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L’autonomia bellunese non è "congelabile"

In un’intervista il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato che non ci sono i soldi per dare attuazione all’autonomia amministrativa della Provincia di Belluno, consigliando i Bellunesi di andare a battere cassa a Roma e non a Venezia. Subito è arrivata la risposta degli esponenti del Pd, che hanno invitato Zaia a non scaricare le sue responsabilità sul Governo, e di altre forze politiche, con critiche sia per Venezia che per Roma. L’impressione è che l’autonomia bellunese sia purtroppo diventata un argomento della prossima campagna elettorale regionale e che rischi si essere "schiacciata" da logiche che nulla hanno a che fare con le necessità del Bellunese. È quindi necessario fare di tutto perché non sia così, sottolineando che la Regione non può disapplicare una sua legge, venendo meno al rispetto della volontà democratica espressa dal Consiglio regionale. Inoltre numerose competenze che devono essere trasferite alla Provincia non comportano aggravi di spesa per Venezia rispetto ad ora. Da parte bellunese va quindi richiesta con forza l’attuazione della legge 25 approvata questa estate, a partire dal rispetto delle procedure previste per la sua messa a regime. E per sottolinearlo può essere utile, come proposto da Industriali e Artigiani, riunire tutte le componenti della società bellunese e chiamare intorno a un tavolo anche Roma e Venezia. Di sicuro non rassegnare le deleghe da parte della Provincia, ma aumentare l’impegno per superare anche queste difficoltà.

Leggi la "spalla" della settimana scorsa.

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