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Lunedì 21 luglio 2014

Numerosi incidenti gravi in provincia

La domenica appena trascorsa, caratterizzata da sostanziale bel tempo e da un buon afflusso di turisti, lascia purtroppo anche un bilancio triste di disgrazie. Sulla statale Feltrina, nella zona di Pederobba, è morto in moto il feltrino Tullio Gasperin, di 47 anni. Fatale lo scontro contro un’auto che sopraggiungeva in direzione opposta, che lo ha fatto volare per una ventina di metri. Ha destato dolore e impressione anche la morte di Giulia Darman, una maestra in pensione di Puos d’Alpago, che è morta mentre completava il percorso di una via ferrata sul massiccio del Sella. L’incidente è accaduto sotto gli occhi del marito e di altri sei amici, in un punto facile del percorso: pare sia stato causato da una banale scivolata, che ha fatto cadere la donna dentro un canalino dove un colpo alla testa le è stato fatale. Un uomo di Parma di 72 anni è morto sulle montagne del Comelico in seguito a un arresto cardiaco. Un ciclista olandese di 47 anni è morto, anch’egli per un infarto, nella zona della Secca, a Pone nelle Alpi.

Sempre i soliti alla Transcivetta dei record

Ancora loro: per la terza volta consecutiva la coppia formata da Alessandro Follador e Daniele De Colò vince la Transcivetta Carpos. È stata la Transcivetta del record, con 890 coppie alla partenza, quasi duemila atleti a cimentarsi con i 24 chilometri di lunghezza e i 1900 metri di dislivello in salita che caratterizzano la gara. Prime fra le donne Angela De Poi e Tina Sbrissa. Per fortuna la giornata è stata caratterizzata dal bel tempo, anche troppo caldo per i concorrenti, in una stagione che finora ha dato ben poche certezze dal punto di vista meteo. Una parte del tracciato ha costretto gli atleti a correre sulla neve, che non si è ancora del tutto sciolta attorno a quota duemila.

Bene la «Coppa d’oro delle Dolomiti» spostata in luglio

Mozzi/Biacca su Triumph TR2 contro Cané/Galliani su Lancia Aprilia. Al terzo posto Battagliola/Salvalaggio su Austin Healey 100 BN1 del 1955. La 53° edizione della Coppa d’Oro sui 14 passi dolomitici ha regalato emozioni e spettacolo. Nell’ambito della premiazione il presidente dell’ACI Belluno Gianpaolo Bottacin ha espresso la sua soddisfazione per una gara d’auto d’epoca che permette di scoprire tutta la bellezza e il fascino delle Dolomiti venete e contribuisce ad affermare il ruolo di primo piano del Veneto nel panorama turistico internazionale. Un bilancio estremamente positivo quello espresso dal presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Casali: «La scelta di anticipare i giorni di gara, da settembre a luglio come nelle edizioni storiche, è stata vincente: abbiamo avuto un tempo splendido che ha agevolato i drivers su strade di montagna non semplici da affrontare e ha regalato panorami suggestivi; è stata eccezionale la partecipazione dei tantissimi appassionati che sul ciglio delle strade hanno scattato foto e incitato i propri beniamini. Va sottolineato, inoltre, che Coppa d’Oro delle Dolomiti rappresenta non solo un importante evento sportivo, ma anche e soprattutto un volano economico per il territorio: nei quattro giorni di gara alberghi e ristoranti a Cortina hanno registrato il tutto esaurito, il Veneto e l’Alto Adige hanno potuto godere di una visibilità nazionale e internazionale. Sono orgoglioso di aver contribuito, soprattutto con la crisi economica che non molla, a invertire la tendenza e dare il nostro contributo al Pil nazionale».

Temporali in arrivo in Veneto, la Protezione civile annuncia lo stato di attenzione

La previsione dell’arrivo sul Veneto di una nuova perturbazione accompagnata da temporali che localmente potranno essere anche di forte intensità, ha indotto il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto a dichiarare lo stato di attenzione per rischio idrogeologico su tutto il territorio a partire dalle 16 di ieri, domenica 29 luglio, fino alle 14 di martedì 22 luglio. Lo Stato di attenzione, spiega la Protezione civile, va riconfigurato in sede locale in stato di preallarme/allarme in sede locale per fenomeni temporaleschi avuto riguardo alla loro intensità. È attiva la Funzione Valutazione Situazioni presso il Coordinamento Regionale in Emergenza Co. Rem, contattabile al numero verde 800 990 009.

