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Sabato 29 agosto 2015

Alpinista vola in parete e perde la vita

Mentre risaliva, primo di cordata, la Via Ada sul Col dei Bos, un alpinista bergamasco di 68 anni, Giulio Manini, accademico del Cai, è volato a tre tiri dalla fine, cadendo nel vuoto per 40–50 metri e sbattendo sulla parete. Alcuni testimoni dell’incidente, attorno a mezzogiorno e mezza, hanno contattato il 118, che ha inviato l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano. Il rocciatore, recuperato dall’eliambulanza e trasportato alla base della montagna, ha perso la vita per la gravità dei traumi riportati nella caduta, causata probabilmente dallo staccamento di una lastra di roccia su cui si stava tenendo. Anche i due compagni con i quali stava scalando sono stati portati a valle. Una volta ricomposta e imbarellata, la salma è stata accompagnata dalla jeep del Soccorso alpino di Cortina (sul posto anche due soccorritori del Sagf) fino alla strada, dove attendeva il carro funebre.

Otto escursionisti recuperati sulla ferrata Dibona

Il 118 è stato allertato da un escursionista che si trovava con la moglie, incapace di proseguire per la stanchezza, sulle creste della Cima Zurlon, a 2.360 metri di quota, punto di passaggio del Sentiero ferrato Dibona nel gruppo del Cristallo. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo aver individuato la coppia, 53 anni lei e 60 anni lui, di Roma, l’ha recuperata in hovering, per trasportarla a Cortina. Prima che l’equipaggio decollasse verso Pieve è stato dirottato nuovamente sulla Ferrata Dibona, su richiesta di una famiglia, madre, padre e 2 figli di Noale (VE), di 50, 54, 18 e 14 anni, attardati e affaticati e con molta strada ancora da affrontare per il rientro. I 4 sono stati recuperati in diverse rotazioni con un verricello di 10 metri. Infine l’eliambulanza ha recuperato, sempre con un verricello, due ragazzi rumeni, 23 anni lei e 28 anni lui, in difficoltà sempre sulla Dibona, a una cinquantina di metri da dove si trovava l’altro gruppo. Da segnalare anche l’aiuto telefonio prestato dal Soccorso alpino ai turisti che avevano smarrito il sentiero nei dintorni del Rifugio Ciareido, nel territorio di Lozzo di Cadore, a causa di una frana e stavano scendendo lungo un canale, dando loro le indicazioni su come ritornare sui propri passi e effettuare la discesa dallo stesso itinerario per cui erano saliti. Allo stesso modo la centrale operativa, individuate le coordinate Gps, è riuscita a indirizzare attraverso il cellulare un escursionista che, scendendo dalla normale del Civetta vicino al Passo del tenente, nel territorio di Zoldo Alto, non riusciva più a rintracciare il sentiero.

Scivola nel greto di un torrente

Scendendo dai Piani del Cristo assieme a moglie e figlio, in quel di Sappada, un escursionista di Treviso, P.G., 44 anni, si è avvicinato al bordo di una cascata ed è scivolato finendo nel greto sottostante, una quindicina di metri più in basso. L’allarme è stato lanciato dal gestore del Rifugio Rododendro, componente del Soccorso alpino della Val Comelico, che ha anche aiutato l’uomo a mettersi in un punto sicuro, in attesa dell’arrivo di una squadra del Soccorso alpino di Sappada. Sei soccorritori, con il supporto di due del Sagf di Auronzo, hanno immobilizzato la gamba dell’infortunato, per una probabile frattura, e, dopo averlo caricato in barella, lo hanno trasportato a spalla per 40 metri fino alla strada, dove lo hanno affidato all’ambulanza diretta all’ospedale di Pieve di Cadore.

