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Lunedì 27 giugno 2016

Scontro in galleria con 5 feriti

Una mamma e due fratelli, un ragazzo e una ragazza, di 9 e 12 anni, di Mestre, e una coppia di sessantenni bolognesi sono state le persone coinvolte nell’incidente stradale che si è verificato sabato verso le 13.30 nella galleria di Termine di Cadore e che ha tenuto bloccata per oltre due ore la strada statale 51 di Alemagna (gli automobilisti hanno per fortuna potuto utilizzare il vecchio tracciato per superare il blocco che si era venuto a creare). Due le macchine interessate al sinistro, una Renault Scenic targata Venezia e una Volvo di Bologna, che sono entrate in collisione per motivi che sono al vaglio della polizia stradale. Appena giunti sul posto i Vigili del fuoco di Belluno e quelli di Pieve di Cadore hanno messo in sicurezza i due veicoli ed estratto i cinque feriti, di cui la più grave era la signora bolognese che è stata operata all’ospedale di Belluno. Non ha riportato invece particolari conseguenze il marito che è stato subito dimesso dopo la visita di controllo. All’ospedale di Belluno sono stati portati anche i due ragazzi, dove sono rimasti in osservazione al Pronto soccorso, mentre la loro mamma è stata ricoverata a Pieve di Cadore.

Recuperati alpinisti in Marmolada

Nel pomeriggio di sabato il 118 è stato allertato da due alpinisti in difficoltà sulla parete sud della Marmolada. I due, un trentaquattrenne di Schio (VI) e un trentunenne di Bolzano, stavano scalando la Via del cinquantenario della Fisi quando, raggiunta la cengia mediana, erano stati sorpresi da una tempesta di grandine. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo averli individuati in parete in un punto non accessibile, ha sbarcato sulla cengia con un verricello il tecnico del Soccorso alpino dell’equipaggio, a circa 20 metri di distanza dai rocciatori. Il soccorritore ha allestito la sosta e, una volta raggiunto dai due, li ha calati in una zona più comoda per l’avvicinamento dell’eliambulanza, che li ha recuperati con un verricello di 10 metri per trasportarli, illesi, a Malga Ciapela. Successivamente l’elicottero è stato dirottato verso le Tre Cime di Lavaredo, nel comune di Auronzo di Cadore, dove una compagnia al rientro dalla normale alla Grande, arrivata in rifugio, non riusciva più a contattare 4 amici, che si trovavano dietro e non rispondevano al cellulare. Decollata per una prima ricognizione, l’eliambulanza è poi stata fatta rientrare. I 4 infatti si erano fatti vivi: erano in un altro locale. In mattinata, infine, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore era intervenuto in Val Travenanzes, a Cortina d’Ampezzo, sul tracciato della Lavaredo ultra trail per un atleta francese di 23 anni con un probabile stiramento.

Cade dalla mountain bike e si taglia a un ginocchio

Scendendo in mountain bike dal Rifugio Carpi lungo, la Val d’Onge, assieme al padre, nell’attraversare un tratto un po’ più impegnativo della discesa (il secondo ghiaione più basso che interrompe la continuità della strada) un bambino di 10 anni di Fontanafredda (PN), sabato ha perso il controllo della bici, cadendo e procurandosi un taglio al ginocchio. Scattato l’allarme, attorno alle 16, il 118 ha inviato una squadra del Soccorso alpino di Auronzo. I soccorritori hanno raggiunto in jeep il luogo dell’incidente e hanno medicato la ferita al ragazzino, per poi accompagnarlo al parcheggio, da dove si è allontanato autonomamente assieme al padre.

Stato di preallarme per forti temporali

In relazione alle condizioni meteorologiche attese nelle prossime ore, il Centro funzionale decentrato della Protezione civile della Regione ha dichiarato lo stato di preallarme per criticità idrogeologica su tutto il territorio del Veneto fino alle ore 20 di oggi, lunedì 27 giugno. Le previsioni meteo emesse da Arpav indicano infatti, in queste e nelle prossime ore, la possibilità del verificarsi di temporali diffusi, localmente anche di forte intensità con consistenti accumuli di precipitazioni.

