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mercoledì 11 Giugno 2025,

Lentiai, il Gruppo Natura chiama a raccolta i volontari per salvare i narcisi

Il 28 aprile è in programma a Col d'Artent e Col Moscher una giornata dedicata all'estirpazione del veratro, specie infestante.

“Tutti insieme per la biodiversità”. Questo lo slogan della giornata che si terrà il 28 aprile a Col d’Artent e Col Moscher, a Lentiai, comune di Borgo Valbelluna. A distanza esattamente di un anno viene riproposta l’iniziativa dedicata all’estirpazione del veratro, specie infestante dei prati su cui sorge il narciso. L’evento è organizzato dal Gruppo Natura Lentiai con il supporto della ditta Unifarco e la preziosa collaborazione del circolo Auser di Lentiai. Si tratta della prima fase di un progetto molto particolareggiato che riguarderà la dorsale montana di Lentiai. Lo scopo è la salvaguardia della fioritura dei narcisi, purtroppo in continua regressione negli ultimi 10 anni, con una riduzione di oltre il 50%. Il progetto verrà presentato in modo dettagliato al pubblico verso fine maggio in una apposita serata.

Durante la manifestazione di domenica 28 aprile i volontari presenti provvederanno a sradicare le piante infestanti di veratro su alcuni terreni partendo dal piazzale della casetta comunale fino a monte Col Moscher. Questa operazione veniva fatta in passato per preservare la fienagione dalla pianta velenosa: la riproposizione dell’intervento ha lo scopo di salvaguardare la fioritura dei narcisi, dato che ormai purtroppo il veratro sta conquistando sempre più terreni.

La fioritura del narciso sui prati di Lentiai, un fenomeno che era divenuto famoso, sta ogni anno regredendo a causa di numerosi fattori, non solo a causa dei cambiamenti climatici, ma anche per la presenza del cinghiale e per il mancato sfalcio regolare dei prati.«La montagna bellunese sembra sia stata abbandonata dalla politica», commenta il Gruppo Natura Lentiai, «anche se nel piano di sviluppo regionale sono previste delle misure per la salvaguardia delle praterie di montagna e delle fioriture connesse, purtroppo le stesse non sono mai state finanziate per la poca forza propositiva delle nostre amministrazioni locali e provinciali e dallo scarso rilievo economico delle nostre attività agricole. Se a breve non si invertirà la rotta, esiste il rischio concreto che le fioriture di montagna siano solo un ricordo e questo sarebbe un peccato, vista anche la moltitudine di persone che frequentano la montagna di Lentiai».
Il 28 aprile il ritrovo è alle 8.30 al piazzale della casetta comunale sopra il ristorante Baiocco, sulla strada per Malga Garda. Lì verranno organizzati i gruppi di lavoro. Alla fine ci si rincontra tutti a Col d’Artent e alle 12 merenda all’aperto. Dotazione: guanti, forbici da potatura e calzature adatte.

Adesione obbligatoria entro giovedì 25 aprile al 3470511865 o in farmacia a Lentiai. In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata a data da destinarsi.

1 commento

  • Da appassionato della montagna e della Valbelluna, intanto ritengo doveroso ringraziare tutti coloro che si danno da fare per salvaguardare la montagna sotto tutti i suoi aspetti ed in particolare la fioritura dei narcisi che per me rimane un fiore all’occhiello di bellezza per il paesaggio di montagna. Da come ho letto sembra che la responsabilità della diminuzione di questo fiore sia dovuta essenzialmente al cambiamento del clima e della presenza dei cinghiali; a tal proposito aggiungerei che se non prima ma come seconda responsabilità sia da addebitarsi alla presenza massiccia degli allevamenti di bovini, ovini ed altro che se non inseriti in apposite recinzioni di sicuro pascolano dappertutto portando la distruzione del terreno dove vegeta il narciso. Certo che i malgari hanno il diritto di lavorare, produrre, guadagnare, etc., ma anche in questo caso bisogna salvaguardare le essenze arboree ed altro se in futuro vogliamo vedere paesaggi straordinari e non solo “cacche” di bovini ed altri animali sparse un po’ in qua’ ed un po’ in la’. Cerchiamo di impegnarci a far convivere tutti assieme: lupi, malgari, narcisi, cinghiali, volpi, turisti, sotto il severo controllo del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia Provinciale, i quali esperti in materia ci possono dare tanti consigli. Evviva la Valbelluna.

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