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Sfalci mancati, gravi danni in provincia

«Dopo la ricognizione dei danni da parte dell’Avepa siamo fiduciosi che la Regione si attivi in tempi brevi per inoltrare al Ministero la declaratoria dello stato di calamità per l’agricoltura della provincia di Belluno». Così si è espresso nei giorni scorsi il presidente della Coldiretti di Belluno, Silvano Dal Paos, sottolineando che «la gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti e le aziende sono in ginocchio». I dati non lasciano spazio a dubbi in proposito. A fine agosto i danni stimati per i mancati sfalci in provincia di Belluno a causa del maltempo ammontavano a 7,5 milioni (nel territorio sotto i 700 metri non erano stati sfalciati quasi la metà dei prati, sopra i 700 metri quasi l’80%).
Il mancato sfalcio impone ora agli agricoltori di andare a comprare il fieno nel basso Veneto o in centro Italia. Chi ne ha già acquistati grossi quantitativi è riuscito a spuntare un prezzo intorno ai 16 euro al quintale (fino a primavera era pagato meno di 10), chi invece tratta quantitativi ridotti rischia di superare i 20 euro, senza contare le spese di trasporto. C’è poi il problema di ripulire i prati col ricorso a macchine che macinino le erbacce infestanti cresciute sotto l’acqua in modo da rendere i prati produttivi per il prossimo anno. Un altro costo imprevisto per gli oltre 600 allevatori della provincia, alcuni dei quali si stanno domandando se non sia il caso di vendere qualche animale (un altro indicatore molto significativo delle difficoltà che si vanno presentando).
Ricordando che la dichiarazione dello stato di calamità consentirà alle aziende l’attivazione degli sgravi previdenziali e delle imposte, Dal Paos sottolinea però che «è necessario fare di più, soprattutto a livello di risorse del fondo di solidarietà che oggi risultano largamente insufficienti».
Per quanto riguarda le altre produzioni agricole bellunesi, dal mais al fagiolo, dalla patata alle noci, dalle mele all’uva, non si segnalano al momento problemi particolari (se non la difficoltà della maturazione delle pannocchie sopra i 5/600 metri). Ma molto dipenderà dal tempo delle prossime settimane. Se continuerà il maltempo che imperversa dallo scorso maggio, anche per queste coltivazioni potrebbero profilarsi gravi problemi.

Leggi la "spalla" della settimana scorsa.

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