A sostegno della montagna ripartire dal riordino fondiario

Pubblico numeroso e interessato all’incontro "Ripartiamo dalla montagna" che si è svolto a Tambre sabato 25 giugno. Importanti le relazioni e le testimonianze, anche da fuori regione, per fare il punto su questa tematica che interessa tutta la montagna da nord a sud. Presenti sindaci e amministratori anche dal Comelico e da Zoldo, imprenditori agricoli, cittadini, regolieri. La gestione del territorio in montagna, già difficoltosa a causa della conformazione orografica, è resa ancora più complessa dalla notevole frammentazione dei fondi che una volta davano il sostentamento della famiglia rurale. L’incontro ha reso evidente che oggi è quantomeno necessario che l’azienda agricola di montagna riesca a operare in un "ambito ottimale" attraverso il superamento del frazionamento dei fondi. Questo tema ha ricadute anche sull’aspetto del turismo in quanto un ambiente non gestito non è certamente accogliente per chi lo visita. Le Regole, ad esempio, hanno in proprietà territori che per loro natura sono inalienabili, indivisibili e inusucapibili, per questo motivo rappresentano "l’ambito ottimale" per gestire correttamente il territorio. Per "riconvertire" il territorio a una gestione ottimale è indispensabile il coinvolgimento di tutti, dai proprietari dei terreni, agli amministratori pubblici, senza però tralasciare l’elemento fondamentale su cui ruota il progetto: l’imprenditore. Senza una figura imprenditoriale che si impegni a gestire il patrimonio ambientale e a trarne un profitto l’operazione non sta in piedi.

Follador confermato presidente delle Pro loco venete

"Giovanni Follador è un’istituzione. Esperienza e passione alla guida di 60mila insostituibili volontari per altri 4 anni. Ottima scelta e buon lavoro al presidente e al suo esercito virtuoso". Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si complimenta con il trevigiano Giovanni Follador per la riconferma a presidente delle 537 Pro loco del Veneto per il quadriennio 2016–2020. "Non c’è iniziativa di valorizzazione e promozione del territorio, ma anche della cultura del Veneto", aggiunge Zaia, "che non veda entusiasticamente in prima fila Follador, i suoi ragazzi, le sue ragazze, uomini e donne di ogni età, che amano la loro terra e mettono a disposizione il loro tempo per sostenere il turismo, la prima economia del Veneto". "Il territorio ideale di queste 537 piccole grandi organizzazioni", conclude Zaia, "sono le culture, la storia, l’enogastronomia, i borghi e le perle nascoste di un Veneto ricchissimo di attrazione da affiancare sempre di più all’offerta delle grandi mete di mare, montagna, laghi, terme, città d’arte, dietro alla quali c’è tutto un mondo da scoprire grazie alle Pro loco".

Feltre, i vincitori della Mostra dell’artigianato

Si è svolta ieri alle ore 16.30 la proclamazione dei vincitori del concorso di forgiatura, del premio Carlo Rizzarda e dei partecipanti al simposio di scultura su legno della Mostra dell’artigianato artistico e tradizionale di Feltre. La cerimonia è iniziata con la proclamazione dei partecipanti al sesto simposio di scultura su legno: Arrigo Da Rozze, Lino Fiorentin, Luca Lisot, Diego Gazzi. La giuria, formata da Francesco Villabruna, Damiano Bof, Tiziana Casagrande, Tiziana Conte e Dino Cossalter, ha proclamato poi i vincitori del concorso di forgiatura a tema "La leggerezza": 1. Prikryl Standa (opera "Airone"), 2. Jiri Bata (opera "Leggerezza sprigionata"), 3. Giovani Nicholas Convento (opera "Va dove ti porta il cuore"). Il premio Carlo Rizzarda, in cui le opere degli artisti vengono esposte durante la manifestazione, ha visto vincitori: 1. Gianpaolo Maniero (opera "Dov’è Golia?"), 2. Ivo Stawaritsch (opera "Turbina del vento"), 3. Alessandro Di Bari (opera "La maschera e l’osservatore").

