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Venerdì 12 febbraio 2016

Morto a Misurina un maestro di sci

Caduta fatale ieri, sulla pista Loita, a Misurina, per il 37enne trevigiano Federico Tommasi, maestro della Scuola di sci Tre Cime. La pista in cui è avvenuto l’incidente non presenta difficoltà particolari e quindi risulta inspiegabile la ragione che nel primo pomeriggio può aver causato la caduta in conseguenza della quale l’esperto sciatore ha sbattuto violentemente la testa e trovato la morte.

Feltre, palazzina resa inagibile da un incendio

A causa di un incendio, sviluppatosi nella notte tra mercoledì e ieri a partire probabilmente dalla canna funamaria, è stata evacuata una palazzina a tre piani in via XIV Agosto a Feltre e i suoi abitanti hanno dovuto trovare dimora altrove perché, nonostante il pronto intervento dei vigili del fuoco, il tetto della casa è andato distrutto. Per fortuna le persone occupanti lo stabile non hanno riportati danni.

Ancora vane le ricerche di Giovanni Lavina

Sono state ancora vane, ieri, le ricerche di Giovanni Lavina, 55enne di Tambre, scomparso ormai da una settimana dopo essersi allontanato dalla propria abitazione. Ieri una quarantina di persone si sono ritrovate alle 7.30 a Cordellon di Mel, luogo del rinvenimento dell’auto dell’uomo, per suddividersi in squadre e distribuirsi nelle zone designate attorno al luogo del parcheggio ed effettuare battute sistematiche ancora più approfondite. Lungo entrambi i versanti del torrente Rimonta alcuni soccorritori si sono calati e hanno risalito gli svariati canali, mentre sono state percorse porzioni di sentieri non ancora visionate. Controllate a piedi alcune casere ai Pian e in Val d’Arc, con l’elicottero dei vigili del fuoco che invece sorvolava l’area attorno ad altri edifici rurali, alle Fratte e Castelletto. Purtroppo senza apprendere alcuna nuova informazione. Erano presenti i soccorritori di Belluno, Feltre, Alpago, Longarone, vigili del fuoco e forestali e le unità cinofile. La ricerca è ripresa questa mattina con l’ausilio degli elicotteri.

Mobilitazione in difesa dei docenti precari

Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno deciso di promuovere per oggi una giornata di mobilitazione in difesa dei diritti dei docenti precari. L’iniziativa nasce per la totale assenza di confronto tra il Ministero e le organizzazioni sindacali su un tema, l’annunciato bando del concorso, che secondo i sindacati non può essere affrontato ignorando la realtà di un precariato al quale la legge 107 non ha dato le risposte che il Governo aveva assunto come suo preciso impegno. A Belluno non sono previste manifestazioni, ma le sigle sindacali locali hanno predisposto per il Prefetto una comunicazione in cui si spiegano le ragioni della protesta. "Si tratta", spiegano i sindacati, "di un precariato fatto di docenti in servizio da anni, che hanno conseguito una costosa abilitazione, conciliando a fatica il lavoro a scuola con le esigenze personali e familiari, spesso costretti a trasferirsi in altra regione pur di avere un contratto a tempo determinato; di docenti della scuola dell’infanzia, vincitrici di concorso e/o inserite nella graduatorie ad esaurimento, ingiustamente estromesse dal piano nazionale di assunzioni col pretesto di dovere attendere l’attuazione del percorso 0–6, smentito dalla legge di stabilita`; di docenti cui e` stata preclusa dal Ministero la possibilità di conseguire abilitazioni per Tirocini formativi attivi non attivati". La sentenza della Corte europea del novembre 2014, ricordano i sindacati, ha ribadito il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori assunti a tempo determinato per più di tre anni, ma nonostante ciò si lascia loro come unica opportunità quella di partecipare a un concorso in cui peraltro non viene adeguatamente riconosciuto il valore del servizio svolto. Il concorso resta in linea di principio lo strumento da utilizzare per l’accesso al lavoro pubblico, garantendo ai concorrenti trasparenza ed equità, continuano i sindacati, ma quello annunciato rischia di rivelarsi inopportuno per i modi e tempi con cui viene gestito, in un contesto di criticità non risolte, di impegni disattesi, di obiettivi mancati, di diritti negati: una situazione che rende facilmente prevedibile e inevitabile il moltiplicarsi di occasioni di contenzioso. In provincia di Belluno sono circa 500 i docenti presenti in seconda fascia, provvisti di abilitazione e 3 anni di servizio. Si tratta di professori in possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa attuale per essere immessi in ruolo e che invece saranno costretti a partecipare a un concorso che non tiene conto del servizio già prestato per anni nelle scuola. Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda chiedono l’immediata apertura di un tavolo di confronto in cui discutere di come le procedure di reclutamento possano tenere debitamente conto dell’esigenza di valorizzare la professionalità di quanti, per anni, hanno consentito di far fronte alle ordinarie esigenze di funzionamento del sistema scolastico.

