di Tavarnelle, David Baroncelli, di Longarone, Roberto Padrin e il regista Savelli. «Sarà l’occasione per calarsi, emotivamente, nel contesto del 1964, nelle speranze dei Longaronesi di rialzarsi e guardare al futuro con forza e determinazione», sottolinea Padrin, «e comprendere quanto il lievito fornito dalla solidarietà umana sia capace di alimentare il coraggio per affrontare le più grandi sfide che la vita, spesso, ti pone davanti, oltre ogni limite, quale quella vinta da Longarone rasa al suolo».


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