I "Colori della terra" a Selva di Cadore

Sabato 25 giugno è stato aperto presso la sala espositiva del Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore la mostra "Colori della terra" che verrà ospitata fino al 31 maggio 2017. Tale mostra, allestita dal Gamp di Agordo in collaborazione con l’Arca (gruppo archeologico agordino) e l’Istituto superiore Follador, è una esposizione principalmente mineralogica con una piccola sezione archeologica. La mostra presenta delle postazioni interattive per grandi e piccini. L’allestimento accoglie bellissimi e colorati minerali locali e di provenienza internazionale e sarà visitabile negli orari di apertura del Museo: dal martedì alla domenica, mattina 10–12.30 e pomeriggio 15–18.30 (ad agosto aperto tutti i giorni). L’accesso alla sola mostra prevede un biglietto di ingresso di 2 euro, mentre sarà gratuita per chi visita anche il Museo. Info Museo Vittorino Cazzetta: 0437 521068 oppure www.museoselvadicadore.it

"Leggere le sere" a Belluno

L’associazione culturale "Bretelle Lasche" annuncia la rassegna "Leggere le sere" edizione 2016. Tornano quindi gli "incontri senza sipario" nei cortili di Belluno con quattro appuntamenti in altrettanti martedì, dal 5 al 26 luglio, nei luoghi più suggestivi della città per trascorrere piacevoli serate tra teatro, letture, musica e danza. La rassegna si apre il 5 luglio, alle 21, nel giardino di Villa Miari, in Via Cipro, con lo spettacolo "La Cura" di e con Barbara Eforo, attrice di prosa conosciuta dal pubblico televisivo nella trasmissione "L’albero azzurro". Il testo è dedicato alla figura della badante che racconta le vite vissute e conosciute dalle persone che assiste, finché la sua vita si confonde con le loro. Il 12 luglio, nel giardino di Villa Doglioni Dalmas in Via del Piave, lo spettacolo di teatro e danza si apre con la compagnia "Il teatro Pachuco" in "Coup de Foudre", con Lisa Da Boit e Rudi Galindo. Attraverso la danza si mostra al pubblico una sorta di film muto che narra l’amore a prima vista, ovvero quello che in italiano si chiama "colpo di fulmine". A seguire, la Compagnia "Korarte" con Laura Zago e Giorgio Tollot in "File Life" per narrare, danzando, un amore fragile vissuto nel passato, nel presente e forse nel desiderio futuro.

Festa dell’apicultura senza confini

Il Consorzio delle Pro Loco del Centro Cadore fa sapere di sostenere la prima edizione della "Festa dell’apicoltura senza confini" organizzata dall’Associazione Apicoltori "Apimarca" di Treviso che si svolgerà domenica 3 luglio. Il programma prevede alle 9.30 il ritrovo in Piazza a Caralte a cui seguirà l’incontro pratico presso l’apiario di Bruno Svaluto per comprendere la delicata conduzione degli apiari di montagna. Dalle 11.30 alle 12 trasferimento presso la Tappa–Centro Polivalente a Valle di Cadore, dove avrà inizio la presentazione dell’evento con vari relatori che illustreranno le proprietà e i benefici relativi al prodotto alveare. Inoltre saranno fornite al consumatore le indicazioni necessarie per distinguere il miele di qualità. Dalle 12 alle 13.30 lo staff della Tappa servirà il pranzo (necessaria la prenotazione) di sei portate a base di miele e fra una portata e l’altra verranno spiegati i prelibati piatti. In sottofondo verrà proiettato un filmato unico nel suo genere allo scopo di dar luogo ad uno scambio di opinioni sui sistemi moderni di fare agricoltura. Nel pomeriggio sarà effettuata una dimostrazione di smielatura con la presentazione dei produttori locali e degustazione dei loro prodotti. Alla fine si potranno cambiare oggetti e materiali inerenti all’apicoltura secondo il motto: "Non soltanto il mio, ma l’altrui ben procuro"