Quasi 4 milioni in provincia per riqualificare le scuole

"Oltre 68 milioni di euro per riqualificare e innovare le scuole di ogni ordine e grado. È questa la cifra su cui può contare l’edilizia scolastica in Veneto fino al 2017 per favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico, e altro ancora, delle scuole del nostro territorio". È quanto afferma l’assessore regionale all’istruzione, con delega all’edilizia scolastica, Elena Donazzan. La Giunta regionale ha formalizzato l’affidamento alla Cassa depositi e prestiti del ruolo di intermediazione con la Bei (Banca europea per gli investimenti) per il finanziamento dell’edilizia scolastica previsto dal Governo nel 2013. Finanziamento che per il Veneto vale per l’esattezza 68.783.506 euro, i cui interessi saranno pagati interamente dallo Stato. In provincia di Belluno gli interventi finanziati ammontano a una cifra di 3.824.478 euro.

Feltre, celebrata la Giornata del malato

L’Ulss 2 di Feltre ha celebrato ieri la Giornata del malato con una Santa Messa presieduta da mons. Giuseppe Andrich alle ore 15.30 in sala Piccolotto e concelebrata da don Ivano Brambilla, direttore della pastorale della salute diocesana, da don Angelo Crepaz cappellano dell’ospedale di Feltre, da don Alessio Strapazzon, cappellano dell’ospedale di Belluno, e da don Matteo Colle, precedente cappellano dell’ospedale di Belluno. Il commissario dell’Ulss, Adriano Rasi Caldogno, nel suo saluto ha ricordato come sia sforzo continuo dell’Azienda mettere al centro del percorso di cura la persona con la complessità dei suoi bisogni, assicurandole un’assistenza "umana" basato sul sentimento della compassione, nel senso etimologico del termine, della condivisione della sofferenza. Ha quindi ringraziato tutto il personale dell’Ulss per il forte attaccamento all’Azienda e il mondo del volontariato, competente, attivo, attento e generoso che integra i servizi offerti dall’Azienda, dove questa non può arrivare, e stimola a migliorare costantemente la qualità delle prestazioni. Infine un ringraziamento al vescovo Giuseppe Andrich per la presenza attenta e costante verso l’ospedale e i suoi assistiti. Da parte sua il Vescovo ha ricordato le parole del Papa per la Giornata del malato e ha invitato a pregare per il nuovo vescovo Renato Marangoni.

Proposte per la mobilità sostenibile nelle Dolomiti

Sabato 13 febbraio alle ore 15.30, nella Sala Muccin del Centro Giovanni XXIII di Belluno, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, prenderà parte al convegno "La cura del ferro. Proposte per la mobilità sostenibile nelle Dolomiti". L’appuntamento, organizzato dal Pd di Belluno, sarà introdotto e moderato da Roger De Menech, deputato e segretario regionale del Pd. Gli interventi saranno di Erika Dal Farra, segretaria provinciale del Pd di Belluno, su "Le proposte del Pd Bellunese"; di Roberto Padrin, sindaco di Longarone e vicepresidente della Provincia di Belluno, su "Il ruolo della Provincia"; di Stefano Maggi, docente di storia delle comunicazioni e assessore alla mobilità del comune di Siena su "Il turismo e la mobilità"; di Giuseppe Pat, presidente di Dolomitibus, su "Al servizio dei cittadini: il biglietto unico"; di Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento, e di Daniel Alfreider, deputato Svp e presidente dell’intergruppo parlamentare sui corridoi Ten–T, su "Sinergie nel territorio dolomitico". Le conclusioni saranno affidate al ministro Delrio. All’appuntamento hanno assicurato la presenza le categorie economiche e le associazioni della provincia di Belluno.