Soccorso sulla Torre Armena

Primo di cordata, poco dopo la partenza dalla sosta, un alpinista nel territorio di Taibon è scivolato sulla Via Tissi alla Torre Armena ed è caduto sbattendo con un piede sulla parete. Scattato l’allarme, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del gruppo dell’Agner, dopo aver imbarcato un soccorritore della Stazione di Agordo per individuare velocemente il luogo dell’incidente. Lo scalatore infortunato, E.D.B., 44 anni, di Paderno del Grappa (TV), con una probabile frattura alla caviglia, è stato recuperato a circa 2.500 metri di quota assieme al compagno di cordata, con un verricello di 30 metri, per essere poi trasportato in piazzola e affidato all’ambulanza diretta all’ospedale.

Sbocco a nord strategico per Confindustria Belluno

«Lo sbocco a nord è un obiettivo strategico per la competitività economica del territorio bellunese. Confindustria Belluno Dolomiti è perciò da sempre favorevole a quest’opera e, negli anni, si è attivata per individuare soluzioni realizzabili, nonostante le evidenti difficoltà economiche e politiche». E’ quanto afferma il presidente dell’associazione industriali, Luca Barbini, alla luce delle recenti dichiarazioni sul tema e del dibattito sulle priorità infrastrutturali per la provincia. «Dopo quanto successo nelle scorse settimane", precisa Luca Barbini, "è evidente che la manutenzione idrogeologica del territorio è una questione che va affrontata subito, stabilendo un piano di interventi e individuando le risorse economiche per realizzarli. Detto ciò, non possiamo limitarci a risolvere le emergenze, ma dobbiamo anche pensare a quelle opere strategiche che aumenterebbero la competitività e l’attrattività del nostro territorio. Tra queste c’è sicuramente il collegamento con il nord Europa». «Ricordo", spiega ancora presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, "che l’idea iniziale di quest’opera fu sviluppata da Eugenio Miozzi, l’ingegnere e dirigente pubblico che progettò il Ponte della Libertà a Venezia e il Ponte della Vittoria a Belluno e che, nei primi anni Cinquanta del secolo scorso, lanciò l’idea dell’autostrada da Venezia a Monaco. Un’infrastruttura innovativa nell’attraversamento montano, con due carreggiate sovrapposte, che prevedeva anche la realizzazione parallela di un oleodotto ed era vista come opera di rilancio della portualità di Venezia e dell’economia industriale Veneta. L’idea fu di seguito perseguita da una società tedesca, la Batia di Monaco, ma è stata poi abbandonata». «Più recentemente", prosegue Luca Barbini, "si è pensato di collegare la provincia agli assi verso nord già esistenti: il Brennero e Tarvisio. Nel 1989 lo studio "Zollet Ingegneria" ha proposto uno studio di fattibilità del Traforo del Cavallino, che prevedeva la creazione di una società italo–austriaca per la realizzazione dell’opera. Quello stesso tunnel è stato poi al centro di un’altra idea fortemente sostenuta, nei primi anni Duemila, dalla nostra Associazione e dall’allora assessore regionale Floriano Pra: la Belluno–Lienz. Purtroppo, le verifiche dirette e ufficiali hanno fatto emergere l’ostilità politica alla realizzazione di quest’opera, in particolare da parte del sindaco di Lienz e di altri amministratori locali vicini a Luis Durnwalder. E’ per questo che si sono valutate soluzioni alternative, come il collegamento tra la A27 e la A23, via Pieve di Cadore, Carnia e Tolmezzo, condiviso dalle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia nel protocollo di Gorizia e quindi inserito nell’elenco delle opere strategiche del Nordest». «A questo punto", conclude Luca Barbini, "si tratta di riconsiderare i vecchi progetti alla luce delle mutate condizioni economiche e politiche, al fine di individuare una soluzione che non solo ottenga il consenso delle comunità locali e degli amministratori pubblici, ma che abbia anche concrete prospettive di essere finanziata. Per Confindustria Belluno Dolomiti questa resta, a distanza di tanti anni, un’opera strategica».