Visita al Museo della cultura alpina ladina del Comelico

ll Gruppo Archeologico Cadorino, in collaborazione con la Magnifica Comunità di Cadore, propone ai soci e ai volontari dei musei per il pomeriggio di martedì 5 luglio una visita al Museo della cultura alpina ladina del Comelico e alla "Stua" di Padola in compagnia di Achille Carbogno, socio del Gruppo e profondo conoscitore della storia e della cultura del Comelico. L’escursione è aperta anche ad amici e simpatizzanti. Questo il programma: alle 13.30 partenza da Pieve di Cadore, piazzale del Tribunale, con auto proprie con arrivo a Padola verso le 14.15. Alle 14.30 visita al Museo al secondo piano del palazzo delle ex scuole elementari, su una superficie di cinquecento metri quadri. L’interno è suddiviso in settori dedicati ad abitazioni, agricoltura, emigrazione, reperti bellici, guide alpine, maschere, lavori boschivi e altri temi; alle 16.30 visita alla "Stua" di Padola, sul torrente omonimo. Una diga in muratura, con portelloni in legno, usata per sbarrare l’acqua e far fluitare il legname a valle, superando con la violenza del vortice prodotto dall’apertura dei portelloni il tratto piano sottostante e quindi il ripido letto pieno di grossi macigni, fino a Sopalù. Quando, con l’inizio del dominio veneziano (1420), il commercio del legname cadorino ebbe forte impulso, sorsero in varie zone del Cadore numerosi "cìdoli" e "stue" in legno. Quella sul Pàdola, dopo essere stata sfruttata da più concessionari e più volte rifatta, pervenne infine alla famiglia Gera che riceveva un pedaggio per il passaggio di ciascun tronco. Nuovamente restaurata nel 1716, la "Stua" svolse le sue funzioni fino all’inizio del XX secolo, quando il potenziamento della viabilità stradale favorì il declino della fluitazione. Alle 18.30 partenza per far ritorno a Pieve di Cadore. Per adesioni e informazioni: archeocadore40@hotmail.com (cell 348 7201103).

Lavaredo Ultra Trail a Symonds e Huser

L’inglese Andy Symonds e la svizzera Andrea Huser vincono la The North Face Lavaredo Ultra Trail, gara di 119 chilometri con 5.850 metri di dislivello inserita dal 2014 nell’Ultra–Trail World Tour, il circuito delle dodici gare più famose a livello internazionale. La partenza è stata data venerdì sera alle 23 dal cuore di Cortina, il Corso Italia, all’ombra del campanile. 1500 atleti provenienti da 64 nazioni hanno iniziato ad affrontare il percorso che li avrebbe portati a toccare Federavecchia, le Tre Cime di Lavaredo, il lago di Landro, Forcella Lerosa, Ra Stua, la Val Travenanzes, Col Gallina, le Cinque Torri, il Passo Giau e la Croda da Lago. Il britannico è stato sempre in testa alla gara, andando a incrementare costantemente il vantaggio sul suo diretto inseguitore, il lituano Grinius, e chiudendo con il tempo record di 12h15’04". Dopo circa otto minuti ha tagliato il traguardo Grinius, davanti allo spagnolo Dominguez che ha raggiunto il terzo gradino del podio con il tempo di 12h36’45". Per quanto riguarda gli italiani, Marco Zanchi ottavo e Giuliano Cavallo decimo. Nella gara femminile, subito dopo la partenza è stata la statunitense Bosio a prendere il comando della gara, mantenuto fino al passaggio di Federavecchia e poi ceduto alla svizzera Huser che lo ha conservato fino al traguardo di Cortina dove è arrivata in 14h32’39’’, davanti alla spagnola Azpeitia in 15h13’09’’ e alla connazionale Maciel in 15h20’57’’. Quarta l’italiana Cristiana Follador. Nella Cortina Trail, prova di 47 chilometri con 2.650 metri di dislivello, vittoria dello sloveno Zarnik davanti all’atleta di casa Manuel Speranza. Zarnik ha chiuso con il tempo di 4h47’03, Speranza ha tagliato il traguardo con poco più di sei minuti di ritardo. La terza piazza è stata dello spagnolo Guil. Tra le donne l’americana Allen ha conquistato la prima posizione con il tempo di 5h15’56’’, davanti all’italiana Silvia Serafini e all’ampezzana Barbara Giacomuzzi rispettivamente seconda e terza.