"Piena solidarietà alle forze di polizia"

"Piena solidarietà alle forze di polizia" è quanto afferma il consigliere regionale della Lega nord, Franco Gidoni, nell’apprendere dell’iniziativa intrapresa dal Sindacato Autonomo di Polizia di Belluno nella mattinata di ieri. "Ritengo personalmente condivisibile l’iniziativa voluta dal SAP di coinvolgere i cittadini nell’invio al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di una cartolina contenente un appello a sostegno del loro operato. In un momento così difficile, come testimoniato dagli ormai quasi quotidiani episodi di furti e mancato rispetto della legge, ben venga un appello alla massima carica dello Stato affinché dia una concreta risposta alla domanda di sicurezza che proviene dalla nostra gente abituata da sempre a vivere in un territorio sicuro"

No al depuratore a Villapiana di Lentiai

Gruppo Natura Lentiai, Comitato No Depuratore e Campa Liberi dai Veleni promuovono questa sera un incontro, alle 20.30 presso la scuola elementare di Villapiana di Lentiai, per esprimere la loro contrarietà al nuovo depuratore previsto in quella località. "Per il nostro territorio", scrivono gli organizzatori dell’incontro, "si profila un nuovo insulto ambientale: la costruzione di una piattaforma chimica per la lavorazione di rifiuti liquidi anche pericolosi. Le autorizzazioni richieste riguardano un’infinità di sostanze reflue, provenienti da ogni dove anche da fuori provincia: fanghi, liquami, fognature, scarti industriali, ecc. Il termine usato, per confonderci, è depuratore, ma si legge industria di trasformazione chimica. Nel sottolineare che "è ora di dire basta a queste imposizioni speculative", i promotori della serata lanciamo un appello a tutti i Bellunesi, agli enti pubblici, alle associazioni, ai politici "affinché tutti insieme si possa dire ’giù le mani dalla nostra terra, giù le mani dalle valli bellunesi, giù le mani da Lentiai’!". All’appuntamento interverranno vari comitati e associazioni del Bellunese.

Cardiologie aperte all’Ulss 1 di Belluno

Le Unità operative di cardiologia degli ospedali di Belluno e di Pieve di Cadore partecipano alla giornata nazionale "Cardiologie Porte Aperte" indetta dalla Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) in programma sabato 13 febbraio. La giornata verrà così organizzata. Dalle ore 9.30 alle 12.30, sia a Belluno che a Pieve di Cadore, è previsto un incontro aperto al pubblico. All’ospedale San Martino di Belluno l’incontro sarà ripetuto anche nel corso del pomeriggio dello stesso giorno, dalle 14.30 alle 17.30, con lo stesso programma della mattinata. Ogni incontro avrà inizio presso le sedi delle rispettive Unità operative ospedaliere con una conferenza informativa interattiva tenuta da infermieri e medici, volta a fornire nozioni pratiche riguardo alla malattia cardiovascolare aterosclerotica, all’infarto del miocardio, all’ipertensione arteriosa e allo scompenso cardiaco. Gli incontri saranno anche l’occasione per fornire ogni utile informazione nell’ambito della prevenzione delle malattie cardiocircolatorie e per promuovere corretti stili di vita. A coloro che lo desiderano verranno misurate la pressione arteriosa del polso e la saturazione arteriosa periferica e in alcuni casi selezionati verrà anche eseguito un Ecg. Alla fine della conferenza verrà distribuito materiale informativo preparato dal Centro studi dell’Anmco, Fondazione per il tuo cuore Onlus, e si procederà con la visita guidata agli ambulatori e alle strutture cardiologiche dedicate.