Dono per il Papa del Cilp di Feltre

Il 28 agosto il Centro internazionale del libro parlato (Cilp) di Feltre ha ospitato l’amico Felice Tagliaferri, noto scultore non vedente. Non è la prima volta che Tagliaferri incontra il Cilp, il suo legame con la Onlus feltrina è nato infatti con il suo fondatore, il maestro Gualtiero Munerol, e si consolidato con la presidente Luisa Alchini, sigillando un rapporto di collaborazione che fa intravedere importanti iniziative. Il prossimo 14 ottobre infatti cinquanta volontari del Cilp, provenienti da diversi parti d’Italia, si troveranno a Roma per essere ricevuti dal Santo Padre e, insieme a Tagliaferri, doneranno a papa Francesco la riproduzione tattile del volto della Sacra Sindone. Il quadro sarà la testimonianza della fruibilità artistica da parte dei menomati della vista e allo stesso tempo della possibilità di affinare percezioni sensoriali e sensibilità da parte dei normovedenti. Nel perseguire le proprie finalità il Cilp, elargendo servizi al passo con i tempi e rispondendo sempre più alle aspettative dei suoi utenti, non perde di vista la motivazione profonda che spinge i volontari a donare la voce, una motivazione che è ben riassunta in uno dei pensieri di madre Teresa di Calcutta: "Ciò che conta non è fare molto, ma mettere molto amore in ciò che si fa". Questa motivazione è perfettamente condivisa dal maestro Tagliaferri che ha al suo attivo numerosi progetti e opere che testimoniano "l’altra faccia della disabilità", come la partecipazione alla realizzazione del documentario "Un albero indiano", del regista Silvio Soldini e il documentarista Giorgio Garini sul percorso a contatto con la disabilità visiva. Il nuovo Direttivo del Cilp intende poi dare vita a un nuovo corso lanciando segnali di apertura a enti, privati e associazioni, valutando nuove intese volte alla crescita qualitativa dei propri servizi.

Celebrati con un albero i vincitori del Premio Cortina

Si chiama "L’Albero delle Parole", e da due anni rende il "Premio Cortina d’Ampezzo" sempre più "verde". Alle pendici delle magiche Cinque Torri di Cortina, sul territorio delle Regole d’Ampezzo, tra il verde e le rocce dolomitiche (altitudine 2.200 metri), sono stati messi a dimora venerdì 28 agosto due esemplari di pino cembro dedicati ai libri che hanno vinto la quinta edizione del "Premio Cortina d’Ampezzo 2015". A piantarli materialmente sono stati gli stessi autori vincitori del Premio, Edoardo Nesi (vincitore con "L’estate infinita", ed. Bompiani) e Stefano Ardito (vincitore con "Alpi di guerra, Alpi di pace", ed. Corbaccio). Con l’aiuto della guida del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, Vittorio Alverà, hanno poi apposto una targa che ricorda titolo e autore dell’opera. Il pino cembro, albero secolare, è un simbolo della natura cortinese e al tempo stesso della persistenza della memoria. L’iniziativa "L’Albero delle Parole" è realizzata in collaborazione con le Regole d’Ampezzo. Il "Premio Cortina d’Ampezzo", che si tiene dal 2011, premia la migliore opera di narrativa e il miglior libro che parla di montagna. Il riconoscimento letterario è intitolato alla Regina delle Dolomiti. Responsabile dell’iniziativa è Francesco Chiamulera. Presidenti delle due Giurie d’eccellenza del Premio sono Gian Arturo Ferrari e Arrigo Petacco.