Canoa, gara internazionale ad Auronzo

Oltre 50 club e 7 Paesi saranno protagonisti nel prossimo fine settimana nella gara internazionale e nella gara nazionale di canoa/kayak ad Auronzo di Cadore. Ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo la canoa velocità si appresta dunque a rinnovare il proprio feeling con l’acqua piatta del lago di Santa Caterina. A sfidarsi, oltre a squadre di club provenienti da tutta Italia, saranno canoisti provenienti da Austria, Croazia, Irlanda, Lituania, Repubblica Ceca e Slovenia, ma le iscrizioni si chiuderanno come sempre il martedì antecedente lo start, quindi domani, 28 giugno. La gara internazionale vedrà impegnati atleti delle categorie Junior, Senior e Paracanoa, mentre la gara nazionale sarà riservata ai giovani della categoria Ragazzi/Ragazze. Questo il programma della tre–giorni: venerdì 1 luglio dalle ore 8.30 batterie, semifinali e finali sulla distanza dei 500 metri; dalle ore 16 batterie e semifinali 1.000 metri; sabato 2 luglio dalle ore 8.30 batterie 500 e 1.000 metri categoria Ragazzi/e, a seguire semifinali e finali; dalle ore 13 finali 1.000 metri; dalle ore 17.15 batterie 200 metri; domenica 3 luglio dalle ore 8.30 batterie Paracanoa (eventuali), semifinali e finali 200 metri (tutte le categorie); termine gare ore 13.30 circa. L’evento è organizzato dalla Venice Canoe & Dragon Boat presieduta da Andrea Bedin, in collaborazione con Comune di Auronzo, Consorzio Turistico Auronzo–Misurina e il patrocinio della Regione Veneto.

Il meteo

La presenza di una depressione centrata sul Nord Europa continuerà a influenzare il tempo delle zone montane anche nei prossimi giorni, ma in modo più significativo fino al pomeriggio odierno. Domani il tempo sarà in prevalenza soleggiato con una modesta variabilità nelle ore più calde, per divenire mercoledì e giovedì ancora a tratti instabile, specie durante le ore diurne. Le temperature subiranno delle oscillazioni in relazione alla copertura nuvolosa, tuttavia oscilleranno attorno alla norma da domani. Per oggi il Centro valanghe di Arabba prevede tempo nuvoloso o molto nuvoloso con prevalenza di nubi a sviluppo cumuliforme durante le ore diurne, associate a rovesci o temporali. La nuvolosità tenderà a diminuire nel corso del pomeriggio. Precipitazioni. Fino a metà giornata probabilità medio alta (70–80%). I temporali potranno essere localmente di forte intensità. La probabilità diminuirà progressivamente nel corso del pomeriggio fino a diventare nulla in serata. Temperature in ulteriore diminuzione, su valori inferiori alla norma. Venti: nelle valli deboli di direzione variabile; in quota deboli/moderati in prevalenza da Nord Ovest. Per domani si prevede al mattino tempo stabile e soleggiato, con aria piuttosto fresca, secca e ottima visibilità specie in quota. Tuttavia, da metà giornata potrà formarsi, per il riscaldamento diurno, della nuvolosità cumuliforme, soprattutto sulle Dolomiti. Precipitazioni generalmente assenti, salvo qualche isolato e breve rovescio nella seconda parte della giornata per formazione di nubi cumuliformi a causa del riscaldamento diurno; probabilità molto bassa (0–10%).

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