Pericolo valanghe marcato

A seguito delle ultime nevicate, tutti i frequentatori delle montagne in fuori pista, sia con gli sci, che con le ciaspe o a piedi, vengono invitati dal Soccorso alpino a prestare la massima attenzione poiché il rischio di valanghe è marcato, grado 3, sia sulle Dolomiti che nelle Prealpi Venete. A seconda delle esposizioni, infatti, si sono verificate nevicate molto intense con accumuli significativi sottovento sopra strati al suolo di scarsa entità, ma gelati a causa dell’alternanza delle temperature, specie sopra i 1.600 metri di quota. Oltre che a consultare i bollettini meteo dell’Arpav, Il Soccorso alpino consiglia, per avere maggiori informazioni sul posto, di consultare gestori dei rifugi, guide alpine, soccorritori, servizio piste. E, a fronte di insicurezza o percezione minima di pericolo, l’invito è a rinunciare a qualsiasi gita. Questo il bollettino–neve diramato dall’Arpav: "L’episodio nevoso verificatosi nella notte fra il 9 e il 10 febbraio ha apportato sulla montagna veneta a 2000 metri da 30 a 45 cm di neve fresca con valori massimi in Agordino. Alla nevicata sono seguiti forti venti da Nord che hanno prodotto lastroni soffici. Il pericolo di valanghe è marcato (grado 3). Oltre a residue valanghe spontanee lungo i percorsi abituali c’è una elevata probabilità di distacchi provocati di lastroni, anche con debole sovraccarico. Punti critici sono tutte le localizzazioni sottovento caratterizzate da accumuli, specie sui pendii aperti oltre il limite del bosco, ma anche le ampie radure a quote inferiori. Lo strato superficiale di neve fresca andrà consolidandosi piuttosto lentamente e pertanto il pericolo sarà ancora marcato (grado 3) anche nei prossimi giorni seppur con una instabilità meno diffusa. Le condizioni per la pratica di sci alpinismo, sci fuori pista ed escursioni con racchette da neve sono critiche per la presenza diffusa di lastroni soffici, talvolta poco visibili. E’ richiesta una elevata capacità di valutazione locale delle condizioni di pericolo".

Belluno in cerca di operatori didattico–culturali

Il Comune di Belluno ha emesso un avviso pubblico finalizzato alla costituzione di un elenco di operatori didattico–culturali dal quale poter attingere per incarichi di lavoro autonomo per la realizzazione di propri servizi educativi. In particolare, si tratta della progettazione di attività guidate e percorsi didattici come ampliamento dell’offerta formativa nell’ambito del progetto di promozione dei propri istituti culturali (Archivio storico, Biblioteca civica e Museo civico) presso le scuole e le famiglie e altri Istituti culturali esterni del Comune, e attività nell’ambito del Progetto la "Belluno dei Bambini e dei Ragazzi". I requisiti di partecipazione e le modalità per presentare domanda sono contenuti nell’avviso, pubblicato nel sito Internet istituzionale, all’indirizzo www.comune.belluno.it, menu "Bandi e avvisi". Le domande dovranno pervenire entro le ore 12 di venerdì 11 marzo 2016. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Cultura: Federica Carlot, telefono 0437 913136, email cultura@comune.belluno.it.