Mostra "Bruno Visinoni" a Feltre

Un doppio appuntamento, che nasce e si sviluppa nel ricordo di Silvio Guarnieri, è quello che si terrà sabato 5 settembre alle ore 18 nella sala degli Stemmi, del municipio di Feltre. Infatti, entrambi i protagonisti, il poeta Gian Citton e il pittore Bruno Visinoni, hanno un forte legame con Silvio Guarnieri, l’indimenticabile scrittore, docente, critico letterario ed esemplare maestro di impegno civile feltrino. Se per Citton, anch’egli feltrino, già insegnante e socio dell’associazione Silvio Guarnieri, è abbastanza naturale pensare a dei legami con Guarnieri, vale, invece, la pena di ricordare che Bruno Visinoni espose per la prima volta a Feltre nel 1991, alla Bottega del Quadro, proprio su sollecitazione di Silvio Guarnieri e con la presentazione di quest’ultimo. In seguito, donò una sua opera per l’allestimento della Sala Guarnieri in Galleria Rizzarda. Dopo i saluti delle autorità, il prof. Graziano Pampaloni, critico letterario ed esperto di didattica della scrittura, presenterà l’ultimo libro di Gian Citton, "La provincia dei cani", da cui l’autore leggerà alcuni brani. Dal primo volume "Stanze", uscito nel 1988, sono oramai una decina le raccolte pubblicate da Gian Citton e quasi tutte hanno ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale. Seguirà la presentazione, alla presenza del pittore, della mostra di Bruno Visinoni allestita nella Galleria Via Claudia Augusta.

Cerimonia in ricordo della Liberazione

In occasione del 70.mo anniversario della Liberazione, sabato 5 settembre, presso Malga Forconeta nel Comune di Valdobbiadene e Malga Salvedella nel Comune di Mel, che furono sedi di comando e rifugio dei partigiani della Brigata "Mazzini" (Salvedella ospitò anche la missione americana "Tacoma"), verranno scoperte delle targhe commemorative a ricordo dei drammatici avvenimenti che hanno profondamente segnato i territori e soprattutto a ricordo di tutti coloro che hanno dato la vita per garantire i diritti democratici di cui oggi godiamo. Con la posa di tali targhe si vogliono fortemente riaffermare i valori di pace, fratellanza e comprensione reciproca che devono unire tutte le genti. La manifestazione è organizzata da Comune di Mel, Comune di Valdobbiadene in collaborazione con le sezioni Anpi di Valdobbiadene e la "Spasema" della Sinistra Piave bellunese. Il programma prevede alle ore 9.30 il ritrovo in località Mariech di Valdobbiadene per proseguire alla volta di Casera Forconeta, poi la cerimonia di inaugurazione della targa commemorativa con interventi del sindaco di Valdobbiadene e del presidente della sezione Anpi di Valdobbiadene. A seguire trasferimento in località Salvedella dove alle ore 11 avrà luogo l’alzabandiera e l’inaugurazione della targa commemorativa con interventi del sindaco di Mel, del presidente della sezione Anpi "La Spasema" della Sinistra Piave e del presidente provinciale dell’Anpi Treviso, Umberto Lorenzoni. Al termine della cerimonia a tutti i partecipanti verrà offerto un brindisi conviviale.

Nuova iniziativa di Pubblichenergie

Mercoledì 2 settembre alle 12, a Belluno, presso la sede dell’Unione Montana Belluno Ponte nelle Alpi, in via Feltre 109, si terrà la presentazione di una nuova iniziativa del servizio associato Pubblichenergie e di alcune aziende del territorio. Questa nuova iniziativa, rivolta a tutti i cittadini bellunesi, è maturata nel contesto del percorso partecipato, avviato da qualche anno dal servizio pubblico Pubblichenergie in accordo con le aziende del territorio, nel contesto della riqualificazione energetica degli edifici privati. Ambito quest’ultimo che offre enormi potenzialità di sviluppo e nel quale si può e si deve investire, perché conviene a tutti: ai bilanci delle famiglie, all’ambiente, all’economia locale e del Paese. Con l’occasione sarà presentato anche il ciclo di incontri informativi rivolti alla cittadinanza, previsto nei prossimi mesi nei Comuni aderenti a Pubblichenergie.

