Belluno 19.4 °C

mercoledì 20 Agosto 2025, San Samuele

Il Vajont con gli occhi dei soccorritori

Il monologo di e con Susanna Cro e le musiche di Diego De Pasqual è andato in scena di recente a Verona. Il ricavato è stato devoluto ai Serrai di Sottoguda.

Un intenso monologo sulla tragedia del Vajont, affrontata da un punto di vista originale e inconsueto, quello dei soccorritori. Con un approccio fatto di grande e profondo rispetto. «Vajont. Viaggio nell’Oltre» è uno spettacolo di e con Susanna Cro, le musiche sono composte ed eseguite da Diego De Pasqual, mentre il disegno luci è curato da Paolo Pellicciari.

La formazione bellunese è andata in scena sabato 9 febbraio a Verona, al Teatro Satiro Off, in collaborazione con Casa Shakespeare. Il ricavato della serata è stato devoluto al recupero dei Serrai di Sottoguda, in comune di Rocca Pietore, andati completamente distrutti in seguito alla terribile calamità di fine ottobre 2018. «Dopo il 29 ottobre abbiamo sentito l’urgenza dentro di noi di poter, in qualche modo e per come possiamo, dare un contributo per la rinascita di un territorio e una comunità duramente provati», sottolineano la Cro e De Pasqual. «La tempesta di pochi mesi fa e il disastro del Vajont sono naturalmente due storie diverse, ma entrambe rimandano a valori quali la tutela e l’ascolto dell’ambiente di cui siamo ospiti, le responsabilità e l’impatto delle scelte individuali e collettive».

La serata a Verona ha avuto il patrocinio di Fondazione Dolomiti Unesco, Centro Internazionale Civiltà dell’acqua, Comune e Provincia di Verona. L’organizzazione è stata curata dalla veronese Casa Shakespeare, affiliata Agis, Aics e ReteMag. «Vajont. Viaggio nell’Oltre» ha debuttato nel 2013 ed è andato in scena in diversi comuni della provincia di Belluno. I due artisti hanno anche scelto di portare lo spettacolo nelle scuole. Il lavoro ha ottenuto importanti riconoscimenti per la drammaturgia e l’interpretazione, è stato presente a Radio Rai 3 nello «Speciale Vajont». La sua realizzazione è stata possibile anche grazie alla disponibilità del Comune di Feltre per la fase di prove presso il Teatro de La Sena. Il debutto è avvenuto il giorno del cinquantesimo anniversario del disastro del Vajont al rifugio antiaereo di via Alzaia a Belluno, all’interno della rassegna «Oltre le vette», in collaborazione con il Comune capoluogo.

«Luoghi particolari e raccolti sono molto adatti al tipo di spettacolo che mettiamo in scena», precisano la Cro e De Pasqual. «Il nostro approccio è connotato da grande rispetto. Quella del Vajont è una tragedia la cui ferita è rimasta aperta». Il monologo intreccia i fatti alla memoria proveniente dai testimoni diretti e porta lo spettatore a essere proiettato in un paesaggio di annientamento al di là del mondo conosciuto, dove interrogativi e riflessioni si fanno spazio.

«Susanna ha dato voce a tutto ciò che c’è stato dopo la tragedia», tiene a precisare De Pasqual, «ai soccorritori, ai superstiti, all’urgenza di piangere assieme. Ci è voluto un grande lavoro, fatto di raccolta di testimonianze. Di Susanna mi ha colpito sin dall’inizio la grande attenzione al dettaglio». «Diego ha una notevole capacità di ascolto e non è scontato trovare un musicista con cui ci sia davvero un dialogo», mette in risalto dal canto suo la Cro. «Lo spettacolo è un viaggio attraverso l’esperienza, i luoghi e l’interiorità di coloro che furono pionieri in una landa di desolazione al di là del mondo e abbraccia il loro sentire, la loro sfida di fronte alla distruzione e alla morte, toccata con le dita delle loro mani, odorata tra il fango, ascoltata nel silenzio assordante».

La scena di «Vajont. Viaggio nell’Oltre» è volutamente molto semplice e scarna. «Sul palco noi siamo solo dei “transfer”», precisano, «dei mezzi utili all’intreccio di narrazione, musica e spaccati d’esistenza ricavati da testimonianze dirette. Le tematiche legate al Vajont continuano ad essere di grande attualità e mettono in risalto l’importanza delle scelte, individuali e collettive. Intendiamo contribuire a tramandare questa memoria, affinché ciò che è accaduto non si ripeta più».

Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *