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mercoledì 11 Giugno 2025,

“L’Azalea della ricerca” domenica 12 in 20 piazze bellunesi

I volontari saranno presenti in piazza Martiri nel capoluogo e nelle piazze di Agordo, Canale d’Agordo, Domegge di Cadore, Feltre, Lentiai, Limana, Longarone, Mas, Pieve di Cadore, Pieve di Livinallongo, Ponte Mas, Santa Giustina, Sospirolo, Soverzene, Sovramonte, Trichiana, Villa di Villa.

Domenica 12 maggio, in occasione della Festa della mamma, ventimila volontari della Fondazione Airc impegnati in tutta Italia per distribuire “L’Azalea della Ricerca”: non un semplice fiore, ma una preziosa alleata della salute al femminile che, dal 1984 ad oggi, ha contribuito a migliorare la qualità di vita delle donne grazie ai risultati raggiunti nell’ambito della prevenzione, diagnosi e cura del cancro al seno e agli organi riproduttivi. Si potrà trovare “L’Azalea della Ricerca” in 20 comuni della provincia di Belluno: piazza Martiri nel capoluogo e nelle piazze di Agordo, Canale d’Agordo, Domegge di Cadore, Feltre, Lentiai, Limana, Longarone, Mas, Pieve di Cadore, Pieve di Livinallongo, Ponte Mas, Santa Giustina, Sospirolo, Soverzene, Sovramonte, Trichiana, Villa di Villa.

A fronte di una donazione di 15 euro, insieme a ogni piantina verrà consegnata una guida con informazioni sui più recenti progressi della ricerca e indicazioni sull’importanza di adottare abitudini e comportamenti salutari.

Nell’ultimo triennio, solo Airc Comitato Veneto – Trentino Alto Adige ha messo a disposizione dei ricercatori circa 20 milioni di euro per studi sulla prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro. Un impegno straordinario per mantenere alto il livello di impegno e continuare ad affrontare al meglio la sfida.

Quello al seno è il tumore più diffuso, con circa 52.300 nuove diagnosi: di fatto tocca una donna su otto. È però anche il tumore per il quale la ricerca ha ottenuto i migliori risultati, portando la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi a crescere fino all’87%. Un progresso costante, frutto del lavoro dei ricercatori che hanno saputo migliorare i trattamenti, sia in termini di efficacia, sia di tollerabilità, un traguardo importante che però non può bastare. Ci sono infatti ancora tante pazienti che aspettano risposte per alcune delle forme più aggressive. Fra queste, il tumore al seno triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età, e il carcinoma mammario metastatico, che dalla sede primaria si è diffuso in altri organi.

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