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Lunedì 17 dicembre 2018 ‐ S. Lazzaro
Conservatorio "Steffani" e scuola "Miari" in concerto per il Castello di Alboino
Presentata oggi, lunedì 17 dicembre, l’iniziativa in programma per dopodomani: un momento di solidarietà e inclusione.
È il primo atto pubblico del Conservatorio "Agostino Steffani" in città. E sarà un momento di inclusione, vicinanza e solidarietà. Al di là di ogni campanilismo e divisione. Mercoledì 19 dicembre, alle 20.45, il Teatro comunale di Belluno ospiterà un concerto il cui ricavato verrà destinato all’area del Castello di Alboino di Feltre, gravemente danneggiato dal maltempo di fine ottobre. «Si tratta di un appuntamento particolare e speciale», mette in risalto Marco Perale, assessore alla cultura del Comune di Belluno, «sia perché è l’esordio dopo l’avvio della nuova gestione della scuola di musica "Miari", sia in quanto è un’occasione per mettersi insieme e far parlare il territorio provinciale in modo unitario».
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La scelta di svolgere nel capoluogo un’iniziativa di solidarietà a favore di Feltre è stata presa in modo unanime da tutti gli organizzatori, in primis dalla Provincia di Belluno. «La decisione di destinare il ricavato al Castello di Alboino è stata assolutamente condivisa», sottolinea Stefano Canazza, direttore del Conservatorio "Steffani", che per i prossimi cinque anni si occuperà della gestione amministrativa e avrà in mano la responsabilità didattica della scuola "Miari". «Al concerto di mercoledì ci sarà anche il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon», prosegue. «Da quest’anno siamo di fatto l’Università della musica di due province. Questo implica non solo l’attenzione alla didattica, ma il prendersi a cuore un intero territorio. Per questa prima uscita pubblica nel Teatro di Belluno, cuore culturale della città, abbiamo scelto di portare coro e orchestra, ovvero la massima rappresentazione della vita del Conservatorio. Nello stesso tempo, abbiamo voluto dare un piccolo aiuto ad un edificio che rappresenta la storia del territorio. La prima a parlare del Castello di Alboino è stata Elisabetta Bastianon, presidente del Conservatorio».
Insieme a coro e orchestra, diretti da Roberto Zarpellon e Marco Berrini, sul palco del Comunale salirà anche il coro voci bianche e giovanile della scuola "Miari" di Belluno. Circa 110 elementi, tra i 6 e i 25 anni di età, che si esibiranno in brani di Mozart, Beethoven, Bach e in musiche tipiche della tradizione natalizia. Clarinetto solista Antonio Caneve, artista nato a Feltre nel 1998.
«Circa il 20% degli studenti del Conservatorio di Castelfranco è bellunese», fa sapere Melita Fontana, direttrice della "Miari". «Il legame tra i due territori è quindi molto forte. Per il concerto abbiamo scelto di non mettere un biglietto d’ingresso, per permettere a ciascuno di partecipare secondo le proprie possibilità e disponibilità. L’ingresso sarà quindi libero e ognuno potrà fare la propria donazione».
«Non possiamo che essere grati della sensibilità dimostrata», evidenzia Paolo Perenzin, sindaco di Feltre. «Il territorio feltrino è stato particolarmente colpito dal maltempo. I danni si sono concentrati sulla parte più recente, ma anche il centro storico non è stato risparmiato: pensiamo alle scuderie napoleoniche, che ospitano la Biblioteca, e alla copertura del Castello, che è stata pesantemente danneggiata. In più, tutti i merli sono caduti». Ci sono poi le conseguenze paesaggistiche: tutte le piante, più che centenarie e che contribuivano a formare la "cartolina" del centro storico di Feltre, sono state sradicate dal vento. Le operazioni di rimozione delle ceppaie hanno inoltre provocato danni alla strada che porta al Castello. «Faremo un capitolo di bilancio dedicato, in cui inserire il ricavato del concerto», annuncia Perenzin. «Tutto ciò che arriverà sarà accolto dai Feltrini con grande riconoscenza. In primavera arriverà in sopralluogo nell’area del Castello anche la Soprintendenza».
Con il concerto di mercoledì, dunque, Belluno e Feltre si legano nel segno di un atto di vicinanza che ha comune tema la cultura, la storia e la bellezza. L’evento è sostenuto dalle due Province e dalla Camera di commercio di Treviso e Belluno, con cui il Conservatorio ha siglato un accordo da 90 mila euro, 30 mila all’anno per il prossimo triennio. «L’obiettivo e la volontà sono favorire un turismo culturale e l’attrattività dei luoghi sotto nuovi profili d’interesse», mette in evidenza Elena Zambelli, dell’ente camerale.
«Siamo più che contenti di ospitare questa iniziativa», afferma Renzo Poloni, presidente della Fondazione Teatri delle Dolomiti. «Auspichiamo che il Comunale venga riempito nei suoi 632 posti disponibili. Così come confidiamo nella generosità delle persone. Come Fondazione, il 29 gennaio, organizzeremo un altro importante evento solidale a Teatro, a cui parteciperà un "mostro sacro". Per ora non sveliamo di più».
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