Una rete formata da Comune di Feltre, Caritas feltrina, SlowMachine, cooperativa Dumia e Consorzio Sviluppo e Innovazione per creare, attraverso la forma artistica del teatro, un terreno d’incontro e integrazione tra migranti e residenti. Questo il presupposto su cui si fonda “Forme”, il progetto di sperimentazione teatrale multiculturale presentato oggi, lunedì 18 febbraio, nel municipio di Feltre. L’iniziativa vedrà impegnati, in una serie di incontri e laboratori, i giovani migranti ospiti delle strutture di accoglienza della città e i feltrini che vogliono conoscere realtà culturali diverse dalle loro e interagire con esse. Gli incontri si terranno dal mese di aprile a quello di luglio; al termine dell’esperienza verrà portato in scena un vero e proprio spettacolo, che rappresenterà il frutto del percorso culturale intrapreso.
«Questo progetto si inserisce nella politica di integrazione che portiamo avanti già da tempo», sottolinea l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Feltre Debora Nicoletto. «Nella nostra visione culturale la parola integrazione va declinata come scambio, in maniera bilaterale, rovesciando così alcuni paradigmi oramai obsoleti: ci sono infatti anche molti italiani, feltrini nello specifico, a cui interessa davvero conoscere le culture, gli stili di vita, le esperienze personali di chi viene da realtà molto diverse e spesso anche tragiche».
Sul piano tecnico il progetto sarà guidato da SlowMachine, già protagonista nel 2017 di una esperienza analoga che ha portato alla produzione finale dello spettacolo “Home”. Per la realizzazione dell’iniziativa sarà aperta a brevissimo una “call” per la ricerca di adulti dai 18 anni in su, interessati a partecipare al laboratorio teatrale/video (totalmente gratuito), finalizzato, come detto, alla messa in scena di uno spettacolo con la regia di Rajeev Badhan ed Elena Strada di SlowMachine.
Si prevedono appuntamenti infrasettimanali pomeridiani che andranno ad intensificarsi via via ci si avvicinerà al debutto. Gli incontri laboratoriali si terranno negli spazi del Seminario Vescovile di Feltre messo a disposizione dal parroco del Duomo, e referente della Caritas feltrina don Diego Bardin, sempre estremamente sensibile alla tematica dell’accoglienza e dell’integrazione.
Per candidarsi al progetto è possibile mandare una lettera di presentazione – specificando età, provenienza, esperienze artistiche, motivazioni d’interesse al progetto – e una foto alla mail formazione@slowmachine.org entro il 15 marzo. Gli esiti saranno comunicati entro il 22 dello stesso mese.
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