Lezioni gratuite su contabilità e social media

Nel mese di settembre i professionisti della formazione EnacLab offrono a tutti gli interessati delle lezioni gratuite sui temi: buste paga, Abc della contabilità e social media. Saranno dei workshop condotti da docenti appassionati della propria materia e capaci di trasmettere agli altri le competenze e la curiosità per materie utili sia per crescita personale sia per crescita professionale. Si tratta di una occasione anche per conoscere EnacLab, i suoi docenti e il suo staff, per avere informazioni dettagliate sui corsi in partenza, per capire meglio materie sconosciute, ma molto trasversali. Sono iniziative gratuite, aperte a tutti ed è richiesta l’iscrizione per poter organizzare al meglio la lezione. Le lezioni si tengono all’Istituto Canossiano di Feltre. 17 settembre, ore 18.30, "Buste paga", con Michele De Bacco. 21 settembre, ore 18, l’Abc della contabilità, con Diego Da Col. 24 settembre, ore 18, "Social media", con Giorgio Venturini e Carloalberto Baroni. Per info e iscrizioni: feltre@enac.org (0439 840947).

Calcio, il Belluno lavora sodo in vista del campionato

In attesa di conoscere i gironi e i calendari del prossimo campionato di calcio di Serie D, l’Ital–Lenti Belluno prosegue con gli allenamenti e con le amichevoli. Simone Corbanese e i suoi compagni, dopo oltre un mese di preparazione, non vedono però l’ora di scendere in campo per una partita ufficiale. "Purtroppo la Coppa Italia è stata rinviata a fine settembre e dovremo perciò aspettare la prossima settimana per la prima gara ufficiale della stagione," dichiara il capitano gialloblù. "Al momento non sappiamo ancora nulla sui calendari, ma poco importa, noi continuiamo a lavorare sodo in vista dell’inizio del campionato. In questo periodo ci siamo allenati duramente, ma sono arrivati anche importanti segnali dalle amichevoli disputate, dove abbiamo ben figurato. I giovani si sono subito integrati all’interno di un gruppo ormai consolidato da anni. Come sempre ci sarà molto da lavorare quest’anno, ma sono fiducioso per la stagione. Migliorarsi non è mai facile, ma tutti noi abbiamo l’ambizione di continuare a toglierci ancora importanti soddisfazioni. Ogni anno infatti bisogna dimostrare tutto sul campo e quanto di buono fatto in passato deve essere solo un bel ricordo perché non bisogna adagiarsi su quanto conquistato. Il mio amico ’Radre’ si è trasferito all’Union San Giorgio e saremo io e Bertagno a dover dare maggiormente l’esempio in questa stagione, essendo noi due i più vecchi in squadra. Le responsabilità vanno prese e io sono orgoglioso di indossare la fascia di capitano quest’anno, un simbolo per me importante e che ci tengo a onorare per una società che mi ha dato tantissimo in questi anni, facendomi crescere e debuttare in Serie C2".

Il meteo

Un anticiclone di matrice africana si espande dal Mediterraneo occidentale fino sull’Italia, accompagnato da un’avvezione di aria molto calda per la stagione, con tempo molto stabile e temperature anormalmente miti. L’apice dell’alta pressione si raggiungerà tra oggi e domani, con lo zero termico che si attesterà attorno ai 4800 metri. Tra lunedì e martedì inizierà un lento cedimento della struttura anticiclonica, comunque sempre in un contesto stabile a caldo. Per la giornata odierna il Centro valanghe di Arabba prevede tempo splendido con cielo sereno e aria tersa, soprattutto in montagna, per buona parte della giornata. In serata potranno transitare innocue e sottili velature. Il clima sarà anormalmente caldo per la stagione a tutte le quote, con valori massimi prossimi a 31/33 gradi nei fondovalle prealpini e dolomitici più bassi, e a 27/29 gradi a 1000 metri. Venti: nelle valli deboli o moderati, a regime di brezza; in quota deboli meridionali. Per domani si prevede tempo sempre molto soleggiato con cielo sereno, molto caldo a tutte la quote. Precipitazioni: assenti (0%). Temperature: senza notevoli variazioni. Sulle Prealpi a 1500 metri minima 17 gradi e massima 22 gradi, a 2000 metri minima 14 gradi e massima 18. Sulle Dolomiti a 2000 metri minima 14 gradi e massima 19, a 3000 metri minima 10 gradi e massima 12. Venti: nelle valli deboli o moderati, a regime di brezza; in quota deboli meridionali, a 5–10 km/h sia a 2000 che a 3000 metri.

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