Il nuovo direttivo della Fondazione Vajont

La Fondazione Vajont rinnova il suo organico con il nuovo cda e chiude i bilanci in sostanziale pareggio, dopo l’intesa attività dello scorso anno con l’organizzazione e coordinamento degli eventi per ricordare i 50 anni del disastro. Venerdì 18 luglio si è svolta l’ultima riunione del cda uscente dell’ente in cui è stato approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2013, che chiude senza perdite (per la precisione con un margine operativo di circa 32 euro). I consiglieri hanno inteso offrire considerazioni molto positive sulla gestione del cinquantesimo nei confronti del presidente Roberto Padrin e del direttore Giovanni De Lorenzi (che dovrebbe essere nuovamente riconfermato nella sua carica). In particolare è stato sottolineato l’effetto di riscoperta dei fatti e dei luoghi del Vajont sull’opinione pubblica italiana e non solo, riscontrabile già in questi mesi con un concreto aumento dei visitatori e delle scolaresche sui vari luoghi della memoria. Successivamente si è insediato il nuovo organo di gestione che resterà in carica per cinque anni, con due nuovi ingressi: Pier Giuseppe Biandrino, in rappresentanza di Edison, e Giovanni Danielis, per la Regione del Veneto. Subentrano a Giorgio Colombo e Renato Migotti che hanno esaurito il numero di mandati possibili. A essi si affiancano il sindaco di Longarone Roberto Padrin (da maggio riconfermato con le elezioni comunali in seguito del commissariamento del comune), che svolge come da statuto anche la funzione di presidente, Francesco Bernardi in rappresentanza di Enel e Antonino Vicari Sottosanti, nominato un mese fa dal nuovo consiglio comunale di Longarone. Il nuovo cda ha poi proceduto ad approvare il programma dell’attività per il 2014 e a nominare il nuovo revisore dei conti, Luciano Agnoli, che surroga Angelo Pasquale Pioggia, non più rinnovabile. Prossimo appuntamento a settembre, quando ci sarà una nuova riunione per orientare le attività della Fondazione al fine di capitalizzare l’importante opera svolta nel 2013 per gli eventi del cinquantesimo. Tra le novità un possibile allargamento della compagine sociale alla Regione Friuli Venezia Giulia. A questo proposito qualche giorno fa il presidente Padrin ha già consegnato informalmente alla presidente della regione Debora Serracchiani una richiesta di adesione.

Concluso il San Vito Blues Festival

Con sabato 19 luglio si è concluso a San Vito di Cadore il Blues Festival, una manifestazione che nel corso degli anni è diventata evento e richiama tanti appassionati del genere; cinque appuntamenti entusiasmanti su palcoscenici inconsueti: la Conchiglia e la pizzeria Croera a Borca, la piazzetta di Vinigo e infine la sala polifunzionale di San Vito per le due serate conclusive. Il festival, giunto alla 13° edizione, riconferma la tradizione musicale del paese cadorino che vanta, oggi, una scuola di musica, una banda, un coro coinvolgendo le giovani generazioni di tutti i paesi della valle; la musica, quindi, valido collante per far nascere amicizie, consolidare rapporti, crescere e maturare. Il festival rappresenta una importante sfaccettatura delle tante iniziative dell’associazione Blues & Soul che vuole dare alla comunità l’opportunità di ascoltare della buona musica attraverso l’esecuzione di brani coinvolgenti eseguiti da interpreti di fama: una carrellata di artisti di grande valenza sui palcoscenici cadorini a dare conferma della loro sensibilità e della loro soggettiva interpretazione. «Sono soddisfatto – ha detto Antonio Palatini, presidente del sodalizio che con il valido aiuto dei suoi collaboratori, Alberto Lucia, Sara De Lotto, Matteo Brunotti e Andrea Zardini porta avanti l’idea e la realizzazione del festival – a San Vito abbiamo preferito la sala polifunzionale al tendone e devo ammettere che la scelta è stata positiva perché abbiamo avuto un pubblico più attento e coinvolto nell’ascolto oltre a dare una collocazione più dignitosa all’evento che dà prestigio a tutta la provincia. » Anche quest’anno un attestato di stima, diventato consuetudine, al giornalista Bortolo De Vido, scomparso nel 1910, puntuale e attento sostenitore del sodalizio. La targa è stata assegnata al cantante Max «Alligator» Lazzarin che da 20 anni si esibisce sui palcoscenici riscuotendo grande consenso di pubblico.

Giorno e notte a guardare le farfalle

Il rifugio Dal Piaz, nelle Vette Feltrine, ospita una giornata e una notte dedicate alla scoperta delle farfalle diurne e notturne che popolano il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Giovanni Timossi, entomologo, presidente della Società Veneziana di Scienze Naturali, accompagnerà i partecipanti nei dintorni del Rifugio Dal Piaz, alla scoperta di farfalle e falene. Questo il programma della giornata di sabato 26 luglio al Rifugio Dal Piaz: dalle 15.30 alle 16.30 ricerca e osservazione di farfalle diurne; dalle 17.30 alle 19 la conferenza in rifugio con proiezione di fotografie: Farfalle e Falene nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi; dalle 19.30 alle 20.30: cena con prodotti tipici; dalle 21 alle 24 la ricerca e l’osservazione delle falene. In caso di condizioni meteorologiche avverse l’iniziativa è posticipata a sabato 2 agosto. Non è necessaria alcune attrezzatura particolare, si consiglia abbigliamento caldo per la permanenza all’aperto nella notte, torcia portatile o frontale, lenti, binocoli, un barattolo in vetro. La partecipazione alle attività didattiche è gratuita.

