Sgomento ed esuberanza, radicamento ed estraneità: i temi di Jhumpa Lahiri raggiungono un vertice nel suo ultimo libro, “Dove mi trovo” (Guanda). E Lahiri sarà la terza vincitrice del Pulitzer a intervenire nel solo spazio di un anno a “Una Montagna di Libri”, la festa internazionale della lettura di Cortina d’Ampezzo, in un incontro unico. «Dopo il successo delle conversazioni con i premi Pulitzer Andrew Sean Greer ed Elizabeth Strout, di nuovo un’autrice protagonista della letteratura internazionale calca le scene di Cortina d’Ampezzo. Siamo pieni di entusiasmo per contribuire a rinnovare la grande tradizione cosmopolita di Cortina, luogo di incontri e di idee, di cultura e di visione globale», afferma Francesco Chiamulera, responsabile di “Una Montagna di Libri”, che condurrà l’intervista.
L’appuntamento con Jhumpa Lahiri è per sabato 23 febbraio, alle 18, al Miramonti Majestic G. H. di Cortina d’Ampezzo. Un appuntamento organizzato in collaborazione con Rotary Club Cadore Cortina. Jhumpa Lahiri è nata a Londra da genitori bengalesi. Cresciuta negli Stati Uniti, vive e insegna a Princeton, dopo aver trascorso lunghi periodi a Roma. È autrice di sette libri, tutti pubblicati in Italia da Guanda: “L’interprete dei malanni”, “L’omonimo”, “Una nuova terra”, “La moglie”, “In altre parole”, “Il vestito dei libri” e “Dove mi trovo”.
La donna al centro del nuovo libro di Jhumpa Lahiri oscilla tra immobilità e movimento, tra la ricerca di identificazione con un luogo e il rifiuto, allo stesso tempo, di creare legami permanenti. La città in cui abita, e che la incanta, è lo sfondo vivo delle sue giornate, quasi un interlocutore privilegiato: i marciapiedi intorno a casa, i giardini, i ponti, le piazze, le strade, i negozi, i bar, la piscina che la accoglie e le stazioni che ogni tanto la portano più lontano, a trovare la madre, immersa in una solitudine senza rimedio dopo la morte precoce del padre. E poi ci sono i colleghi di lavoro in mezzo ai quali non riesce ad ambientarsi, le amiche, gli amici, e «lui», un’ombra che la conforta e la turba. Fino al momento del passaggio. Nell’arco di un anno e nel susseguirsi delle stagioni, la donna arriverà a un risveglio, in un giorno di mare e di sole pieno che le farà sentire con forza il calore della vita, del sangue.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
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