Grazie alla generosità di alcuni imprenditori bellunesi, la Chirurgia dell’ospedale di Belluno si è dotata di un sofisticato strumento chirurgico indispensabile per la chirurgia del fegato. Si tratta di un bisturi ad ultrasuoni di ultima generazione del valore di circa 30.000 euro che, sfruttando vibrazioni ad altissima frequenza (20.000 impulsi al secondo), è in grado di “disintegrare” con grande precisione le cellule di un tessuto, quale ad esempio il fegato o il cervello, preservando intatti i vasi sanguigni, i dotti biliari o i nervi in esso contenuti.
Utilizzando questo strumento è quindi possibile eseguire delicati interventi resettivi (principalmente sul fegato, ma anche sul cervello) per tumori di questi organi, minimizzando la perdita di sangue, aumentando la precisione e la sicurezza dell’operazione. La peculiarità di questo strumento risiede inoltre nella possibilità del suo utilizzo in laparoscopia, consentendo quindi di eseguire interventi complessi con una tecnica poco invasiva, attraverso piccole incisioni, riducendo il dolore postoperatorio e la durata della convalescenza.
I medici della Chirurgia dell’ospedale San Martino sono da tempo impegnati nella chirurgia laparoscopica del fegato, che viene regolarmente eseguita per il trattamento dei tumori specifici di quest’organo o per le metastasi epatiche di tumori di altre sedi (principalmente del colon e del retto).
Fin dall’inizio di questa attività la Chirurgia del San Martino è stata affiliata all’associazione IgoMILS (Italian Group Mini Invasive Liver Surgery) che comprende i più importanti centri di chirurgia epatobiliare italiani e ha contribuito con i propri casi al registro italiano dell’omonima associazione. Nel 2018 è stata il terzo centro veneto (dopo Padova e Verona) per numero di casi aggiunti al registro nazionale. L’affiliazione IgoMILS assicura un controllo esterno e una certificazione dell’attività svolta in conformità agli standard tecnici, scientifici e oncologici più aggiornati.
Il direttore generale dell’Ulss, Adriano Rasi Caldogno, ha ringraziato oggi, giovedì 28 marzo, in Chirurgia, alla presenza del primario Fabio Ricagna e del personale, il presidente del Rotary Club di Belluno Angelo Paganin, il tesoriere Riccardo Zaccone e gli imprenditori Luigi Francavilla (Luxottica), Ludovico Trevisson (Meccanostampi) ed Ernesto Riva (Unifarco) per la donazione della sofisticata strumentazione.
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