A Santa Giustina la festa per don Aldo Giazzon

domenica 20 luglio a Santa Giustina c’era tutta la contrada di Santa Margherita, per dire grazie al Signore per i 50 anni di ministero sacerdotale di don Aldo Giazzon, e con loro tanti amici e conoscenti che l’hanno accompagnato nel suo cammino missionario e amato nei diversi stati in cui ha annunciato quanto Dio sia misericordioso e voglia il nostro bene. Quarto di nove figli, un fratello, padre Lucio, canossiano, don Aldo è stato uno dei primi sacerdoti diocesani «Fidei donum». Tanti gli anni trascorsi in America Latina, dove assieme a altri confratelli non ha lesinato nell’impegno di evangelizzazione e di riscatto sociale. Cinquant’anni trascorsi con il sorriso sulle labbra e con la serenità nel cuore, un sorriso e una serenità sempre contagiosi. Alla sua festa hanno voluto partecipare, assieme ai tanti nipoti, anche diversi sacerdoti, che sono partiti in corteo dalla casa di famiglia posta al centro del «cortivo dei Giazzoi» dopo che don Aldo aveva benedetto il camice appena ricevuto in dono. Per concessione del tempo meteorologico, poi, il cortivo si è popolato di amici per una gioviale e allegra festa che ha coinvolto tutti i presenti.

A Laste il cinquantesimo di don Bruno De Lazzer

don Bruno De Lazzer ha voluto festeggiare i 50 di sacerdozio nella sua chiesa di Laste di Rocca Pietore. Ieri la Messa grande l’ha celebrata lui, con padre Romeo Simonetti, esprimendo a piene mani la gratitudine per quanto ricevuto in questi anni. Tra i molti «grazie» di don Bruno, commovente quello riservato al ricordo dei genitori. Ma anche il «grazie» alla montagna, vero amore di don Bruno, montagna come luogo dell’esercizio della spiritualità, come esperienza di fede. Sul «santino» distribuito a tutti i presenti una foto del Civetta: «un’immagine sacra per me», ha detto don Bruno.

A Sorriva la festa dei Carmini

domenica 27 luglio la comunità parrocchiale di Sorriva – ma vi partecipano anche tutti i sovramontini – rinnova i festeggiamenti per la ricorrenza della Madonna dei «Carmini», per antica tradizione spostata alla quarta domenica di luglio, per consentire ai paesani di rientrare in paese dagli alpeggi e dai prati di montagna avendo terminato la fienagione. Alla 09.30 la solenne santa Messa a san Giorgio con la successiva e suggestiva processione con la statua della Madonna attorno alla campagna accompagnata da canti e preghiere, atavico gesto di fede per chiedere la protezione sul raccolto. Ma la festa comincia sin da venerdì 25 col ripetersi della bella iniziativa organizzata dal gruppo Donatori di sangue per raccogliere fondi per la «Via di Natale» di Aviano: dai tre paesi di Zorzoi, Servo e Sorriva parteciperanno i cortei a piedi per poi festeggiare nella zona feste degli impianti sportivi nella piana: torte di ogni tipo, dolci e lauto rinfresco per tutti i partecipanti, donare è un dovere di ognuno. Sabato inizia il consueto torneo di calcio fra le squadre dell’altopiano mentre la serata, oltre alla musica, propone piatti sfiziosi: seppie con polenta, sangria a volontà e Paella. Esattamente ventidue anni fa Sorriva ospitò la prima rassegna gastronomica della città Caorle in montagna e fu subito un successo enorme, lo scorso anno una annata di sosta, ora gli amici della Perla dell’Adriatico ritornano e qui sono di casa. Il tutto è organizzato dalla coop. Al Casel che può contare su tanti volontari e il ricavato andrà a finanziare opere utili per la comunità. Domenica si potrà anche visitare con apposita guida la bella chiesetta cinquecentesca di san Giorgio (affreschi del 140–1600 ben restaurati), alle 15,00 un concerto di ottoni con l’esibizione del coro «Femenale Ensable» mentre, come sempre un particolare spazio ludico sarà riservato ai bambini.