Corso di guida all’ascolto di musica jazz

Dopo il successo riscontrato nelle precedenti edizioni, sta per prendere avvio nella Galleria d’arte moderna "Carlo Rizzarda" di Feltre un nuovo corso di guida all’ascolto della musica jazz organizzato dal Comune di Feltre e da Unisono Associazione Musicale. La prima lezione si terrà domani, sabato 13 febbraio, alle ore 17, seguita da altri due appuntamenti, il 20 e il 27 febbraio, sempre alla stessa ora. Il corso, tenuto dal maestro Alessandro Alba, è aperto agli interessati di qualsiasi età e grado di preparazione e ha lo scopo di avvicinare l’ascoltatore alla musica jazz attraverso un viaggio musicale che incontri i diversi stili nelle varie epoche storiche. Il taglio degli incontri sarà accattivante e divulgativo, non accademico: si parlerà di ritmo, armonia, melodia e improvvisazione, ma anche di forme, di musicisti e compositori avendo come riferimento l’ascolto di supporti audio e la visione di video e documentari. Il materiale delle lezioni seguirà uno sviluppo organico e storico in modo da cogliere la continua evoluzione della musica jazz nel corso del Novecento. Saranno graditi domande e interventi da parte del pubblico che così potrà determinare la direzione degli argomenti trattati. È previsto il pagamento del biglietto d’ingresso alla Galleria secondo le tariffe vigenti che consentirà anche la visita delle collezioni. Visto il numero limitato di posti disponibili è necessario prenotare presso l’Ufficio Musei (tel. 0439/885242–234). Per ulteriori informazioni è possibile prendere contatto con Unisono Associazione Musicale info@unisonojazz.it 0439 81307 – 392 8667648.

Una bellunese ai Giochi olimpici invernali

C’era anche Chiara De Zolt Ponte (Centro sportivo Carabinieri), classe 1998, bellunese di Padola di Comelico Superiore, fondista che in questa stagione ha già vinto tre titoli nella categoria Aspiranti, nella delegazione italiana di 37 giovani atleti che ieri è partita per la Norvegia per partecipare alla seconda edizione dei Giochi olimpici giovanili invernali che si disputano a Lillehammer da oggi al 21 febbraio, con la partecipazione di oltre mille atleti dai 15 ai 18 anni (70 nazioni). Insieme a Chiara De Zolt Ponte ci sono altri due atleti della Fisi Veneto che gareggiano nello sci alpino: la padovana Sofia Pizzato (Corpo sportivo Forestale), classe 1999, e Pietro Canzio (Ski College Veneto di Falcade), classe 1998, triestino. "Siamo entusiasti e onorati della partecipazione di Chiara, Sofia e Pietro ai Giochi olimpici giovanili invernali di Lillehammer", ha detto il presidente della Fisi Veneto, Roberto Bortoluzzi. "A loro, da parte di tutto il movimento regionale, il nostro più caloroso in bocca al lupo. Con l’auspicio che sulle nevi norvegesi riescano a ottenere le soddisfazioni per le quali tanto si sono preparati, con il supporto dei loro tecnici, e soprattutto, con la speranza che l’esperienza che vivranno a Lillehammer costituisca un mattone fondamentale nella costruzione del loro futuro agonistico".

Il meteo

Fino a domani le Alpi saranno interessate da un flusso di correnti mediamente occidentali di aria relativamente fredda, con il passaggio di alcuni modesti assi di saccatura che non sortiranno effetti precipitativi significativi, se non qualche debole fenomeno nella giornata odierna. Domenica l’approfondimento di una bassa pressione sul Mediterraneo occidentale provocherà il richiamo di aria un po’ più mite e umida, con un primo moderato peggioramento, seguito probabilmente da una pausa e da un successivo impulso nella giornata di lunedì. Per oggi il Centro valanghe di Arabba prevede un aumento della nuvolosità nel pomeriggio/sera specie sui settori prealpini con la possibilità di qualche fenomeno. Limite delle eventuali nevicate a 500/700 metri. Temperature: minime senza variazioni di rilievo, massime in lieve calo. Venti: nelle valli deboli di direzione variabile; in quota deboli/moderati da Ovest Sud–Ovest. Per domani si prevede tempo variabile, con possibili nubi basse, in intensificazione alla sera, e transito di nuvolosità medio–alta. Il rischio di qualche sporadico fenomeno rimarrà molto contenuto. Clima fresco, ma con rialzo termico in quota. Precipitazioni generalmente assenti. Temperature in aumento. Per domenica è atteso tempo in peggioramento con cielo da nuvoloso a coperto, specie nella parte centrale della giornata e al pomeriggio, quando saranno possibili deboli precipitazioni, inizialmente nevose attorno ai 700/1000 metri, con limite in rialzo fino a 1200/1300 metri. Attenuazione della nuvolosità e dei fenomeni alla sera.

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