I Gelatieri bellunesi e il «Dottore della Grotta» di Lourdes

Dal 29 luglio al 3 agosto prossimi il gelato artigianale italiano sarà protagonista a Lourdes. Non si tratta di uno dei tanti festival del gelato che vengono organizzati in questo periodo ma di una iniziativa con finalità del tutto particolari. Il ricavato dalla vendita del gelato sarà, infatti, devoluto per sostenere la realizzazione di un libro in ricordo di Georges Fernand Dunot De Saint Maclaou, il «Dottore della Grotta», fondatore a Lourdes, nel 1884, dell’Ufficio delle Constatazioni Mediche per i casi di guarigione, per evitare il rischio di fanatismi e per favorire il dialogo tra scienza e fede. La pubblicazione, dopo cinque anni di ricerche, è curata da un sacerdote originario della Val Zoldana, Andrea Brustolon, discendente di una famiglia di gelatieri (il nonno era gelatiere a Vienna e poi a Milano). Padre Brustolon l’ha fatto perché il dottore Dunot si era legato fraternamente alla sua Congregazione, gli Oblati di Maria Vergine, ma anche perché sorpreso che la storia di un uomo così importante fosse finita nel dimenticatoio. Fausto Bortolot, maestro gelatiere, già presidente dei gelatieri artigiani italiani in Germania, attuale vicepresidente di Longarone Fiere e dell’Associazione europea dei gelatieri Artglace, venuto a conoscenza dell’iniziativa attraverso i contatti con Paolo Soravia dell’ associazione dei volontari dell’Unitalsi di Belluno, ha preso a cuore l’idea e, a seguito di un incontro a Lourdes con lo stesso Padre Brustolon, ha messo a punto le fasi operative del progetto che, come detto, si concretizzerà nelle giornate dal 29 luglio a 3 agosto. «La grande tradizione del gelato artigianale italiano – sottolinea Fausto Bortolot – è sicuramente un elemento di forte attrazione che riteniamo ci consenta di contribuire concretamente alla realizzazione del libro. Al di là di questo obiettivo primario sono anche convinto che la nostra presenza a Lourdes sarà un’occasione di promozione di questo prodotto, vanto del made in Italy, e delle vallate bellunesi da dove ha avuto inizio, verso la fine del 1800 l’epopea dei gelatieri cadorini e zoldani che hanno fatto conoscere il gelato in Italia, in Europa e nel mondo». Per portare a compimento questa idea, oltre alla collaborazione sotto il profilo logistico dell’Unitalsi di Belluno, Fausto Bortolot ci tiene a ringraziare tutta una serie di aziende e istituzioni del mondo del gelato che hanno sostenuto l’iniziativa offrendo gratuitamente prodotti, attrezzature e servizi. Bortolot, nel sottolineare come il tutto (viaggi, soggiorno eccetera) avvenga a titolo di volontariato, vuole in particolare evidenziare la disponibilità di alcuni gelatieri bellunesi che, accompagnati dalle rispettive consorti, lo affiancheranno nella preparazione del gelato: Giorgio De Pellegrin, Fortunato Calvi, Gregorio Bortolot, nonché Bortolo De Luca, gelatiere a Lisbona. È previsto l’allestimento di un laboratorio centralizzato e la distribuzione avverrà mediante due grandi vetrine collocate in due diverse zone meta ogni giorno dei tanti pellegrini. L’obiettivo minimo è di distribuire 2 quintali di gelato al giorno.

Il meteo

Il Centro Valanghe di Arabba prevede per oggi, lunedi 21 luglio, tempo instabile con cielo spesso nuvoloso o molto nuvoloso per attività cumuliforme, con fenomeni frequenti soprattutto nelle ore centrali della giornata. In questo contesto si potranno avere pause nelle precipitazioni e qualche temporanea schiarita. Clima diurno fresco. Per buona parte della giornata probabili rovesci e temporali a carattere sparso, solo temporaneamente diffusi, in attenuazione in serata specie a ovest. Isolatamente si potrà avere qualche fenomeno intenso. Temperature in generale calo, specie nei valori massimi, con minime alla sera in quota. Venti nelle valli deboli o moderati; in quota da tesi meridionali a deboli/moderati settentrionali in serata. Domani martedi 22 luglio nuvolosità irregolare a tratti intensa, con qualche schiarita un po’ più presente rispetto a lunedì, con possibili fenomeni di instabilità, generalmente deboli. Clima diurno ancora relativamente fresco. Possibili rovesci sparsi o isolati temporali, comunque discontinui e non troppo frequenti, in attenuazione verso sera. Temperature minime in calo, massime in lieve aumento. Venti nelle valli e in quota deboli/moderati settentrionali, a 5–15 km/h a 2000 m,15–30 km/h a 3000 m. Dopodomani mercoledi 23 luglio nuvolosità variabile a tratti intensa, anche per possibili nubi basse su alcuni settori e soprattutto per sviluppo di cumuli diurni, con possibilità di rovesci o locali temporali specie tra le ore centrali e il pomeriggio/sera. Temperature in aumento.


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